{"id":6265,"date":"2015-05-05T09:31:36","date_gmt":"2015-05-05T07:31:36","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=6265"},"modified":"2015-09-26T08:39:52","modified_gmt":"2015-09-26T06:39:52","slug":"il-gioco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/il-gioco\/","title":{"rendered":"Il Gioco"},"content":{"rendered":"
Poi i fili si intrecciano<\/strong>, le carte si mescolano ed inizi ad avere come\u00a0l’impressione che i piani\u00a0si sovrappongano e che non ci sia pi\u00f9 una vera distinzione tra una cosa e l’altra. <\/strong><\/p>\n Sai di essere entrato nel\u00a0gioco<\/a>.<\/strong><\/p>\n Di pi\u00f9: inizi ad avere l’impressione che i partecipanti<\/strong> a questo gioco – che \u00e8 il tuo gioco<\/em>, perch\u00e8 della tua vita<\/em> si tratta – possano dialogare tra loro <\/strong>–\u00a0pur non conoscendosi – ed inter-agire<\/strong>, modificando il corso degli eventi.<\/strong><\/p>\n Sposti una pedina e cambia l’intera dinamica<\/strong>. Perch\u00e8 tutti sono dentro al gioco, che lo sappiano o meno.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Ci\u00f2 che fa la differenza, forse, \u00e8 il livello di consapevolezza<\/strong> con cui lo vivi, \u00e8 la capacit\u00e0 di riconoscere il dis-velarsi<\/a> della storia man mano che le cose accadono<\/strong> e non solo a cose fatte.<\/p>\n Fino a poco tempo f\u00e0, questo mi avrebbe tolto energia, il movimento sarebbe stato in uscita. Ora no: ora risveglia la creativit\u00e0 <\/strong>(non a caso si chiama workshop di immaginazione creativa<\/em>) e stuzzica la mente.<\/strong><\/p>\n Cosa \u00e8 cambiato? <\/strong><\/p><\/blockquote>\n La risposta pi\u00f9 ovvia sarebbe “Io”.<\/p>\n Quella che mi d\u00f2 \u00e8 che non dipende solo da me<\/strong>: quando entri nel sistema, ne diventi parte e diventi tu stesso una pedina, la cui re-azione agli eventi \u00e8 funzionale al proseguimento del gioco.\u00a0<\/strong>Con buona pace dell’ego.<\/em><\/p>\n\n