{"id":6082,"date":"2015-02-25T12:55:21","date_gmt":"2015-02-25T11:55:21","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=6082"},"modified":"2015-02-28T09:18:27","modified_gmt":"2015-02-28T08:18:27","slug":"da-valeria-anzi-dalle-valerie-che-ci-sono-in-me","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/da-valeria-anzi-dalle-valerie-che-ci-sono-in-me\/","title":{"rendered":"Un regalo inaspettato…"},"content":{"rendered":"

E poi\u00a0arriva un imprevisto, che ti costringe a rallentare<\/strong>, anzi, a fermarti<\/strong>. Ancora meglio: ad aspettare<\/strong>.<\/p>\n

Per l’esattezza, ho aspettato quasi 4 ore,<\/strong> vagando su e gi\u00f9 per la Stazione Centrale di Milano<\/strong>: se volete suggerimenti su dove pranzare al prezzo migliore, dopo il mio accurato giro di perlustrazione posso darvi tutte le informazioni che cercate!<\/p>\n

E’ stata un’esperienza curiosa<\/strong> quella di ieri. Non era certo la prima volta che mi trovavo in quella situazione (a proposito, ma una volta non erano le donne a fare aspettare gli uomini??!!)<\/em>, ma, mai come ieri, ho avuto l’impressione che quel ritardo fosse quasi un regalo.<\/strong><\/p>\n

Quantomeno, mi sono sentita di viverlo cos\u00ec.<\/p>\n

Dopo giorni, forse settimane<\/strong>, in cui faccio e disfo a raffica, in cui sento in me un’energia<\/strong> tale che, se non fosse incanalata in qualche attivit\u00e0 costruttiva, rischierebbe di essere dispersa inutilmente oppure di farmi esplodere \u00a0come un vulcano (!), ecco che mi viene data la possibilit\u00e0 di prendermi un p\u00f2 di tempo… per non fare nulla<\/strong>!<\/p>\n

Ammetto che una parte di me era tentata di tornare a casa<\/strong>, perch\u00e8 viveva quell’attesa come una perdita<\/strong>.<\/p>\n

Per fortuna il nostro modo di leggere gli eventi \u00e8 qualcosa che dipende da noi<\/strong>, unicamente da noi. Quando l’ho capito, qualcosa \u00e8 scattato. E mi sono sentita come se fossi in un mondo ovattato<\/strong>, come in una bolla: sentivo di poter scegliere<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Complici il freddo e la pioggia<\/strong>, ho deciso di godermi la mia perlustrazione<\/strong>, di vivere la stazione, di sedermi sulle comode poltroncine della Libreria Feltrinelli, imbattendomi nella conferenza del Prof. Galimberti (lascio alla discrezione di ognuno stabilire se sia stata o meno una fortuna),\u00a0sfogliando improbabili libri su come diventare una vera business-woman.<\/em><\/p>\n

Quell’attesa mi ha nutrita, cos\u00ec come la chiacchierata che ne \u00e8 seguita e mi ha “riscaldata”, cos\u00ec come la tazza di th\u00e9 che gentilmente mi \u00e8 stata offerta. <\/strong><\/p>\n

La ciliegina<\/strong> sulla torta \u00e8 stata questa citazione che ho trovato splendida:<\/p>\n

Credo che a tutti noi sia stato consigliato di mantenere rapporti cordiali con la persona che eravamo un tempo<\/strong>, che la si trovi di piacevole compagnia o meno. (Joan Didon)<\/p><\/blockquote>\n

La Valeria di oggi ringrazia e saluta<\/strong> la Valeria di qualche tempo fa, quella che sono stata per cos\u00ec tanto tempo e che ogni tanto torna a farmi visita.<\/p>\n

La prossima volta<\/strong> in cui mi dovessi imbattere in lei, cercher\u00f2 di ricordarmi di trattarla con il rispetto che merita \ud83d\ude42<\/p>\n

Valeria, anzi, Valeri(e)<\/em><\/p>\n

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