piena espressione di s\u00e9<\/strong>.<\/p>\nRiprendendo e superando<\/strong> l’antica distinzione tra poiesis<\/em> (attivit\u00e0 finalizzata alla produzione di un bene o servizio) e praxis<\/em> (attivit\u00e0 contemplativa), il Prof. Peretti \u00a0suggerisce che il lavoro possa trascendere la mera utilit\u00e0, restituendogli, cos\u00ec, pieno diritto di cittadinanza nel regno dell’essere<\/strong>, oltre che in quello del fare<\/strong>.<\/p>\nSenza sacrificare i criteri di produttivit\u00e0, efficacia ed efficienza<\/strong> e senza cadere in una visione utopista<\/strong> dell’azienda, che non tiene in considerazione le problematiche concrete con cui imprenditori e lavoratori devono confrontarsi, ci\u00f2 che viene proposto \u00e8 piuttosto una ripresa del concetto di felicit\u00e0 intesa come\u00a0possibilit\u00e0 di costruzione del proprio destino<\/strong> a partire da una piena assunzione di responsabilit\u00e0<\/strong> della nostra condizione umana.<\/p>\nE’ quindi il concetto filosofico<\/strong> di\u00a0eudemonia<\/i>\u00a0che sta alla base di questo pensiero e non un’idea di felicit\u00e0 intesa come qualcosa che “accade”<\/strong>, quasi accidentalmente, e che ci vede, in un certo senso, inermi davanti agli eventi e agli alti e bassi della vita.<\/p><\/blockquote>\nVivere in modo eudaimonico<\/em> significa perci\u00f2 rispondere e non reagire o, per dirla con le parole di Salvatore Natoli<\/strong>, citate dallo stesso Peretti, “consentire attivamente a ci\u00f2 che regge la trama del nostro essere”.<\/p>\nEcco, allora, che lavorare bene<\/strong>, ossia svolgere la propria mansione – indipendentemente da quale sia – nel migliore<\/strong> dei modi contribuisce a renderci ci\u00f2 che siamo poich\u00e9 l’impegno<\/strong>, la cura<\/strong>, la precisione<\/strong>, la creativit\u00e0 e tutte le altre qualit\u00e0<\/strong> che, in base alla tipologia di lavoro, servono, sono elementi in grado di plasmarci come individui<\/strong>, prima ancora che come professionisti<\/strong>.<\/p>\nEsattamente come afferma la Bhagavad Gita<\/em> a proposito del Karma Yoga<\/strong>, lo yoga dell’azione disinteressata<\/strong>, il cui scopo \u00e8 l’offerta di s\u00e9<\/strong> a mezzo del fare e la realizzazione dell’uomo attraverso un gesto la cui perfezione<\/strong> \u00e8 da ricercare in quanto fine a se stessa.<\/p><\/blockquote>\nEd \u00e8 proprio con questo spirito che i partecipanti svolgono l’attivit\u00e0 pomeridiana<\/strong> che ho avuto il piacere di co-ideare<\/em> e co-condurre<\/em>, regalandoci, anche a pomeriggio inoltrato, proposte innovative<\/strong> e realisticamente applicabili in scuole, aziende e cooperative.<\/strong><\/p>\nGrazie, allora, agli Organizzatori<\/em> della Summer School, al Prof. Peretti<\/em> per la bella opportunit\u00e0 e a chi, con entusiasmo e impegno<\/strong> ha non solo accolto, ma co-costruito<\/em>.<\/p>\nCon gioia,<\/em><\/p>\nValeria<\/em><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
“L’idea che i soggetti percepiscano una ricompensa dal comportamento e non solo dai risultati, \u00e8 un concetto estraneo alla tradizione\u00a0economica” (L. Bruni) Il Golfo di Napoli si apre in tutto il suo splendore davanti ai nostri occhi. Siamo arrivati da poco e i partecipanti sono ancora in aula, rapiti dalle parole di Luigino Bruni […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":12240,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[2,208,4,5,6,7,325,290,9,193,194],"tags":[52,560,60,488],"class_list":["post-12239","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-applicare-le-pratiche","category-articoli-evolutivi","category-eventi","category-filosofia","category-i-fil-good","category-manifestare-gli-eventi","category-pratiche-filosofiche","category-quasi-un-romanzo","category-realizzazione-personale","category-spiritual-events","category-yoga-3","tag-felicita","tag-karma-yoga","tag-lavoro","tag-realizzazione-di-se"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12239","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=12239"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12239\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":12243,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12239\/revisions\/12243"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/12240"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=12239"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=12239"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=12239"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}