{"id":12235,"date":"2019-07-08T10:59:55","date_gmt":"2019-07-08T08:59:55","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12235"},"modified":"2019-07-08T11:00:12","modified_gmt":"2019-07-08T09:00:12","slug":"il-tempo-del-noi-lamore-nelle-parole-che-prendono-vita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/il-tempo-del-noi-lamore-nelle-parole-che-prendono-vita\/","title":{"rendered":"Il tempo del “noi”: l’Amore, nelle parole che prendono vita"},"content":{"rendered":"

\u201cMi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un\u2019 intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere \u00e8 perch\u00e9 scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto \u00e8 necessario per arrivare non dico ad essere soddisfatto, ma almeno a eliminare le ragioni d\u2019 insoddisfazione di cui posso rendermi conto\u201d. <\/span><\/em><\/p>\n

(Italo Calvino)<\/span> <\/em>
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\n<\/cite><\/span><\/p>\n

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Mi diceva che il “Lei<\/strong>” era una promessa: l’attesa del momento in cui ci saremmo dati del “tu”.<\/p>\n

Sarebbe stato quello l’attimo<\/strong> in cui avremmo capito che il sogno era reale, che potevamo crederci ed abbandonare ogni difesa<\/strong> per abbracciare l’Amore<\/strong> che, atteso e inaspettato, aveva bussato alle nostre porte, costringendoci ad uscire allo scoperto e a tornare a vivere nel mondo.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

Il tempo dell’attesa c’\u00e8 stato e ci ha dato modo di conoscerci, o meglio, di ricordarci<\/strong> di quando e quante volte gi\u00e0 ci siamo incontrati in questa e nelle vite passate.<\/p>\n

Il tempo dell’attesa<\/strong> \u00e8 servito per prendere le misure<\/strong> e per decidere se saremmo stati forti<\/strong> abbastanza per difendere una promessa<\/strong> fatta, ancora prima che all’altro, a noi stessi.<\/p>\n

Il tempo dell’attesa \u00e8 stato utile<\/strong> e ci ha visti agire come ragni<\/strong> che, con rapidit\u00e0 e precisione, costruiscono una tela, fatta non tanto per intrappolare qualcosa o qualcuno, quanto per tessere dolci fili<\/strong> nei quali accoglieremo, come in una casa, il corpo e l’anima dell’Amore.<\/p>\n

Il tempo dell’attesa \u00e8 stato un trampolino<\/strong>, che ci ha dato modo di avvicinarci<\/strong> all’acqua per poi immergerci con un salto<\/strong> rapido e deciso e risalire dalle profondit\u00e0 con il rinnovato desiderio<\/strong> di respirare, di vivere, di sognare.<\/p><\/blockquote>\n

Il tempo dell’attesa \u00e8 stata la soglia della decisione<\/strong>, quell’ultima possibilit\u00e0 per capire se, dove e a quale distanza fermarci.<\/p>\n

E’ stato un gioco<\/strong>, un piacere, qualcosa che era solo nostro e che avrebbe tenuto il mondo<\/strong> fuori da quella bolla sempre in grado di proteggerci e darci modo di diventare talmente lucenti<\/strong> da espandere la forza di un sentimento sino al punto in cui questo diventa trasformativo<\/strong> non solo per chi lo vive, ma anche per chi se ne avvicina e ne rimane affascinato<\/strong>.<\/p>\n

Il tempo dell’attesa \u00e8 il regalo<\/strong> di quel momento in cui, dopo la crisi (nel senso etimologico di “svolta significativa<\/strong>“) si torna a camminare.<\/p>\n

E’ il dolce sussurro<\/strong> di due parole che esprimono una decisione, \u00e8 il riconoscere che l’imbarazzo ha lasciato il posto alla gioia del dare <\/strong>e del ricevere, \u00e8 prendere atto che, semplicemente, non c’\u00e8 pi\u00f9 spazio per la guerra<\/strong> ed \u00e8 restato solo l’arrendersi, innocente,<\/strong> ad un dono a cui non vuoi rinunciare.<\/p>\n

Il tempo del “Lei<\/em>” \u00e8 diventato tempo del “tu”, del “noi”, dell’ “io” che si trasforma e che prova ad essere qualcosa di diverso<\/strong>, di migliore<\/strong>, di altro da s\u00e9.<\/p><\/blockquote>\n

Il tempo del “tu” parla di un’intimit\u00e0 nuova, tutta da scoprire e costruire, e della voglia di dirsi, attraverso un semplice cambio di registro<\/strong>, che siamo pronti ad esserci l’uno per l’altra. Adesso, per sempre, di vita in vita.<\/p>\n

Il tempo del tu, ora, \u00e8 anche capacit\u00e0 di giocare con il “lei”<\/strong> in un modo nuovo, invertendo i piani e le priorit\u00e0<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Ed \u00e8 da qui, oggi, che guardo simultaneamente<\/strong> indietro e avanti, che ascolto il presente e pongo un sassolino<\/strong> per il domani.<\/p>\n

Con gioia e gratitudine,<\/em><\/p>\n

Valeri<\/em>a<\/p>\n

 <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

\u201cMi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un\u2019 intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere \u00e8 […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":12236,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[208,6,7,290,9,198],"tags":[12,293,56,559,88],"class_list":["post-12235","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-articoli-evolutivi","category-i-fil-good","category-manifestare-gli-eventi","category-quasi-un-romanzo","category-realizzazione-personale","category-soap-opera-evolutiva","tag-amore","tag-coppia","tag-gioia","tag-promesse","tag-relazione"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12235"}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=12235"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12235\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":12238,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12235\/revisions\/12238"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/12236"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=12235"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=12235"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=12235"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}