{"id":9970,"date":"2017-05-23T16:10:47","date_gmt":"2017-05-23T14:10:47","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=9970"},"modified":"2017-05-23T16:11:45","modified_gmt":"2017-05-23T14:11:45","slug":"treno-assassino-ed-altri-dilemmi-morali","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/treno-assassino-ed-altri-dilemmi-morali\/","title":{"rendered":"Il treno assassino ed altri dilemmi morali: conoscere se stessi attraverso la consulenza filosofica"},"content":{"rendered":"

IL CASO<\/strong><\/p>\n

Mentre sta sfrecciando a tutta velocit\u00e0 in mezzo alla prateria, il conduente<\/strong> di un treno si rende onto he i freni sono rotti.<\/strong><\/p>\n

Sul binario, davanti a lui, ad una certa distanza, si trovano cinque operai<\/strong> che stanno facendo lavori di manutenzione. Se il treno impazzito<\/strong> continua la sua orsa, i cinque operai verranno investiti<\/strong>, in quanto non c’\u00e8 abbastanza spazio ai lati dei binari per mettersi al riparo.<\/p>\n

Per fortuna, il binario prinipale si biforca in un binario seondario<\/strong> poco prima di raggiungere le cinque persone. Il conducente pu\u00f2 evitare di ucciderli<\/strong> se devia il treno in quest’altra direzione.<\/p>\n

Sfortunatamente, per\u00f2, un altro operaio<\/strong> sta lavorando sul binario laterale. La situazione \u00e8 la stessa del binario principale: non c’\u00e8 abbastanza spazio ai lati<\/strong> perch\u00e8 possa mettersi al riparo. Sar\u00e0 senz’altro investito se il conducente decidesse di imbocare il binario laterale.<\/p>\n

Il conducente, dunque, si trova di fronte al seguente dilemma<\/strong>: non fare nulla e lasiare che i cinque operai muoiano, oppure deviare e provocare, cos\u00ec la morte dell’altro operaio.<\/em><\/p>\n

Tu che faresti?<\/p><\/blockquote>\n

 <\/p>\n

I dilemmi morali<\/strong> ci permettono di portare alla luc<\/strong>e le motivazioni<\/strong> profonde che guidano le nostre azioni e di confrontarci con i nostri valori<\/strong>.<\/p>\n

In questo genere di esercizio non esiste “giusto” o “sbagliato”<\/strong> e il consulente li propone ai suoi clienti non per giudicarli, ma per permettere loro di essere pi\u00f9 consapevoli di ci\u00f2 in cui credono<\/strong>.<\/p>\n

Potrebbe sembrare scontato, eppure, quando ci si prende del tempo per esaminare le nostre convinzioni<\/strong> e per valutare se le azioni corrispondono<\/strong> a ci\u00f2 in cui diciamo di credere, scopriamo<\/strong> tratti del nostro carattere e lati della nostra personalit\u00e0 niente affatto scontati<\/strong>.<\/p>\n

Insomma, dialogando in modo filosofico, possiamo imparare a conoscerci<\/strong> per ci\u00f2 che siamo e smettere di pensare a noi stessi per come crediamo di essere<\/strong>.<\/p>\n

L’indagine filosofica<\/strong>, dunque, \u00e8 un esercizio di consapevolezza ed un percorso che ci aiuta a liberarci<\/strong> dalle maschere<\/strong> che, quotidianamente, indossiamo, cos\u00ec da poter essere, autenticamente, noi stessi.<\/p>\n

Gli strumenti<\/strong> del filosofo, poi, sono diversi: dal dialogo<\/strong> agli esperimenti mentali<\/strong>, dalla scrittura biografica<\/strong> alle pratiche di mindfulness<\/strong> attraverso cui ritrovare il contatto col momento presente<\/strong> e smettere, cos\u00ec di fuggire da noi stessi, dagli altri e dalla vita.<\/p>\n

Intraprendere un percorso di consulenza filosofica, significa perci\u00f2 imparare a sostenere lo sguardo della realt\u00e0<\/strong>, per come \u00e8.<\/p>\n

E se all’inizio la tentazione \u00e8 quella di fuggire<\/strong> dall’immagine che lo specchio – ormai ripulito dalla patina dell’inconsapevolezza – riflette, con poche sedute<\/strong> ci si accorge che \u00e8 proprio questo, ovvero, \u00e8 proprio dare a se stessi la possibilit\u00e0<\/strong> di stare con ci\u00f2 che non piace, che trasforma<\/strong> noi stessi facendoi riacquistare una forza<\/strong> che credevamo di non possedere e modificando, di conseguenza, anche la realt\u00e0<\/strong> nella quale viviamo e dalla quale, attraverso i vari espedienti che la mente elabora<\/strong>, cos\u00ec spesso tentiamo di fuggire.<\/p>\n

Essere qui, esseri ora, essere noi stessi<\/em>: \u00e8 questo, in conclusione, l’obiettivo del percorso.<\/p>\n

Compito del filosofo, condurre<\/strong> il cliente in questo processo e lasciare che ognuno possa scoprirsi ed esplorarsi<\/strong>, per imparare, infine, ad amarsi<\/strong>.<\/p>\n

Per informazioni sul percorso<\/strong> e per prenotare la tua seduta individuale<\/strong>: valeria@filosofiaamica.it<\/p><\/blockquote>\n

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