{"id":12652,"date":"2020-02-21T09:40:39","date_gmt":"2020-02-21T08:40:39","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12652"},"modified":"2020-02-27T20:41:14","modified_gmt":"2020-02-27T19:41:14","slug":"il-compimento-dellopera-quando-il-lavoro-diventa-sacro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/il-compimento-dellopera-quando-il-lavoro-diventa-sacro\/","title":{"rendered":"Il compimento dell’opera: quando il lavoro diventa sacro"},"content":{"rendered":"
\u00abIl mondo ha bisogno di esseri che facciano bene il loro lavoro, per il gusto, il dovere, il piacere di farlo.\u00a0<\/em>Ha bisogno di persone che sentano che in ogni singola opera ben realizzata si celebra la grande vittoria, dell\u2019Uomo sulle forze del degrado e della corruzione, nel segno della cura e della rinascita.\u00a0<\/em>Ha bisogno del nostro impegno a coltivare e custodire, con umilt\u00e0 e responsabilit\u00e0, i giardini del creato\u00bb.<\/em><\/p>\n Alberto Peretti\u00a0<\/em><\/p>\n <\/p>\n Arrivo in ufficio<\/strong> poco prima delle 10:00.<\/p>\n Un p\u00f2 di burocrazia, qualche mail<\/strong> a cui rispondere e poi la giornata prende il via e le idee<\/strong> iniziano a fluire.<\/p>\n Mi confronto con Alberto Peretti<\/a>: <<Il punto di partenza \u00e8 buono<\/em>>> dice, <<ma manca ancora qualcosa><\/em>>.<\/p>\n E allora non resta che ricominciare<\/strong>, mettere di nuovo mano al power point, cercare nuove informazioni in internet e valutare pro e contro<\/strong> di ogni possibilit\u00e0, cos\u00ec da non lasciare davvero nulla al caso<\/strong> e nulla di intentato.<\/p><\/blockquote>\n Ci teniamo molto a questo progetto: \u00e8 il primo di cui abbiamo parlato quando, ormai pi\u00f9 di 6 mesi fa<\/strong>, ho messo per la prima volta piede a Genius Faber<\/a>.<\/p>\n E’ stato un colloquio strano, il nostro: atipico<\/strong>, direi.<\/p><\/blockquote>\n Poche informazioni<\/strong> sull’esperienza maturata nel corso degli anni e tante riflessioni<\/strong> sui temi pi\u00f9 svariati, che ci hanno presto permesso di intuire<\/strong> cosa avrebbe potuto nascere dall’incontro dei nostri mondi e come sarebbe stato lavorare insieme<\/strong>.<\/p>\n Non sono mancate le difficolt\u00e0<\/strong>, ovviamente: divergenze di opinione<\/strong>, diverse categorie filosofiche<\/strong> di riferimento e lontananza, qualche volta, nella visione generale<\/strong> del progetto.<\/p>\n Ma giornate come quella che mi lascio alle spalle, in cui tutto fluisce,<\/strong> in cui ci\u00f2 che uno propone trova terreno fertile<\/strong> nella mente dell’altro e in cui ciascuno esce da s\u00e8<\/strong> e riesce a trascendersi in vista di un obiettivo comune,<\/strong> mi danno sempre la sensazione che l’intuito<\/strong>, quello che mi aveva spinto a cambiare citt\u00e0 e a riconsiderare<\/strong> i miei progetti lavorativi, non sbaglia mai.<\/p><\/blockquote>\n E la fiducia<\/strong> – in ci\u00f2 che possiamo fare e nel fatto che, quando una cosa ha davvero valore, prima o poi trova il modo di manifestarsi<\/strong> – diventa cos\u00ec il presupposto che ti permette di investire tempo, risorse, denaro, aspettative con la leggerezza di quando si gioca<\/strong>.<\/p>\n Perch\u00e8, in fondo, uno degli insegnamenti<\/strong> principali che il percorso sulla Spiritualit\u00e0 attiva<\/a> ci sta dando, \u00e8 proprio quello di affrontare le sfide con l’atteggiamento giocoso<\/strong> del fanciullo e la maturit\u00e0<\/strong> di chi ha consapevolezza del valore dell’azione.<\/strong><\/p>\n Con la bella sensazione, dunque, che qualcosa di “mio<\/em>” e “tuo<\/em>“, stia finalmente diventando “nostro<\/em>“, vi salutiamo dandovi appuntamento<\/strong> ai prossimi incontri su “Lavoro e spiritualit\u00e0<\/strong>“.<\/p>\n