{"id":12543,"date":"2020-01-16T17:49:00","date_gmt":"2020-01-16T16:49:00","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12543"},"modified":"2020-01-16T17:49:00","modified_gmt":"2020-01-16T16:49:00","slug":"le-domande-dei-bambini-nuovi-spunti-dai-laboratori-di-p4c","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/le-domande-dei-bambini-nuovi-spunti-dai-laboratori-di-p4c\/","title":{"rendered":"Le domande dei bambini: nuovi spunti dai laboratori di P4C"},"content":{"rendered":"
“Ti supplico di avere pazienza con ogni cosa irrisolta nel tuo cuore e cercare di amare le domande stesse come se fossero stanze chiuse o libri scritti in un linguaggio completamente sconosciuto”.<\/em> <\/p>\n “Perch\u00e8 non si dovrebbe creare?”.<\/em><\/p>\n Domanda interessante<\/strong>, penso: speriamo che la scelgano!<\/p>\n Anche se il facilitatore ha il dovere di accogliere ogni domanda e di restare neutrale,<\/strong> \u00e8 del tutto normale sperare che la Comunit\u00e0 di Ricerca<\/strong> scelga quella che offre, almeno sulla carta (o meglio, nella mente di chi conduce), l’opportunit\u00e0 di assistere ad un confronto particolarmente vivace<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n Iniziamo proprio da qui, dalle loro idee, dalla raccolta – documentata sul cartellone in cui annoto i passaggi-chiave del dialogo – delle motivazioni<\/strong> che, in alcuni casi, ci fanno desistere dal tentativo di dar vita a qualcosa di nuovo.<\/p>\n Spesso, in questa fase, il facilitatore<\/strong> si trova davanti due situazioni molto diverse<\/strong>: in alcuni casi, infatti, tutti i membri della Comunit\u00e0 di Ricerca vogliono dare il proprio contributo. Altre volte, invece, emerge solo la voce di pochi.<\/strong><\/p>\n Situazioni diverse che richiedono un diverso tipo di intervento<\/strong> ed una scelta precisa<\/strong> da parte di chi conduce: privilegiare la partecipazione<\/strong> e cercare di coinvolgere maggiormente la classe – in alcuni casi a scapito della profondit\u00e0 di pensiero – o, al contrario, seguire il flusso<\/strong>\u00a0e valutare solo in un secondo momento se il silenzio \u00e8 una forma di disinteresse o \u00e8 solo tempo necessario per elaborare<\/strong> pensieri e idee.<\/p><\/blockquote>\n Non esiste un modo corretto di procedere:<\/strong> si tratta piuttosto di agire in base alle esperienze pregresse<\/strong> e all’intuizione, con un giusto bilanciamento di aderenza al metodo<\/strong> e sperimentazione.<\/strong><\/p>\n Personalmente, vedere in azione<\/strong>\u00a0colleghe con maggiore esperienza \u00e8 stato decisivo all’inizio del mio percorso!<\/p>\n
\n(Rainer Maria Rilke)<\/em><\/p>\n