{"id":12802,"date":"2020-04-15T06:14:14","date_gmt":"2020-04-15T04:14:14","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12802"},"modified":"2020-04-15T06:23:52","modified_gmt":"2020-04-15T04:23:52","slug":"eroi-del-mondo-nuovo-e-tempo-di-costruire-il-domani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/eroi-del-mondo-nuovo-e-tempo-di-costruire-il-domani\/","title":{"rendered":"Eroi del Mondo Nuovo: \u00e8 tempo di costruire il domani"},"content":{"rendered":"
“Una nave baleniera fu la mia Yale e la mia Harvard”.<\/em> <\/p>\n Nel 2015<\/strong> usciva nelle sale cinematografiche La teoria svedese dell’amore<\/em>.<\/p>\n Il regista, Erik Gandini,<\/strong> padre italiano e madre svedese, racconta (in italiano) l’approccio del popolo svedese nei confronti delle relazioni<\/strong>, di coppia e non solo.<\/p>\n Colpisce, dalle immagini e dalle parole, la contraddizione<\/strong> di un Paese fortemente attraente<\/strong> per quanto riguarda la sostenibilit\u00e0, le opportunit\u00e0 lavorative e il rispetto della natura e quella freddezza che genera condizioni di forte isolamento.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n L’indipendenza<\/strong>, in nome della quale sono state vinte tante battaglie, diventa cos\u00ec un’arma a doppio taglio<\/strong>, che sembra condurre verso una progressiva de-personalizzazione<\/strong> delle relazioni, anche quelle pi\u00f9 intime.<\/p>\n Facendo un balzo geografico e temporale,<\/strong> ci troviamo ai giorni nostri, passeggiando, almeno virtualmente, tra le vie di un Paese, l’Italia,<\/strong> che ha sempre fatto dell’accoglienza<\/strong>, dell’ospitalit\u00e0 e del “cuore” uno dei suoi punti di forza.<\/p>\n Oggi,<\/strong> purtroppo, le strade sono deserte e nell’aria si respira, insieme al profumo della primavera, un clima di incertezza<\/strong>, sospetto, fragilit\u00e0.<\/p>\n
\n(Herman Melville)<\/em><\/p>\n