{"id":6932,"date":"2015-09-17T17:05:51","date_gmt":"2015-09-17T15:05:51","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=6932"},"modified":"2022-06-06T21:06:52","modified_gmt":"2022-06-06T19:06:52","slug":"vacanze-i-fil-good-vieni-con-noi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/vacanze-i-fil-good-vieni-con-noi\/","title":{"rendered":"Vacanze I FiL Good: vieni con noi!"},"content":{"rendered":"
“Alle 07:30 dobbiamo essere fuori casa”. “Ok”, dico io, ben sapendo che il mio spirito bergamasco\/milanese<\/strong> interpreter\u00e0 quell’indicazione in senso molto pi\u00f9 letterale di quanto faranno i miei compagni siciliani!<\/p>\n La nostra fluidit\u00e0<\/strong> ed un pizzico <\/strong>di fortuna<\/strong> hanno fatto in modo che arrivassimo al porto con largo anticipo, sfidando il traffico e la scarsit\u00e0 di parcheggi<\/strong>: altra conferma del fatto che, quando sei sereno<\/strong> e ripulito dentro, la realt\u00e0 esterna si adatta di conseguenza<\/strong>.<\/p>\n Mi imbarco ed attraverso il famoso “Stretto”. Messina<\/strong> \u00e8 ormai alle spalle ed io mi preparo a percorrere l’Italia <\/strong>nella sua interezza.<\/p>\n Osservare come cambiano i paesaggi<\/strong> dalla Calabria a Milano, sentirsi parte di un’unica realt\u00e0 che pure si presenta cos\u00ec ricca di diversit\u00e0 e di sfumature<\/strong>, immaginare quali mondi<\/strong> si celino dietro ai palazzi un p\u00f2 fatiscenti<\/strong> che fanno da cornice alle principali stazioni, condividere<\/strong> racconti di vacanze e di vite con le persone che allietano la lunga giornata di viaggio: tutto questo \u00e8 la degna conclusione di un’esperienza che sarebbe riduttivo chiamare “vacanza”.<\/strong><\/p>\n La mia settimana in “terra sicula” \u00e8 stata ben pi\u00f9 che mare, divertimento, buon cibo e cultura<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n Incontri fugaci con gli anziani del paese<\/strong> che ti chiedono da quale parte del “continente<\/em>” arrivi, persone ospitali a cui si corruccia il viso quando tenti di rifiutare un dolce a base di fichi freschi<\/strong> (per fortuna non ho affatto rinunciato a tanta bont\u00e0!), la mamma<\/strong> del caro Giuseppe che mi ha salutata ringraziandomi e riempiendo la mia borsa di sfiziosit\u00e0 locali<\/strong>, lo chef del mitico locale messinese “Il Corsaro<\/em><\/a>” che si \u00e8 premurato di preparare arancini vegani e “pidoni”<\/strong> cos\u00ec che potessi gustarli durante il tragitto:<\/p>\n tutti coloro che ho incontrato mi hanno aperto le porte delle loro case, del loro cuore e delle loro anime.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n E come non sentire ancora i brividi nella schiena ripensando alle pratiche notturne al chiaro di luna<\/strong> nella riserva naturale, al volpino<\/strong> che ha mangiato parte della nostra cena dalle nostre stesse mani, alla sensazione di sentirsi parte del tutto e parte di qualcosa di pi\u00f9 grande<\/strong> osservando i megaliti dell’Argimusco<\/a> o ascoltando il rumore delle foglie che danno voce agli alberi del bosco?<\/p>\n Come non emozionarsi al ricordo dei colori intensi dell’ibisco<\/strong> o del blu cobalto del mare di Panarea?<\/strong> Come non avvertire la magia dello Stromboli <\/strong>che erutta o del cielo stellato <\/strong>che osservi dal pontile della nave, che ti cattura, lasciandoti la sensazione che la tua esperienza, <\/strong>in quel momento, sia totalmente diversa da quella che gli altri turisti<\/strong> stanno vivendo a pochi centimetri di distanza da te?<\/p>\n Come non riconoscere, poi, che esiste un filo sottile che ti lega ad alcune anime speciali,<\/strong> con le quali non serve vedersi o sentirsi spesso per sapere che stai camminando nella stessa direzione?<\/p><\/blockquote>\n Giuseppe ed Alice<\/strong> sono stati in questi dieci giorni amici, compagni di viaggio, sciamami e maestri.<\/strong> Hanno risvegliato una Valeria<\/em> che si era come addormentata, forse un p\u00f2 schiacciata dal peso degli eventi. Hanno saputo “tirar fuori” una ferita<\/strong> che non sapevo nemmeno di avere ed offrirmi tutti gli strumenti affinch\u00e8 potessi attraversare la mia paura e trovare in essa la chiave per ripartire.<\/strong><\/p>\n Giuseppe<\/strong> mi ha ricordato come ci si sente quando gli occhi brillano<\/strong> nel vedere il tuo sogno prendere forma, esattamente come era accaduto a me durante le prime fasi di I FiL Food, Alice<\/strong> mi ha insegnato che esiste una lentezza<\/strong> che non ha nulla a che fare con la pigrizia e che \u00e8 carica di fascino e femminilit\u00e0<\/strong>. Entrambi hanno contribuito a dare nuova linfa alla mia creativit\u00e0,<\/strong> facendo s\u00ec che questi primi giorni a casa (alla mia casa e non a quella che per 10 gg ho sentito tale) siano cos\u00ec piacevoli e propositivi.<\/p>\n Sono entrata in un contesto che gi\u00e0 aveva una sua forma<\/strong>, sono entrata in relazione con ci\u00f2 che c’era, ho sentito che la mia presenza ha portato energia e che altrettanta ne ho ricevuta: mi sono immersa nell’esperienza, lasciandomene trasformare<\/strong>. E le persone che ho incontrato hanno fatto altrettanto<\/strong>.<\/p>\n Ecco perch\u00e8 questo viaggio \u00e8 stato cos\u00ec stimolante, arricchente, nutriente.<\/p><\/blockquote>\n Accade ogni volta in cui ti apri, senza riserve, senza paura<\/strong>, e permetti all’altro di entrarti dentro e di lasciarti, poi, con la sensazione che quell’incontro, quello scambio, ti abbia trasformata.<\/p>\n Ora vogliamo che questa magia venga messa a disposizione di quanti vorranno trascorrere qualche giorno in nostra compagnia tra natura incontaminata, meditazioni, yoga, mindful eating, cultura, evoluzione e condivisione.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n