{"id":12250,"date":"2019-07-24T09:24:10","date_gmt":"2019-07-24T07:24:10","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12250"},"modified":"2019-07-24T09:24:51","modified_gmt":"2019-07-24T07:24:51","slug":"la-meditazione-sul-cioccolato-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/la-meditazione-sul-cioccolato-2\/","title":{"rendered":"La meditazione sul cioccolato"},"content":{"rendered":"

Mangiare con consapevolezza \u00e8 un\u2019esperienza estetica ed estatica<\/strong>. Ed \u00e8 la via che pu\u00f2 ricondurre verso il piacere<\/strong> del cibo in quanto cibo.<\/p>\n

Mangiando o bevendo, diventa il sapore del cibo o della bevanda e siine ricolma.<\/em><\/p>\n

(Vigyana Bhairava Tantra)<\/em><\/p>\n

LA PRATICA:<\/span><\/p><\/blockquote>\n

 <\/p>\n

Seduto, prendi un piccolo pezzetto di cioccolato<\/strong> tra le mani.<\/p>\n

Richiama alla memoria<\/strong> il ricordo pi\u00f9 vivo<\/strong> che hai legato al cioccolato: magari una torta di compleanno oppure la tua ultima abbuffata, dopo la chiusura di una storia d\u2019amore. Osserva quali ricordi emergono e quali emozioni riaffiorano: non cercare di dirigere o controllare l\u2019esperienza, semplicemente, permetti a te stesso di viverla, accogliendo e dando il benvenuto a ci\u00f2 che arriva.<\/p>\n

Quindi sintonizzati con i tuoi sensi<\/strong>: osserva il cioccolato con attenzione, come se non avessi mai visto prima niente di simile. Osservane i colori: esamina le diverse sfumature di colore, le zone in cui viene riflessa la luce e le zone pi\u00f9 scure. Esplora con gli occhi ogni sua parte.<\/p>\n

Se, nello svolgere l\u2019esercizio sopraggiungono pensieri come \u201cChe cosa strana che sto facendo<\/em>?\u201d oppure se ti viene voglia di mangiarlo, semplicemente prendi atto di tali pensieri<\/strong> in quanto semplici idee e torna poi all\u2019esplorazione consapevole del pezzo di cioccolato.<\/p>\n

Senti la consistenza<\/strong> dell\u2019oggetto tra le mani: \u00e8 cambiato qualcosa da quando l\u2019hai preso in mano? E\u2019 duro o morbido? Liscio o ruvido? Che effetto fa alle tue mani sfiorare l\u2019oggetto?<\/strong> magari solletico?<\/p>\n

Avvicina il pezzetto di cioccolato al naso e annusalo<\/strong>. Ad ogni inspirazione registrane l\u2019aroma<\/strong> e registra il modo in cui la tua bocca<\/strong> e la tua mente<\/strong> reagiscono: pu\u00f2 darsi che la salivazione sia aumentata, pu\u00f2 darsi che la tua mente voglia mangiarlo gi\u00e0 ora.<\/p>\n

Porta lentamente l\u2019oggetto alla bocca, senza ancora mangiarlo<\/strong>. Prendi atto di ogni movimento che il tuo corpo deve fare per portare il cioccolato verso la bocca. fai tutto molto lentamente.<\/p>\n

Appoggialo sulle labbra: che cosa accade ora? Esplora le sensazioni che produce il cioccolato ora che si trova tra le tue labbra.<\/p>\n

Quando sei pronto, mordilo lentamente<\/strong>: \u00e8 pi\u00f9 morbido o pi\u00f9 duro di quanto ti aspettassi? Lascia per qualche istante il cioccolato in bocca senza masticarlo. Ascolta che cosa accade mentre si scioglie, mentre la lingua lo esplora. E prendi atto delle reazioni della mente: \u00e8 piacevole aspettare o \u00e8 difficile?<\/p>\n

Mastica il cioccolato lentamente.<\/strong><\/p>\n

Divieni tutt\u2019uno con esso, sii completamente calato nel momento presente.<\/strong><\/em><\/p>\n

Vedi se riesci a seguire le sensazioni del corpo quando il cioccolato viene inghiottito.<\/p>\n

Quindi resta per qualche istante a contemplare il sapore del cioccolato che hai in bocca: per quanto tempo resiste il gusto? Pi\u00f9 o meno di quanto ti aspettavi?<\/p>\n

Che effetto ha fatto questa esperienza alla tua mente?<\/strong> E\u2019 stata piacevole, spiacevole o neutra? Che cosa hai notato? Come \u00e8 cambiato, nel corso dell\u2019esperienza, il tuo desiderio di cioccolato? E\u2019 aumentato o diminuito? Forse non avevi pi\u00f9 voglia di mangiarlo? E come si \u00e8 rivelata l\u2019esperienza del gusto rispetto a quella dell\u2019olfatto? Tra tutti i sensi, \u00e8 proprio quest\u2019ultimo a trarre maggiore gratificazione dal cibo: ricordatene quando pensi di dover mangiare molto per essere soddisfatto!<\/p>\n

Quali emozioni sono affiorate?<\/strong> Ce n\u2019\u00e8 una prevalente oppure \u00e8 stato un susseguirsi di stati d\u2019animo? Ti \u00e8 piaciuto mangiare lentamente oppure lo hai trovato fastidioso? Che effetto fa pensare che tale impulso sia soltanto una spinta, priva di oggettivit\u00e0, e non un fatto? Riesci a percepire la differenza tra la realt\u00e0 e l\u2019idea che qualcosa sia reale?<\/p>\n

Quali pensieri e giudizi sono emersi?<\/strong> Hai sentito una voce che etichettava il cioccolato come un cibo proibito? Che effetto fa pensare che tale giudizio sia soltanto un\u2019idea e non un fatto, che, insomma, non sia n\u00e9 vera n\u00e9 falsa, ma semplicemente un\u2019idea?<\/p>\n

 <\/p>\n

Come vedi, qualcosa di semplice, abituale, forse scontato, se vissuto con consapevolezza, torna ad essere sempre nuovo.<\/em><\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Mangiare con consapevolezza \u00e8 un\u2019esperienza estetica ed estatica. Ed \u00e8 la via che pu\u00f2 ricondurre verso il piacere del cibo in quanto cibo. Mangiando o bevendo, diventa il sapore del cibo o della bevanda e siine ricolma. (Vigyana Bhairava Tantra) LA PRATICA:   Seduto, prendi un piccolo pezzetto di cioccolato tra le mani. Richiama alla […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":12251,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[2,127,283],"tags":[23,27,561,63,130,65],"class_list":["post-12250","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-applicare-le-pratiche","category-i-fil-food-3","category-minful-eating","tag-cibo","tag-consapevolezza","tag-gusto","tag-meditazione","tag-mindful-eating","tag-mindfulness"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12250","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=12250"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12250\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":12252,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12250\/revisions\/12252"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/12251"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=12250"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=12250"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=12250"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}