{"id":12498,"date":"2019-12-21T14:26:43","date_gmt":"2019-12-21T13:26:43","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12498"},"modified":"2019-12-21T14:26:43","modified_gmt":"2019-12-21T13:26:43","slug":"metodo-wholeness-dare-valore-allessere-per-tornare-a-dare-senso-al-fare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/senza-categoria\/metodo-wholeness-dare-valore-allessere-per-tornare-a-dare-senso-al-fare\/","title":{"rendered":"Metodo Wholeness: dare valore all’essere per tornare a dare senso al fare"},"content":{"rendered":"

“Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa maestri” (Ernest Hemingway)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

La carrellata di esercizi sulla gratitudine<\/strong> ci ha acocmpagnati nelle fasi finali del corso sul metodo Wholeness.<\/strong><\/p>\n

13 giornate<\/strong>, con pi\u00f9 di 300 persone coinvolte e oltre 7 sedi sparse nella citt\u00e0 di Milano<\/strong> e nell’hinterland.<\/p>\n

Un percorso intenso, ricco di contenuti<\/strong>, in cui la profondit\u00e0 delle esperienze condivise<\/strong> e dei vissuti affiorati durante le meditazioni, si \u00e8 sapientamente alternata a momenti di distensione e sorrisi.<\/strong><\/p>\n

Il tema, quello del benessere organizzativo<\/strong>, \u00e8 stato dunque punto di partenza e pre-testo per offrire ai partecipanti una giornata da dedicare a se stessi<\/strong>, come persone e in quanto professionisti.<\/p>\n

Non solo: in quanto persone impegnate in un percorso di crescita<\/strong>, evoluzione, proprio come suggerito da Friederich Laloux<\/strong> nel testo che ha ispirato il corso: “Reinventare le organizzazioni<\/em>“.<\/p>\n

Si \u00e8 parlato di lavoro<\/strong>, dunque, ma non in termini di prestazione<\/strong>.<\/p>\n

Piuttosto abbiamo cercato di evidenziare come e perch\u00e8<\/strong> ci\u00f2 che facciamo plasma ci\u00f2 che siamo e, viceversa, in che modo la qualit\u00e0 del nostro agire<\/strong> possa incidere sul prodotto finale o sul servizio offerto.<\/p><\/blockquote>\n

Wholeness<\/strong>, dunque, come termine moderno per indicare ci\u00f2 che i filosofi greci chiamavano eudaimonia<\/strong>, ossia pienezza, realizzazione di s\u00e8, fioritura, felicit\u00e0.<\/em><\/p>\n

Una felicit\u00e0<\/strong>, tuttavia, che non va intesa come qualcosa che dipende dagli eventi esterni, bens\u00ec come progetto di vita,<\/strong> che, in quanto tale, richiede impegno, costanza, dedizione<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Proprio come un lavoro ben fatto.<\/em><\/p>\n

E’ evidente, quindi, che nel percorso, la vita lavorativa<\/strong> e quella privata<\/strong> smettano di appartenere a due compartimenti distinti per diventare l’una il motore dell’altra,<\/strong> in un processo che vede l’individuo di nuovo al centro<\/strong> e, simultaneamente, a servizio<\/strong>.<\/p>\n

L’attivit\u00e0, in questa prospettiva, \u00e8 quindi espressione del s\u00e8<\/strong> e tale s\u00e8 va ricnosciuto, scoperto, cercato, accettato e valorizzato<\/strong>. Anche grazie al lavoro.<\/p>\n

Traghettare<\/strong> verso un nuovo modo di pensare e vivere il lavoro, che sia in sintonia con i bisogni e i desideri pi\u00f9 profondi dell’essere umano<\/strong>, compresi quelli etici e spirituali, sembra perci\u00f2 essere possibile.<\/p>\n

Quella del paradigma teal<\/em> e del metodo di Laloux \u00e8 una tra le proposte possibili.<\/strong> Altre ne abbiamo gi\u00e0 costruite, molte sono ancora da inventare.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Con gioia e gratitudine,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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