{"id":12342,"date":"2019-09-19T18:34:26","date_gmt":"2019-09-19T16:34:26","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12342"},"modified":"2019-09-19T18:34:26","modified_gmt":"2019-09-19T16:34:26","slug":"consulenza-aziendale-usare-larte-come-forma-di-riflessione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/consulenza-aziendale-usare-larte-come-forma-di-riflessione\/","title":{"rendered":"Consulenza aziendale: usare l’arte come forma di riflessione"},"content":{"rendered":"
“Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono”.<\/em> <\/p>\n Gli occhi<\/strong> incollati al monitor alla ricerca di ci\u00f2 che non si nota subito.<\/p>\n Come a volerlo nascondere<\/strong>, il pittore fiammingo Pieter Bruegel<\/em>, ha infatti posto la figura di Icaro<\/em> in un angolo della tela, sino a rendere difficile riconoscerlo.<\/p>\n Vera protagonista<\/strong> del quadro sembra invece essere l\u2019attivit\u00e0 lavorativa<\/strong> che, quando diventa catalizzante, rischia di rendere ciechi<\/strong> alla vita.<\/p><\/blockquote>\n Riprendendo la metafora del viaggio con cui ha aperto l\u2019incontro, il Dott. Peretti<\/strong>, titolare di Genius Faber<\/strong>, societ\u00e0 di consulenza specializzata nella valorizzazione del made in Italy<\/strong>, invita perci\u00f2 a porre l\u2019attenzione sul rapporto che i partecipanti hanno con il lavoro.<\/p>\n Se, infatti, il tempo<\/strong> dedicato al fare perde la sua connotazione valoriale<\/strong>, la dimensione di coinvolgimento, scoperta, ricerca, partecipazione attiva<\/strong>, allora l\u2019azione si svuota e diventa semplice automatismo, ripetizione priva di anima che, nel tempo, finisce per impoverire chi la compie.<\/p><\/blockquote>\n Che sia dunque questo il messaggio che Brugel vuole dare? Che quello del pittore sia un monito a restare vigili e a non perdere di vista ci\u00f2 che ci circonda?<\/em><\/p>\n Anche in azienda<\/strong> la componente dell\u2019essere deve dunque restare centrale<\/strong> e questo messaggio emerge chiaramente dai racconti dei dipendenti che partecipano all\u2019incontro: una richiesta, la loro, di riconoscimento<\/strong> e rispetto che ha trovato nelle due giornate<\/strong> di corso parte della risposta.<\/p>\n Ci\u00f2 che avviene oggi, infatti, rappresenta uno dei tasselli di un puzzle che l\u2019azienda sta costruendo e che si sta impegnando a realizzare.<\/strong><\/p>\n Compito<\/strong> di Genius Faber, riconoscere<\/strong> le esigenze degli operai e metterle in dialogo<\/strong> con i titolari, affinch\u00e8 si possano creare le condizioni<\/strong> per un futuro di crescita non solo dell\u2019azienda, ma anche di chi la abita.<\/p>\n La sensibilit\u00e0 e lo spirito visionario<\/strong> del Dott. Scaravelli, che da anni dirige con successo l\u2019azienda torinese, sono dunque state a loro volta soddisfatte e, al termine del progetto, troveranno eco nelle prossime tappe di questa esperienza in Samec<\/strong>.<\/p>\n Il progetto di consulenza<\/strong> si nutre quindi del contributo dei protagonisti e proprio dalla loro voce nascer\u00e0 la carta etica:<\/strong> una vera e propria fotografia dell\u2019azienda che rappresenta al tempo stesso un orizzonte verso cui dirigersi.<\/p>\n Ulteriore compito del filosofo-consulente<\/strong>, dunque, mantenere la visione d\u2019insieme<\/strong> e suggerire le strategie per proseguire<\/strong> il viaggio.<\/p>\n Con grande soddisfazione per il lavoro svolto,<\/em><\/p>\n Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" “Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono”. 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\n(Jos\u00e9 Saramago)<\/em><\/p>\n