{"id":7857,"date":"2016-05-18T10:24:49","date_gmt":"2016-05-18T08:24:49","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7857"},"modified":"2016-08-24T15:49:37","modified_gmt":"2016-08-24T13:49:37","slug":"le-parole-non-sono-rumori-sul-magico-potere-della-guida-interiore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/eventi\/le-parole-non-sono-rumori-sul-magico-potere-della-guida-interiore\/","title":{"rendered":"Le parole non sono rumori: sul magico potere della guida interiore"},"content":{"rendered":"
Le parole non sono rumori.<\/em><\/p>\n L’ho sentita ripetere spesso questa frase nelle ultime settimane e, un p\u00f2 alla volta, inizio ad intuirne il significato.<\/p>\n Ci\u00f2 che diciamo, ci\u00f2 che scriviamo, \u00e8 come una\u00a0impronta indelebile<\/strong> che lasciamo in chi ascolta o legge e che lasciamo in noi stessi.<\/p><\/blockquote>\n Facciamo continuamente promesse<\/strong> che spesso non manteniamo, esprimiamo desideri<\/strong> dai quali fuggiamo una volta che si avverano, raccontiamo infinite storie<\/strong> nel tentativo di incorniciare gli eventi ed inserire\u00a0i fatti dentro a schemi che ci danno l‘illusione di avere tutto sotto controllo.<\/strong><\/p>\n Raccontiamo favole<\/strong>, su noi stessi e sugli altri e spesso ci crediamo cos\u00ec tanto che le rendiamo reali<\/strong>.<\/p>\n Usiamo un numero tendenzialmente ristretto <\/strong>di vocaboli, limitando\u00a0<\/strong>cos\u00ec non solo la nostra capacit\u00e0 di espressione, ma anche ci\u00f2 che riusciamo a cogliere nella realt\u00e0 e ci\u00f2 che possiamo manifestare.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n E ci precludiamo<\/strong>\u00a0la possibilit\u00e0 di vivere e descrivere tutta quella gamma di sfumature<\/strong> che rende ogni istante diverso dal precedente ed ogni persona unica.<\/p>\n Le parole non sono rumori, no. Ma a volte lo diventano.<\/p><\/blockquote>\n Accade quando alziamo la voce nel tentativo di prevaricare l’altro<\/strong> o quando gettiamo frasi alla rinfusa<\/strong>, non per comunicare, ma per gridare al mondo che ci siamo<\/strong> e che vogliamo che qualcuno si accorga di noi.<\/p>\n Le parole diventano rumori quando non sono sorrette da un’intenzione,<\/strong> dalla consapevolezza del loro effetto<\/strong>, quando invece che costruire demoliscono<\/strong>, quando sviliscono o mortificano. Le parole diventano rumori quando perdiamo la capacit\u00e0 di ascoltare noi stessi e gli altri, quando temiamo il silenzio<\/strong>, quando abbiamo paura di sentire ci\u00f2 che ci viene detto<\/strong> perch\u00e8 questo ci costringerebbe a metterci in discussione e ci sembra di non avere la forza per affrontare il cambiamento.<\/p>\n Le parole possono diventare rumori per un’infinit\u00e0 di ragioni, ma possono tornare ad essere suoni.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Possono tornare ad esprimere la nostra forza<\/strong> e la nostra determinazione<\/strong> nel perseguire un obiettivo, possono diventare strumento che cura e guarisce<\/strong>, proprio come accade quando ad usarle sono gli sciamani e i cantastorie<\/em>.<\/p>\n Allora le parole creano<\/strong>. Creano la realt\u00e0, creano nuove possibilit\u00e0 e nuovi mondi.<\/p><\/blockquote>\n Allora diventano un rituale <\/strong>in grado di condurci nel labirinto magico dell’inesplorato<\/strong>, diventano la via di accesso al mondo extra-ordinario<\/strong><\/a>.<\/p>\n