“Ci sono mille possibili io in me, e non posso rassegnarmi ad esserne uno soltanto” (A. Gide)
LA PROPOSTA:
Un workshop intenso e stimolante, che, attraverso pratiche di yoga, filosofia e suggerimenti tecnici, permette ai partecipanti di aumentare la propria capacità di interagire con il soggetto e coglierne l’identità, al di là delle maschere. Un percorso che allena la sensibilità del fotografo e la sua capacità di interagire con l’altro per dar vita ad un’immagine che è sia specchio che dipinto.
DESCRIZIONE:
Un workshop in cui la filosofia incontra la fotografia.
Il filo conduttore è quello dell’identità, intesa come rappresentazione strutturata dell’io, ma anche come capacità di essere se stessi in modo autentico e libero da maschere, sovrastrutture e condizionamenti. E, soprattutto, come possibilità di scoprire aspetti sempre nuovi di sé grazie anche alla rappresentazione che gli altri fanno di noi.
OBIETTIVO:
Il workshop si propone come obiettivo principale quello di permettere ad ogni partecipante di fare esperienza in prima persona del concetto di io e di identità attraverso il percorso fotografico e quello esperienziale delle pratiche yogiche e filosofiche.
Durante il corso verranno offerte indicazioni su come realizzare un ritratto fotografico che sappia cogliere l’identità della persona ritratta, ma anche permetterle, attraverso l’immagine, di ri-conoscersi, ri-scoprirsi e ri-appropriarsi di frammenti inediti di sé.
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE:
A partire da due prospettive diverse ma complementari – quella delle pratiche filosofiche e quella della fotografia – i partecipanti possono entrare in contatto con se stessi, identificare le immagini e le rappresentazioni che contribuiscono a definire il concetto di identità personale, per poi divertirsi a lasciare andare le maschere e ritrovare il piacere del creare se stessi e dar vita a nuovi, possibili, “io”.
TEMI E CONTENUTI:
Per la parte yogica: il concetto di io e di identità, di vuoto e di dis-identificazione.
Per la parte filosofica: maschere e autenticità e la psicologia immaginale di Hillman.
Per la parte fotografica: dopo una breve introduzione al ritratto fotografico empatico come strumento di educazione alla percezione di sè e degli altri ci sarò una parte dedicata all’esperienza diretta e alle riprese fotografiche.
DESTINATARI:
Il workshop è aperto a tutti, fotografi, appassionati di fotografia, ma anche a tutti coloro che desiderano vivere l’esperienza del lasciarsi fotografare e ritrarre. Non sono richieste competenze fotografiche nè filosofiche.
INFO:
QUANDO: Sabato 23 marzo 2019
ORARI: Dalle 10:00 alle 17:30 con breve pausa per il pranzo.
DOVE: A Novara, in via Magalotti, 11, presso il Teatro “La ribalta”.
CONTRIBUTO: 60,00€. Per chi viene in coppia: 50,00€.
PORTA CON TE: abiti comodi e scarpe da ginnastica per le pratiche nella natura, un tappetino e/o una coperta, un foulard per coprire gli occhi e la tua macchina fotografica!
FORMATORI:
- Valeria Trabattoni: consulente filosofica e counsellor certificata, utilizza strumenti e strategie mutuate dalla filosofia, dallo yoga e dal metodo delle costellazioni familiari per indagare l’universo interiore ed accompagnare adulti e bambini alla scoperta di sè. Si è formata con Selene Calloni Williams e Gianluca Magi, per il quale organizza il workshop “Il Gioco dell’Eroe” nell’area di Bergamo e Milano. Ha conseguito il titolo di Yoga Teacher presso il Centro Sivananda. Ama scrivere e spaziare tra discipline diverse: dalla filosofia al marketing, dalla mindfulness alla moda. Filo conduttore delle sue ricerche è la possibilità di osservare il mondo con gli occhi dell’anima e di leggere e ri-leggere ciò che accade come percorso che l’anima sceglie per evolvere ed apprendere.Il suo sito è www.filosofiaamica.it, ma se vi trovate qui, probabilmente già lo sapete ????
- Marco Barnabino: fotografo professionista e formatore, ha pubblicato nel 2018 con Mimesis nella collana scientifica Eterotopie Le Voyage d’Aphrodite – per una psico-filosofia dell’immagine, opera patrocinata dal ministero degli esteri -istituto di cultura di Cracovia, opera fotografica che illustra l’esperienza dell’introspezione teorizzata nell’analisi psicologica da Carl G. Jung. Ha esposto le sue opere nel 2017, 2016, 2014 e 2013 ad Arles, nel 2016 a Famagusta Gate a Nicosia (Cipro), nel 2015 al Present Art Festival alla Biblioteca Nazionale di Shanghai PuDong e nel 2014 il progetto EVA è stato selezionato dal comitato scientifico del MIA Fair di Milano. Nel 2013 EVA ha fatto parte del progetto IPOP, attività collaterale della Mostra Guggenheim di Vercelli “Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim. Oltre l’informale, verso la Pop Art”. Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Tiene seminari e corsi di fotografia in Italia e all’estero. È Direttore e docente della Scuola di Fotografia dell’Università Popolare di Vercelli. Ha pubblicato i libri: Eva; Rivelazione di un istante; Boccioleto: Vita, Arte e Cultura Valsesiana. Laureato in Economia e Commercio, è docente in corsi di formazione di Marketing e Comunicazione e Gestione Aziendale. È giornalista pubblicista.
Info ed iscrizioni: Valeria