{"id":7998,"date":"2016-05-17T08:57:00","date_gmt":"2016-05-17T06:57:00","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7998"},"modified":"2016-05-17T09:10:19","modified_gmt":"2016-05-17T07:10:19","slug":"in-vendita-in-affitto-in-regalo-ancora-sul-magico-potere-del-riordino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/in-vendita-in-affitto-in-regalo-ancora-sul-magico-potere-del-riordino\/","title":{"rendered":"In vendita, in affitto, in regalo… ancora sul magico potere del riordino"},"content":{"rendered":"

“Ho scritto questo libro per condividere<\/strong> con voi l’emozione che si prova lasciando andare,<\/strong> una dopo l’altra, le cose che hanno fatto il loro corso, accompagnandole nel loro ingresso nel mondo<\/strong>; quella sensazione paragonabile, forse, ad una cerimonia di laurea. Vorrei condividere l‘emozione che sento quando il destino fa <<click>> e le cose trovano il luogo che possono chiamare <<casa>><\/strong>“. <\/em><\/p>\n

(Marie Kondo, Il magico potere del riordino)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Che l’arte del riordino<\/strong><\/a> fosse una vera e propria meditazione<\/strong> era chiaro sin dall’inizio: il modo in cui tale pratica mi avrebbe incuriosita, affascinata, coinvolta e trasformata \u00e8 stata una scoperta.<\/p>\n

E’ una pratica lunga<\/strong> e questa \u00e8 la prima premessa che mi sento di fare.<\/p><\/blockquote>\n

La seconda \u00e8 che mettere ordine\u00a0fa emergere ricordi, emozioni, abitudini, attitudini e comportamenti<\/strong>: dobbiamo essere consapevoli anche di questo prima di iniziare il nostro viaggio.<\/p>\n

Perch\u00e8 per poter giungere alla meta, dovremo alleggerirci ed essere disposti a lasciare andare<\/a> qualcosa<\/strong> e a reintegrare parti di noi<\/strong>, esperienze, immagini che sembravano persi.<\/p>\n

E’ un viaggio sciamanico, ecco perch\u00e8 in un certo senso “guarisce<\/strong>“.<\/p><\/blockquote>\n

Riordinare \u00e8 un rito<\/strong>: non si tratta semplicemente di spostare e gettare via oggetti che non usiamo pi\u00f9. Si tratta piuttosto di ascoltare<\/strong> gli oggetti, che ti parlano, che ti indicano qual \u00e8 il loro posto: non si tratta pi\u00f9 di te, ma di loro.<\/strong><\/p>\n

E’ qui che si compie la magia<\/strong>: \u00e8 quando “senti” come sta un oggetto in un certo luogo<\/strong> e come stai tu in mezzo alle tue “cose”<\/strong> che la pratica diventa trasformativa<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

E’ in questo momento che comprendi che tutto \u00e8 anima<\/strong>.<\/p>\n

Riordinare significa anche osservare le nostre vite passate, i cui frammenti ricompaiono sotto forma di abiti o fotografie<\/strong>. Significa permettere ad una vecchia cassetta di riportarti con la mente agli anni del liceo<\/strong>, quando ci si piazzava con il mangiacassette davanti alla radio<\/strong> sperando che trasmettessero la tua canzone preferita cos\u00ec da poterla registrare: servivano una grande pazienza<\/strong> ed una certa dedizione<\/strong> per riuscirci!<\/p>\n

\"lasciar-andare\"<\/a>E poi ci sono gli oggetti che selezioni per portarti nella nuova casa<\/strong>, quella che ancora stai cercando, ma che, dentro di te, “vedi” gi\u00e0. La senti gi\u00e0 tua, perch\u00e8 sai che, ovunque sar\u00e0, sar\u00e0 una tua manifestazione<\/strong>.<\/p>\n

Lo sai. E allora sei in pace.<\/strong><\/p>\n

E’ solo quando la mente si offusca e la consapevolezza si affievolisce che iniziano i dubbi, che insorgono le paure<\/strong>.\u00a0In quei casi basta sedersi e meditare, per ritrovare il contatto con il proprio centro e tornare ad osservare il mondo con gli occhi dell’anima<\/strong>.<\/p>\n

Namast\u00e8.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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