{"id":13294,"date":"2021-08-30T12:46:01","date_gmt":"2021-08-30T10:46:01","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=13294"},"modified":"2021-08-30T12:47:21","modified_gmt":"2021-08-30T10:47:21","slug":"protagonisti-della-propria-agonia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/protagonisti-della-propria-agonia\/","title":{"rendered":"Protagonisti della propria rinascita"},"content":{"rendered":"
“Se desiderate conoscere il divino, sentite il vento sul viso e il sole caldo sulla vostra mano”.<\/em> <\/p>\n Siamo in auto, in una splendida mattina di sole<\/strong>.<\/p>\n Il vento<\/strong> \u00e8 forte, tanto da rendere impossibile tenere i finestrini abbassati.<\/p>\n Il paesaggio<\/strong> \u00e8 da mozzare il fiato e la sola vista dell’acqua cristallina<\/strong> dell’oceano spalanca il cuore<\/strong> e rende l’anima<\/strong> ancora pi\u00f9 ricettiva.<\/p><\/blockquote>\n Forse \u00e8 proprio questo che ci permette di raccontarci,<\/strong> di scendere in profondit\u00e0 e di iniziare un discorso che concluderemo solo qualche ora dopo e che, in un certo senso, resta tuttora aperto<\/strong>.<\/p>\n Lo guardo<\/em>, e mi stupisco<\/strong> di ci\u00f2 che esce dalla sua bocca: mi stupisco delle sue insicurezze<\/strong>, della difficolt\u00e0 ad accettarsi, dell’ostinazione nel trovare difetti<\/strong> su un corpo<\/strong> che potrebbe tranquillamente trovare posto nelle pagine di una rivista di moda.<\/p>\n Lo ascolto<\/em>, e mi sento in parte sollevata<\/strong> nel constatare che ognuno ha le sue difficolt\u00e0.<\/p>\n Lo osservo<\/em>, e vedo nei lineamenti del viso<\/strong> che si fanno pi\u00f9 cupi i segni di una sofferenza<\/strong> che io stessa ho conosciuto e che qualche volta, torna a farsi viva.<\/p><\/blockquote>\n “Siamo protagonisti della nostra agonia<\/em>” mi dice e, sorridendo soddisfatto per questa espressione che sarebbe forse potuta uscire pi\u00f9 facilmente dalla mia bocca che dalla sua, mi suggerisce di memorizzarla<\/strong> e di metterla a frutto<\/strong> in qualche articolo o in una storia di Instagram.<\/p>\n E’ in quel momento che la mente si accende<\/strong> e inizio a pensare a quanto spesso ci facciamo del male inutilmente,<\/strong> a\u00a0quanto siamo bravi a farci mettere ko dalle paure<\/strong>, dal timore del giudizio<\/strong> degli altri, da quegli ostacoli che, se affrontati con consapevolezza, possono invece trasformarsi nel trampolino di lancio<\/strong> che ci catapulta verso un’esistenza autentica<\/strong> e degna di questo nome.<\/p><\/blockquote>\n Lo ringrazio per essersi aperto, per la fiducia<\/strong> con cui ha condiviso la sua porzione di umana sofferenza, per la trasparenza<\/strong> che lo ha portato a presentarsi senza maschere e senza finzione.<\/p>\n Soprattutto, lo ringrazio per avermi resa ancor pi\u00f9 consapevole di quanto la filosofia <\/strong>e la meditazione<\/strong> mi abbiano dato strumenti e tecniche<\/strong> che, nel tempo, mi stanno aiutando a liberarmi da pesanti zavorre, rendendo cos\u00ec il cammino<\/strong> della vita pi\u00f9 leggero, pi\u00f9 interessante, pi\u00f9 curioso, pi\u00f9 stimolante e … pi\u00f9 bello.<\/p>\n
\n(Buddha)<\/em><\/p>\n