{"id":7206,"date":"2015-10-31T11:28:44","date_gmt":"2015-10-31T10:28:44","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7206"},"modified":"2015-10-31T15:31:43","modified_gmt":"2015-10-31T14:31:43","slug":"marketing-filosofia-quando-il-matrimonio-sha-da-fare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/marketing-filosofia-quando-il-matrimonio-sha-da-fare\/","title":{"rendered":"Qual \u00e8 il tuo “vantaggio competitivo”?"},"content":{"rendered":"

Nel marketing<\/strong> la chiamano USP<\/strong> o Uunique Selling Proposition.\u00a0A noi filosofi<\/strong> piace pi\u00f9 parlare di essenza<\/strong>, ma il concetto non cambia:<\/p>\n

qual \u00e8 quel qualcosa che ti distingue dagli altri?<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

Qual \u00e8 il\u00a0quid<\/em> che ti rende unico<\/strong>, ci\u00f2 che solo tu possiedi e che, per tornare al linguaggio del marketing, ti permette di differenziarti<\/strong> dalla concorrenza e di stabilire qual \u00e8 la tua posizione nel mercato (e nel mondo)?<\/p>\n

Forse, ogni tanto vale la pena fermarsi, osservarsi<\/strong>, fare il punto della situazione: di guardare noi stessi con occhi nuovi, come direbbe Gianluca Magi<\/strong><\/a>.<\/p>\n

Vale la pena di chiedersi chi siamo e che cosa ci rende irripetibili<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Gli\u00a0sciamani<\/strong>\u00a0sostengono (arditamente!) che il nostro vantaggio competitivo<\/strong> si trovi proprio al cure del nostro disagio <\/strong>ed anche lo stesso Magi<\/a> <\/strong>suggerisce che ci\u00f2 che causa la nostra caduta possa trasformarsi nella via della nostra evoluzione ed elevazione: questa sarebbe la via dell’eroe<\/a><\/strong>, del guerriero dagli occhi di luce. <\/strong><\/p>\n

L’altra mia insegnante, Selene Calloni Williams, <\/strong>fondatrice di Nonterapia<\/a>,\u00a0<\/strong>parla di trasvalutazione,<\/strong> ovvero, della capacit\u00e0 di trasformare<\/strong>\u00a0un ostacolo nella nostra pi\u00f9 grande opportunit\u00e0.Questa via invita\u00a0a nobilitare i nostri disagi<\/strong>, le nostre “imperfezioni”,\u00a0tutto ci\u00f2 che di noi rifiutiamo o cerchiamo invano di correggere, camuffare, nascondere.<\/p>\n

Invita ad entrare nell’ombra perch\u00e8 proprio l\u00e0 potremmo trovare la luce o, p<\/strong>er dirla con le parole della\u00a0mistica tibetana MaGcig<\/strong>:\u00a0“La potenza \u00e8 l\u00e0, dove l’uomo non vuole andare: al centro del dolore”.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Entrare nel cuore del tuo disagio e scoprirvi in esso la tua forza ti rende una persona libera<\/strong>: libera dalla paura, libera dal desiderio di omologarti, di essere accettato, di conformarti. Non avere paura di essere ci\u00f2 che sei, amarti ed accettarti al punto da avere il coraggio di essere te stesso: <\/strong>ecco ci\u00f2 che ti rende forte, sicuro, che fa accendere una scintilla nel tuo sguardo, quella stessa scintilla<\/strong> di chi sa giocare con la vita, di chi vuole succhiarne ogni attimo come fosse un nettare<\/strong> divino.<\/p>\n

Questa forza ti rende magnetico<\/strong>, attraente, che fa s\u00ec che tu possa diventare la versione migliore di te stesso<\/strong>. Solo cos\u00ec, solo diventando pienamente te stesso, potrai “sbaragliare la concorrenza<\/strong>” e trovare il tuo posto nel mondo.<\/p>\n

La domanda, dunque \u00e8: hai il coraggio di brillare?<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

LA PRATICA\u00a0<\/strong><\/p>\n