{"id":12181,"date":"2019-06-18T08:42:38","date_gmt":"2019-06-18T06:42:38","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12181"},"modified":"2019-06-18T09:31:06","modified_gmt":"2019-06-18T07:31:06","slug":"la-meditazione-come-opportunita-di-cambiamento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/la-meditazione-come-opportunita-di-cambiamento\/","title":{"rendered":"La meditazione come opportunit\u00e0 di cambiamento"},"content":{"rendered":"

“…<\/em>\u00a0e poi<\/em><\/p>\n

anche morire potr\u00e0<\/em><\/p>\n

sembrarci dolce, plausibile”.<\/em><\/p>\n

(Giuseppe Conte)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Tra i tratti distintivi dei bergamaschi<\/strong> c’\u00e8 sicuramente la testardaggine,<\/strong> intesa come risolutezza a fare di testa nostra e, possibilmente, a raggiungere la cima della montagna facendo affidamento esclusivamente sulle proprie gambe<\/strong>.<\/p>\n

Se alle materne origini orobiche si aggiunge poi un padre lissonese che si vanta del fatto di restare sempre fedele alle sue posizioni,<\/strong> si capisce bene come mai, per me, l’avere ragione<\/strong> sia una sorta di manifesto.<\/p><\/blockquote>\n

Eppure… eppure…<\/em><\/p>\n

Eppure oggi, al termine della meditazione mattutina<\/a>, ecco aprirsi uno spiraglio<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Arrivata come intuizione improvvisa<\/strong> – una di quelle di cui \u00e8 buona abitudine fidarsi – ho \u00a0realizzato quanto l’aderenza<\/strong> ad un’idea possa a volte rappresentare un ostacolo al cambiamento.<\/strong><\/p>\n

Le idee<\/strong>, ormai si sa, sono solo apparentemente prodotte da noi: \u00e8 pi\u00f9 corretto affermare, invece, che siamo come ricettori<\/strong> in grado di sintonizzarci su un pensiero o l’altro.<\/p>\n

A seconda della frequenza<\/strong> con cui ci allineiamo, risuoniamo con immagini di gioia<\/strong>, consapevolezza, evoluzione o con tutto ci\u00f2 che ci risucchia, privandoci di ogni energia e slancio vitale<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Persone, luoghi, letture, cibo, attivit\u00e0<\/em>: tutto ci\u00f2 contribuisce a portarci nell’una o nell’altra direzione.<\/p>\n

In questo momento cos\u00ec ricco di positivit\u00e0<\/strong>, allora, incontrare qualcuno che ti suggerisce una strategia operativa<\/strong> (un’idea) diversa da quella abituale, \u00e8 un’ulteriore testimonianza di essere in cammino<\/strong> e possibilit\u00e0 di vivere, ancora una volta, un momento di svolta.<\/strong><\/p>\n

Questo necessariamente implicher\u00e0 morire a me stessa<\/strong> – ossia lasciare andare<\/em> qualcosa – ma anche sviluppare nuovi tratti<\/strong> della personalit\u00e0, nuove potenzialit\u00e0: accettare nuove sfide<\/strong> e trovare le risorse per superare le prove.<\/p><\/blockquote>\n

E nel viaggio,<\/strong> ora so, non \u00e8 necessario essere soli.<\/strong><\/p>\n

Pensandoci bene, una grande fetta dell’umanit\u00e0<\/strong> \u00e8 in un momento di risveglio.<\/p>\n

E allora, da questa nuova prospettiva, ri-consegnare<\/strong> un po’ della mia “bergamaschit\u00e0” al regno dell’immaginale<\/strong> ed attingere dallo stesso luogo maggiore apertura ed accoglienza,<\/strong> significher\u00e0 automaticamente aprirsi e attirare nuovi eventi, nuovi sogni, nuovi compagni di Viaggio.<\/p><\/blockquote>\n

Grazie, allora, per chi mi sta facendo vivere la morte<\/strong> come necessaria premessa dell’essere<\/strong> e sta ponendo sul mio cammino ramoscelli<\/strong> e fiori colorati.<\/p>\n

Con l’augurio di un buon risveglio,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

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