{"id":9918,"date":"2017-05-05T17:09:13","date_gmt":"2017-05-05T15:09:13","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=9918"},"modified":"2017-05-06T10:14:39","modified_gmt":"2017-05-06T08:14:39","slug":"fughe-notturne-piccoli-segreti-rituali-del-gioco-delleroe","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/fughe-notturne-piccoli-segreti-rituali-del-gioco-delleroe\/","title":{"rendered":"Fughe d’amore e piccoli segreti: racconto di una notte in compagnia del Divino Interiore"},"content":{"rendered":"

“Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare. Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell\u2019altro”.<\/em>
\n(Banana Yoshimoto)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Apro gli occhi<\/strong>, guardo l’orologio e mi accorgo che sono solo le tre.<\/p>\n

E’ notte, Filippo<\/strong> \u00e8 accanto a me. Dorme.<\/p><\/blockquote>\n

L’ora della sveglia<\/strong> \u00e8 ancora lontana: la mia parte bambina<\/strong> vorrebbe svegliarlo e renderlo partecipe dei pensieri che scorrono a fiume nella mia mente, ma immagino non sia una buona idea.<\/p>\n

Allora respiro, mi giro nel letto e mi godo l’atmosfera di quella camera d’albergo<\/strong> che ci vede anche stanotte protagonisti del nostro bellissimo sogno<\/strong>.<\/p>\n

I problemi, le difficolt\u00e0 che un rapporto a distanza<\/strong> porta con s\u00e8, le complicazioni che nascono quando cerchiamo di incastrare le nostre vite tanto poco convenzionali<\/strong> e tanto poco strutturate, i miei capricci<\/strong>, le sue chiusure… in questo momento \u00e8 tutto cos\u00ec lontano.<\/p>\n

Tutto, ora, sembra inconsistente e distante, quasi appartenesse ad altre vite e ad altri noi.<\/p><\/blockquote>\n

Cercando di non fare rumore<\/strong>, allungo una mano ed afferro il telefono<\/strong>, compagno fisso di ogni notte in cui dormire suona un p\u00f2 come perdere istanti preziosi<\/strong> pi\u00f9 che come occasione per rigenerarsi e recuperare le energie.<\/p>\n

Trovo senza difficolt\u00e0 la traccia del 4\u00b0 livello del GdE<\/strong><\/a> e, complici gli auricolari, mi preparo ad iniziare il mio viaggio.<\/strong><\/p>\n

Sto per lasciare Filippo, per lasciare il mondo ordinario<\/strong> per ritrovarmi nel mio luogo incantato, nel mio Spazio Sacro<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Sono avvolta in quella quiete che nella realt\u00e0 quotidinana<\/strong> ritrovo solo a sprazzi e che cerco di coltivare ogni volta che posso e, sin dalle prime battue, mi sento pi\u00f9 rilassata e lascio che i colori dell’arcobaleno sciolgano le tensioni <\/strong>fisiche ed emozionali<\/strong>.<\/p>\n

Finalmente l‘intelligenza ostinata<\/strong> sembra placarsi e le forme<\/strong> del corpo fisico scompaiono fino a lasciare affiorare la percezione del corpo sottile<\/strong>, quello che sfugge alle logiche della mente, alle emozioni e ai pensieri che, nello stato di veglia<\/strong>, si riflettono sulle cellule, sino a plasmare<\/strong> il corpo stesso.<\/p><\/blockquote>\n

E’ l\u00ec, in effetti, \u00e8 nel corpo, che trovo i segni della mia lotta ostinata<\/strong>, dei tentativi di correggere e plasmare la realt\u00e0. E’ nell’armonia delle forme<\/strong> o nelle tensioni profonde che riconosco uno schema<\/strong> che si ripresenta o una ferita non ancora guarita.<\/p>\n

E’ attraverso l’ovale del mio viso che parlano i miei antenati<\/strong> ed \u00e8 nelle forme via via pi\u00f9 morbide o pi\u00f9 asciutte dei fianchi<\/strong> che vedo riflessa la paura di essere rifiutata o la pace di un momento sereno<\/strong>.<\/p>\n

Niente altro, come il corpo, \u00e8 in grado di parlarmi e di rivelare, forse prima ancora dello sguardo, i pensieri che mi abitano<\/strong> e che sembra io abbia ereditato<\/strong> insieme al colore degli occhi o alla linea delle labbra.<\/p><\/blockquote>\n

Solo durante la meditazione<\/strong> questa frenesia si placa davvero e solo grazie alla pratica costante<\/strong> questo benessere e questa leggerezza trovano spazio nella vita quotidiana, portando gioia e voglia di sperimentare. <\/strong><\/p>\n

E’ la pratica, infatti, che ti trasforma<\/strong> e, se il semplice essere parte del Gioco, fa s\u00ec che le cose accadano, \u00e8 la costanza<\/strong> unita al coraggio di uscire fuori dagli schemi abituali<\/strong>, che ti rendono cosciente di ogni passaggio e di come questo Spiritual Game<\/em> stia plasmando la tua vita sino a renderla, essa stessa, specchio delle diverse tappe del GdE.<\/p><\/blockquote>\n

Passano i minuti, l’incontro col Divino Interiore <\/a>\u00e8 ormai concluso<\/strong> e io mi ritrovo ancora immobile nel letto, rigenerata e con la piacevole sensazione che il processo si sia concluso<\/strong>. Posso chiudere gli occhi, ora, e tornare a girarmi nel letto<\/strong>, assaporando quel momento prezioso.<\/p>\n

In silenzio, sorrido tra me e penso che, in fondo, questi momenti rappresentano, a modo loro, un piccolo segreto<\/strong> ed un piccolo rituale<\/strong> che mi restituisce un’intimit\u00e0 con me stessa<\/strong> che mi era estranea e che inizio ad apprezzare sempre di pi\u00f9.<\/p>\n

Filippo si avvicina e si stringe a me<\/strong>: uno sguardo, un sorriso<\/strong> veloce e poi di nuovo gli occhi si chiudono e con loro si chiude anche la mia piccola fuga notturna<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Chiss\u00e0<\/strong> se domani, quando la luce del sole torner\u00e0 ad illuminare le forme del corpo fisico, Filippo noter\u00e0 quei piccoli, impercettibili cambiamenti<\/strong> che sono avvenuti durante la notte e chiss\u00e0 se vorr\u00e0 essere l\u00ec con me<\/strong>, la prossima volta, nelle distese del Divino Interiore.<\/p>\n

Con queste domande mi riaddormento e mi godo le ultime ore di sonno prima che la nuova giornata ci richiami a s\u00e8.<\/p><\/blockquote>\n

Con affetto e gratitudine,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare. Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell\u2019altro”. (Banana Yoshimoto)   Apro gli occhi, guardo l’orologio e mi accorgo che sono solo le tre. E’ notte, Filippo \u00e8 accanto a me. Dorme. L’ora della […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":9920,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[208,179,6,290,198],"tags":[12,293,640,63],"class_list":["post-9918","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-articoli-evolutivi","category-gioco-delleroe","category-i-fil-good","category-quasi-un-romanzo","category-soap-opera-evolutiva","tag-amore","tag-coppia","tag-gioco-delleroe","tag-meditazione"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9918"}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=9918"}],"version-history":[{"count":7,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9918\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":9938,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9918\/revisions\/9938"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/9920"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=9918"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=9918"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=9918"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}