{"id":7248,"date":"2015-11-02T20:12:18","date_gmt":"2015-11-02T19:12:18","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7248"},"modified":"2015-11-09T19:32:10","modified_gmt":"2015-11-09T18:32:10","slug":"a-tu-per-tu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/a-tu-per-tu\/","title":{"rendered":"A tu per tu"},"content":{"rendered":"
Anche lei<\/strong>, cos\u00ec ancorata al ruolo che si \u00e8 cucita addosso<\/strong>, cos\u00ec legata al senso del dovere<\/strong>, lei, cos\u00ec severa<\/strong> nei giudizi su se stessa e sugli altri, anche lei, s\u00ec, a volte pulsa di vita.<\/p>\n In quei momenti la vedo bella, quasi senza et\u00e0<\/strong>.<\/p>\n In quei momenti le barriere che cos\u00ec spesso ci dividono cadono completamente<\/strong>, permettendoci di trovare un’unione<\/strong> ed una complicit\u00e0<\/strong> che ogni madre<\/strong><\/a> vorrebbe avere con la figlia (e viceversa).<\/p><\/blockquote>\n Sono questi i momenti in cui mi sento “vista”<\/strong> da lei, quelli in cui, una volta ripulita dalla patina dell’ego,<\/strong> io stessa \u00e8 come se la ri-conoscessi<\/em>, quelli in cui sa esattamente chi sono, in cui\u00a0riconosce se stessa in me, quale suo naturale proseguimento<\/strong>, e in cui, simultaneamente, accetta e rispetta la mia diversit\u00e0<\/strong>.<\/p>\n E’ in questi momenti che ogni traccia di antiche ferite<\/strong> sembra scomparire<\/strong> ed \u00e8 forse per momenti come questi che vale la pena di lavorare su noi stessi e di non arrendersi ad interpretare un copione che in fondo senti non appartenerti davvero: quello del conflitto, dell’antagonismo<\/strong>.<\/p>\n Quando vibriamo cos\u00ec alto, ogni traccia di conflitto semplicemente si dissolve, non perch\u00e8 una “condoni” qualcosa all’altra, ma perch\u00e8 sei nell’amore, nella consapevolezza.E questo ti d\u00e0 forza. <\/span><\/p><\/blockquote>\n E’ questo – almeno per me – il senso del percorso di consapevolezza: non tanto (o non solo) guarire la ferita, ma realizzare che quella ferita esiste solo nella misura in cui tu la credi reale.<\/strong> Non si tratta di ignorare un problema, ma di realizzare che non esiste alcun problema<\/strong> e che, in qualunque momento, hai il potere di modificare le cose: dipende solo da te. <\/span><\/p>\n