{"id":13011,"date":"2020-08-24T06:35:37","date_gmt":"2020-08-24T04:35:37","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=13011"},"modified":"2020-08-24T06:37:08","modified_gmt":"2020-08-24T04:37:08","slug":"dieci-giorni-per-un-minuto-racconti-dal-ritiro-di-meditazione-vipassana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/dieci-giorni-per-un-minuto-racconti-dal-ritiro-di-meditazione-vipassana\/","title":{"rendered":"Dieci giorni per un minuto: racconti dal ritiro di meditazione Vipassana"},"content":{"rendered":"
“L\u2019uomo ha bisogno di un caldo silenzio, gli si d\u00e0 un gelido tumulto”.<\/em> <\/p>\n Dieci giorni.<\/strong><\/p>\n Dieci giorni di silenzio<\/strong> e di meditazione.<\/p>\n Dieci giorni scanditi da una routine che fa della disciplina<\/strong> la base stessa del successo della pratica.<\/p>\n Dieci giorni in cui si \u00e8 soli con se stessi<\/strong> e, come spesso viene ripetuto durante i discorsi serali, con la propria miseria.<\/p>\n E per miseria<\/strong> si intende il carico di sofferenza<\/strong> che ciascuno ha e che nasce dalla difficolt\u00e0 ad accettare le cose<\/strong> esattamente cos\u00ec come sono, senza alcun desiderio o bisogno di correggere<\/strong>, aggiustare, modificare la realt\u00e0.<\/p><\/blockquote>\n La via<\/strong> proposta per dissolvere ogni avversione \u00e8 quella di ancorarsi alle sensazioni del corpo<\/strong> e imparare a stare con il dolore<\/strong> (che, quando si sta completamente immobili a lungo, inevitabilmente sorge), esplorandone la vera natura e facendo, progressivamente esperienza di come anch’esso prima o poi cambia forma<\/strong> e si trasforma in pura energia, spesso accompagnata da momenti di rilascio emotivo.<\/strong><\/p>\n Pi\u00f9 difficile paradossalmente \u00e8 liberarsi dalla bramosia<\/strong>, perch\u00e9 si tratta di restare equanimi<\/strong> anche quando sopraggiungono pensieri o sensazioni positive, che ci catturano con facilit\u00e0 e che, tuttavia, ci imprigionano<\/strong> comunque perch\u00e9 generano attaccamento e, appunto, brama.<\/p>\n La tecnica<\/strong>, quindi, \u00e8 semplice: scorrere il corpo<\/strong> prestando attenzione alle sensazioni grossolane e sottili<\/strong> che percepiamo di momento in momento e che cambiano costantemente.<\/p><\/blockquote>\n Ci\u00f2 che accade, ad ognuno in modi e tempi diversi<\/strong>, \u00e8 di iniziare a sperimentare, al di l\u00e0 delle sensazioni pi\u00f9 forti, come un sottile strato di vibrazioni<\/strong>\u00a0fini che si manifestano sotto forma di energia che scorre velocemente dalla testa ai piedi, regalandoci la percezione di un corpo che perde completamente i propri confini<\/strong>, sino a darci la sensazione che l’intera struttura (fisica e mentale) del nostro “io” si dissolva.<\/p>\n Semplicemente, in quei momenti, riconosci che mente e materia<\/strong> sono le due facce di un’unica vibrazione e che tutto \u00e8 energia.<\/p>\n Il ritiro di Vipassana<\/strong> a cui ho appena partecipato e che ho frequentato anche lo scorso anno, \u00e8 stata quindi la meravigliosa opportunit\u00e0 per vivere realmente ci\u00f2 che ho sempre letto sui libri, ossia, appunto, che la realt\u00e0 \u00e8 pura energia<\/strong> e che non esiste alcuna differenza tra “dentro e fuori”<\/strong>, perch\u00e9 \u00e8 proprio la vibrazione prodotta dentro di noi a manifestare la realt\u00e0 circostante.<\/p>\n Ecco allora che pian piano ci si rende conto di essere noi stessi i creatori<\/strong> di quella miseria di cui si parla. Accettarlo a volte \u00e8 difficile perch\u00e9 siamo sempre tentati di attribuire agli altri (persone, eventi, fato) il merito o la colpa della nostra felicit\u00e0<\/strong> o infelicit\u00e0.<\/p>\n Ma pi\u00f9 si osserva la realt\u00e0, pi\u00f9 ci si risveglia<\/strong> (nel senso letterale di essere svegli, vigili, acuti e attenti), pi\u00f9 ci si riassume la responsabilit\u00e0 del proprio destino.<\/p><\/blockquote>\n E quel minuto<\/strong> in cui, inaspettatamente, senti il corpo che vibra e che sceglie blocchi, tensioni, emozioni e sprigiona vissuti, energia e consapevolezza,<\/strong> ti ripaga dell’impegno, della costanza e della pazienza dell’intero corso.<\/p>\n
\n(Simone Weil)<\/em><\/p>\n