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<\/a><\/p>\nLa soglia del merit<\/strong>o n\u00e8 \u00e8 un classico esempio. Si tratta di una barrier<\/strong>a che la mente pone che, al pari della paura, non ha al<\/strong>cun fondamento oggettivo.<\/p>\n La soglia del merito varia da persona a persona e in base ai diversi momenti della vita. Ed \u00e8 un fenomeno piuttosto curioso!<\/p>\n Accade spesso, infatti, che una persona dica di desiderare qualcosa e poi, non appena inizia a riceverla, qualcosa dentro dice “stop<\/strong>“, come se iniziassimo a tenere lontano proprio ci\u00f2 che dicevamo di desiderare.<\/p>\n Questo capita perch\u00e8 qualcosa nel profondo di noi non si sente \u00a0legittimato a ricevere pi\u00f9 di quanto gi\u00e0 abbiamo.<\/p>\n E cos\u00ec ci limitiamo a sognare intensamente ma non ci concediamo di vivere davvero il sogno, di renderlo reale! <\/strong><\/p>\n E questo “stop” si manifesta in modi abbastanza subdoli! Iniziamo ripetere di non volere pi\u00f9 ci\u00f2 che abbiamo chiesto, che ormai i nostri interessi sono cambiati, che quella cosa ha perso fascino, ecc..<\/p>\n Il suggerimento, quando iniziate a ricevere qualcosa che avete chiesto e al tempo stesso sentite di aver perso interesse, \u00e8 quello di indagare un p\u00f2 pi\u00f9 a fondo, di mettere in discussione la nuova opinione e verificare se davvero l’anima suggerisce di cambiare strada o se invece non sia un’occasione per identificare un meccanismo inconscio di sabotaggio.<\/p>\n I sogni vanno realizzati, non tenuti nel cassetto \ud83d\ude42<\/strong><\/em><\/p><\/blockquote>\n