{"id":12623,"date":"2020-02-12T08:06:00","date_gmt":"2020-02-12T07:06:00","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12623"},"modified":"2020-02-12T08:06:00","modified_gmt":"2020-02-12T07:06:00","slug":"miti-damore-nei-laboratori-di-p4c","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/filosofia\/miti-damore-nei-laboratori-di-p4c\/","title":{"rendered":"Miti d’amore nei laboratori di P4C"},"content":{"rendered":"

“Oh, audace e temeraria lucerna, vile strumento d’amore, tu hai osato bruciare il dio di ogni fuoco, tu che sei stata certamente inventata da un innamorato che voleva godere pi\u00f9 a lungo, anche di notte, le dolcezze tanto desiderate!”<\/em><\/p>\n

(dal mito di Amore e Psiche)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

La settimana di San Valentino<\/strong> \u00e8 stata l’occasione pr proporre agli alunni una riflessione sul tema dell’Amore<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Lo abbiamo fatto a partire da una breve meditazione<\/strong> che ha permesso loro di connettersi con il battito del cuore<\/strong> e con ci\u00f2 che esso simboleggia<\/strong>.<\/p>\n

Lo abbiamo fatto attraverso un gioco,<\/strong> quello delle “Parole amiche e nemiche<\/strong>“, che serve a creare associazioni mentali<\/strong>, ad ampliare il loro vocabolario<\/strong> e a sollecitare l’abilit\u00e0 di giustificare<\/strong> e spiegare il perch\u00e9 delle loro affermazioni.<\/p>\n

Lo abbiamo fatto, infine, utilizzando un mito<\/strong>, quello di “Amore e Psiche<\/strong>” (o, meglio, Spiche, come continuavano a ripetere i bambini!).<\/p><\/blockquote>\n

Il testo ci \u00e8 servito da stimolo,<\/strong> a partire da cui coltivare l’arte di domandare<\/strong>.<\/p>\n

Nella fase iniziale<\/strong> ci siamo soffermati sulla comprensione del testo: chiamando in causa, uno dopo l’altro, tutti i 6 cappelli per pensare<\/strong><\/a>, abbiamo quindi ricercato dapprima le informazioni neutre<\/strong>, poi quelle connotate di pessimismo<\/strong>, di ottimismo,<\/strong> quelle che parlano di sentimenti<\/strong> e, infine, di organizzazione<\/strong> e soluzioni creative<\/strong>.<\/p>\n

Il dialogo si \u00e8 quindi concentrato sulle “forme dell’amore”<\/strong>, o meglio, sulla forma che, nella loro mente, il dio dell’Amore<\/strong> potrebbe avere.<\/p>\n

Abbiamo poi indagato il potere dell’amore<\/strong>, ossia, le magie che, quando amiamo, possiamo fare anche nella realt\u00e0 quotidiana,<\/strong> per spingerci, infine, a spiegare che cosa sia l’amore.<\/p>\n

Le risposte dei bambini mi riempiono sempre di meraviglia<\/strong>, in quanto riescono a conciliare<\/strong> un po’ di sano pragmatismo<\/strong> con la dolcezza<\/strong> e l’ingenuit\u00e0 di chi sa ancora sognare.<\/p><\/blockquote>\n

Essere innamorati, per loro, implica prendersi cura<\/strong> uno dell’altro, ma anche vivere insieme<\/strong> e sposarsi, fare dei figli – naturalmente! – e voler bene<\/strong> all’altro.<\/p>\n

Ma, ricorda la piccola Giulia, a volte quando ami qualcuno soffri,<\/strong> perch\u00e9 magari non contraccambia i tuoi sentimenti.<\/p>\n

Lasciando che le loro parole evochino imagini<\/strong> ed esperienze e che mi facciano credere in futuro in cui certi valori non tramontano mai, li saluto dando loro appuntamento alla prossima settimana.<\/strong><\/p>\n

Con gioia e gratitudine,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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