{"id":7594,"date":"2016-01-27T14:30:13","date_gmt":"2016-01-27T13:30:13","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7594"},"modified":"2016-01-27T14:43:38","modified_gmt":"2016-01-27T13:43:38","slug":"sulle-rive-della-sincronicita-ovvero-immagina-puoi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/manifestare-gli-eventi\/sulle-rive-della-sincronicita-ovvero-immagina-puoi\/","title":{"rendered":"Sulle rive della sincronicit\u00e0. Ovvero: immagina, puoi!"},"content":{"rendered":"

Chiudi gli occhi, pensi a qualcosa e, quando li riapri, ci\u00f2 che hai immaginato \u00e8 proprio l\u00ec, davanti a te…<\/p><\/blockquote>\n

Ecco quello che mi \u00e8 successo pochi giorni fa…<\/p>\n

Seduta sul muretto<\/strong> che si affaccia sulla riva del fiume<\/strong>, con tuta e scarpe da ginnastica, guardo incantata quel paesaggio che dopo tanti anni non smette di piacermi e penso: “Peccato che non abbia il telefono per fare delle foto<\/em>“.<\/p>\n

Il tempo di alzarmi e, come partoriti dalla mia mente<\/strong>, sbucano due giovani ragazzi armati di macchine fotografiche professionali.<\/p>\n

Che fare?\u00a0Non posso\u00a0certo\u00a0ignorare una simile sincronicit\u00e0<\/strong>!<\/p>\n

Vinco la resistenza ed un p\u00f2 di timidezza, mi avvicino e chiedo se abbiano\u00a0intenzione di postare le foto su fb o su qualche sito: ne ottengo una promessa<\/strong> (mi invieranno le fotografie tra qualche giorno) e la segnalazione di questo sito<\/a> su cui caricare le fotografie\u00a0migliori<\/strong>.<\/p>\n

I mistici<\/em> hanno usato questa espressione “Ricorda chi sei<\/strong>” o “Ecco ci\u00f2 che io sono<\/strong>” per indicare che\u00a0la realt\u00e0 \u00e8 una nostra manifestazione. George Clooney, <\/strong>in tutt’altro contesto, lo ha detto cos\u00ec “Immagina, puoi”.<\/strong><\/p>\n

Episodi come questi mi ricordano che il modo pi\u00f9 efficace di manifestare gli eventi<\/strong> \u00e8 vivere nella leggerezza,<\/strong>\u00a0con buona pace di tutte le volta in cui la mente si arrovella nei come<\/strong> invece che permettermi di dedicare la mia giornata a fare ci\u00f2 che amo davvero.<\/p>\n

Ecco perch\u00e8 oggi\u00a0voglio condividere<\/strong> questo brano:\u00a0un\u00a0promemoria ed uno stimolo per mantenere l’attenzione focalizzata su ci\u00f2 che desideriamo \ud83d\ude42<\/p>\n

“Dal momento perci\u00f2 che spetta all’universo provvedere a noi<\/strong>, possiamo finalmente cominciare a godere di quello che vogliamo fare nella nostra vita. E dal momento che abbiamo potere di scelta, seguiamo la gioia!<\/strong> Non tanto perch\u00e8 la gioia porter\u00e0 ricchezza, ma perch\u00e8, grazie ai principi in azione nell’universo, semplicemente non conta molto ci\u00f2 che fate per vivere<\/strong>. <\/em><\/p>\n

E allora, perch\u00e8 non scegliere quello che ci piace e goderci la corsa?<\/em><\/p>\n

Questo concetto pu\u00f2 risvegliare un numero infinito di obiezioni limitanti<\/strong>: magari state gi\u00e0 pensando che per guadagnare bisogna lavorare sodo, che nella vita bisogna fare sacrifici<\/strong>, che bisogna pagare uno scotto<\/strong> e cos\u00ec via. <\/em><\/p>\n

Ma queste sono solo false credenze, inganni diffusi che intrappolano in una vita infelice.<\/strong> <\/em><\/p>\n

Troppo spesso, infatti, colleghiamo i sogni a condizioni<\/strong> e previsioni su come debbano accadere le cose che, in realt\u00e0, non hanno alcuna ragione di esistere<\/strong>. Importanti sono invece i pensieri<\/strong> delle cose che perseguiamo, le variazioni di energia<\/strong> e le emozioni<\/strong> che coltiviamo, non i passi compiuti nel mondo fisico.”<\/em><\/p>\n

(L’arte di fare accadere le cose)<\/p>\n

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