{"id":13152,"date":"2020-12-11T18:39:39","date_gmt":"2020-12-11T17:39:39","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=13152"},"modified":"2020-12-11T18:39:51","modified_gmt":"2020-12-11T17:39:51","slug":"meditazione-e-filosofia-prospettive-di-liberta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/meditazione-e-filosofia-prospettive-di-liberta\/","title":{"rendered":"Meditazione e Filosofia: prospettive di libert\u00e0"},"content":{"rendered":"

“Cammina e tocca la pace di ogni istante. Bacia la terra con i tuoi piedi”.<\/em>
\n(Thich Nhat Hanh)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Il mio primo (vero) Insegnante di meditazione, il monaco theravada G. Sumanaloka Thero<\/strong>, una volta ha definito la meditazione<\/strong> come una disciplina che ti stringe per liberarti.<\/strong><\/p>\n

Come un paio di manette,<\/strong> la meditazione ci costringe infatti a restare esattamente dall’unico luogo da cui tendiamo sempre a fuggire: il momento presente.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

La mente <\/strong>vaga, il corpo<\/strong> mostra segni di insofferenza, il respiro<\/strong> a volte diventa affannoso, oppure interrotto e la tentazione di alzarsi e interrompere la pratica \u00e8 forte.<\/p>\n

Perch\u00e9, allora, “resistere”? Perch\u00e9 restare immobili<\/strong> e dare fiducia al processo?<\/p><\/blockquote>\n

Forse perch\u00e9, se abbiamo maturato un minimo di esperienza, sappiamo che, dopo la fase tumultuosa,<\/strong> sopraggiunge qualcosa di diverso.<\/p>\n

Spesso non subito<\/strong>, spesso nemmeno dopo molto tempo.<\/p>\n

Ma prima o poi arriva.<\/em><\/p>\n

Prima o poi aumenta lo spazio tra un pensiero e l’altro<\/strong> e le idee che affollavano la mente<\/strong> e agitavano il cuore<\/strong>, fanno spazio ad un modo diverso di esistere e di stare con noi stessi.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

Qualcosa si placa<\/strong>, come se, ad un certo punto, smettessimo di combattere.<\/strong> Allora tutto cambia.<\/p>\n

Ci immergiamo nell’esperienza<\/strong> e assaporiamo la pace<\/strong> che deriva, come direbbe l’altra mia Insegnante di Mindfulness, Carolina Traverso<\/em>, da una mente calma<\/strong> e da un cuore aperto<\/strong>.<\/p>\n

Allo stesso modo, la filosofia<\/strong> obbliga la mente a cambiare prospettiva<\/strong>, ad andare oltre l’ovvio, oltre la risposta di pancia, quella pi\u00f9 emotiva, quella immediata, quella irriflessiva e non ancora sottoposta ad esame, verifica, costante revisione.<\/p>\n

La filosofia obbliga a pensare.<\/strong> E a pensare in un certo modo. In modo sistematico, rigoroso, con piena aderenza al contenuto e nel rispetto della logica.<\/p><\/blockquote>\n

Paradossalmente, proprio il suo rigore genera intuizioni,<\/strong> idee creative, spazi di autonomia e margini di libert\u00e0.<\/strong><\/p>\n

Meditazione e filosofia, quindi, come percorsi diversi e complementari<\/strong> che favoriscono il cambiamento e la trasformazione<\/strong> di quegli aspetti della nostra personalit\u00e0 che ancora ci impediscono di attraversare con gioia e coraggio la vita.<\/p>\n

Vi aspetto allora on line con due percorsi<\/strong> che non potete assolutamente perdere!<\/p><\/blockquote>\n