{"id":7092,"date":"2015-09-26T07:46:24","date_gmt":"2015-09-26T05:46:24","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=7092"},"modified":"2015-12-14T10:54:44","modified_gmt":"2015-12-14T09:54:44","slug":"la-via-dellassenza-di-sforzo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/filosofia\/la-via-dellassenza-di-sforzo\/","title":{"rendered":"La via dell’assenza di sforzo"},"content":{"rendered":"

“La suprema condotta \u00e8 assenza di sforzo”\u00a0<\/em>(Tilopa)<\/em><\/p>\n

Strana atmosfera ieri al corso di marketing<\/a><\/strong>: parlavamo, lavoravamo, ci confrontavamo, ridevamo, proprio come facciamo abitualmente<\/strong>.\u00a0Eppure c’era qualcosa di diverso.<\/p>\n

C’era come un non-detto<\/strong>, una sensazione di pelle che tutti avvertivamo ma a cui era difficile dare un nome<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Era un p\u00f2 come sentirsi dentro ad una bolla<\/strong>: i raggi del sole che penetravano dalle griglie abbassate hanno reso\u00a0l’aula accogliente ed intima<\/strong> ed anche\u00a0i rumori della vicina\u00a0Stazione Centrale<\/strong>\u00a0sembravano\u00a0meno invadenti.<\/p>\n

Ma la vera differenza <\/strong>era nella qualit\u00e0 dell’energia <\/strong>che circolava tra noi: ognuno era presente in ci\u00f2 che faceva, ma con lo sguardo rivolto all’interno.<\/strong><\/p>\n

Dopo pranzo avevo guidato una breve meditazione<\/strong>: pochi minuti, qualche respiro ed alcune suggestioni nate dai discorsi dei giorni precedenti. Non c’\u00e8 stato bisogno di molto altro per<\/strong>\u00a0accompagnare<\/strong> i miei compagni di corso nel mondo dei simboli,<\/strong> delle immagini, dell’anima. E le risate e l’imbarazzo<\/strong> che hanno caratterizzato i primi momenti della pratica\u00a0hanno presto lasciato il posto ad un’apertura<\/strong> che mi piace leggere come segno di disponibilit\u00e0 e\u00a0fiducia<\/strong>.<\/p>\n

E quando ti apri<\/a>, quando permetti all’altro<\/strong> (a me, alle mie parole, alla meditazione stessa) di entrare, le cose accadono. L<\/strong>e nostre azioni non fanno altro che dare alle cose la possibilit\u00e0 di<\/strong>\u00a0manifestarsi<\/strong>, di prendere vita: tu sei il canale, ma le cose accadono da s\u00e8. <\/em><\/p>\n

Ed accadono sempre, che tu te ne renda conto o meno.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Forse \u00e8 proprio questo il senso della pratica di ieri<\/strong>: lasciare che tutto si compia, stando nel piacere, nell’assenza di sforzo<\/strong>, nella consapevolezza che l’esterno altro non \u00e8 che lo specchio di ci\u00f2 che sei nel tuo intimo, delle tue paure, delle speranze, delle gioie, delle aspettative.<\/p>\n

La nostra pratica \u00e8 durata solo pochi minuti: tanto \u00e8 bastato a legare le nostre anime con un filo<\/strong>. Da questo momento stiamo camminando insieme, nel mondo del marketing e nel mondo dell’anima.<\/strong><\/em><\/p><\/blockquote>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

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