{"id":13308,"date":"2021-09-26T19:21:25","date_gmt":"2021-09-26T17:21:25","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=13308"},"modified":"2021-09-26T19:29:42","modified_gmt":"2021-09-26T17:29:42","slug":"vipassana-un-metodo-per-imparare-a-vivere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/vipassana-un-metodo-per-imparare-a-vivere\/","title":{"rendered":"Vipassana: un metodo per imparare a vivere"},"content":{"rendered":"
“Se siamo consapevoli nel momento in cui comincia il processo di reazione \u2013 cio\u00e8 se siamo consapevoli della sensazione \u2013 possiamo scegliere di non consentire che la reazione avvenga o si intensifichi”<\/em><\/p>\n (Goenka)<\/em><\/p>\n <\/p>\n Una delle cose che maggiormente apprezzo della meditazione vipassana<\/strong> \u00e8 la sua concretezza.<\/p>\n Niente mantra<\/strong> da ripetere, niente immagini<\/strong> da visualizzare, solo il respiro (da osservare senza che lo si debba indirizzare o controllare) e le sensazioni<\/strong> del corpo: due elementi laici e universali, che tutti abbiamo a disposizione. Sempre.<\/p><\/blockquote>\n Meditare \u00e8 quindi un modo per ancorarsi al presente<\/strong> e per fare reale esperienza di ci\u00f2 che c’\u00e8, momento dopo momento.<\/p>\n Spesso \u00e8 difficile, perch\u00e9 la mente tende a voler fuggire<\/strong>\u00a0e trova mille modi per distrarti e farti credere che pensare continuamente al tuo problema<\/strong> sia il modo migliore e l’atteggiamento pi\u00f9 corretto per risolverlo.<\/p>\n Ma se superi questi ostacoli e ti affidi alla tecnica<\/strong>\u00a0con la ferma risoluzione a dirigere l’attenzione non su ci\u00f2 che risulta pi\u00f9 interessante, ma, appunto, sul respiro o sulle sensazioni fisiche, ecco che tali falsi miti<\/strong> immediatamente si dissolvono e lasciano il posto alla voce della consapevolezza.<\/p>\n Che ci suggerisce di abbandonare ogni sforzo<\/strong> e “semplicemente” lasciare andare.<\/p>\n Si tratta dunque di utilizzare ci\u00f2 che accade quando si \u00e8 seduti a gambe incrociate come una vera e propria palestra<\/strong> per coltivare la perfetta equanimit\u00e0 anche nella vita quotidiana.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Essere equanimi significa smettere di reagire<\/strong> al dolore fisico o alle sensazioni sgradevoli<\/strong> con avversione e non provare alcuna bramosia e alcun attaccamento verso le sensazioni piacevoli che si manifestano sotto forma di sottili vibrazioni<\/strong> che si propagano in tutto il corpo molto velocemente.<\/p>\n Ed \u00e8 proprio smettere di reagire e conservare l’atteggiamento di un osservatore attento<\/strong> che accetta e vive ci\u00f2 che arriva esattamente quando e come arriva, che ci aiuta a conservare equilibrio, gioia e apertura<\/strong> nella realt\u00e0 quotidiana.<\/p>\n E’ infatti proprio questo il parametro in base a cui misurare se stiamo progredendo<\/strong> veramente nella tecnica: riconoscere se abbiamo cambiato il nostro abituale modo di affrontare gli eventi<\/strong> e se qualcosa, concretamente, sta cambiando in ci\u00f2 che accade e nelle esperienze che la vita ci chiede di attraversare.<\/p><\/blockquote>\n Una pratica utile, questa, che pu\u00f2 quindi essere considerata come un vero e proprio metodo per imparare a vivere (meglio).<\/strong><\/p>\n Con gratitudine verso chi ha trasmesso e continua a trasmettere gli insegnamenti nel modo pi\u00f9 puro,<\/em><\/p>\n Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" “Se siamo consapevoli nel momento in cui comincia il processo di reazione \u2013 cio\u00e8 se siamo consapevoli della sensazione \u2013 possiamo scegliere di non consentire che la reazione avvenga o si intensifichi” (Goenka) Una delle cose che maggiormente apprezzo della meditazione vipassana \u00e8 la sua concretezza. Niente mantra da ripetere, niente immagini da visualizzare, […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":13309,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[2,5,6,7,9,194],"tags":[63,535],"class_list":["post-13308","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-applicare-le-pratiche","category-filosofia","category-i-fil-good","category-manifestare-gli-eventi","category-realizzazione-personale","category-yoga-3","tag-meditazione","tag-vipassana"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/13308"}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=13308"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/13308\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":13312,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/13308\/revisions\/13312"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/13309"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=13308"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=13308"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=13308"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}