{"id":12173,"date":"2019-06-17T08:42:03","date_gmt":"2019-06-17T06:42:03","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12173"},"modified":"2019-06-18T09:34:22","modified_gmt":"2019-06-18T07:34:22","slug":"sulle-bolle-i-regali-e-la-serenita-articolo-altamente-evolutivo-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/sulle-bolle-i-regali-e-la-serenita-articolo-altamente-evolutivo-2\/","title":{"rendered":"Sulle bolle, i regali e la serenit\u00e0: articolo altamente evolutivo"},"content":{"rendered":"
“Non lasciare che la prudenza del mondo mormori alle tue orecchie” (sri Autoblindo)<\/em><\/p>\n <\/p>\n Temo che stavolta non basterebbero due occhioni<\/strong> a cui ho donato profondit\u00e0 grazie ad un filo di ombretto<\/strong> ed un pizzico di mascara, n\u00e9 un sorriso<\/strong> reso pi\u00f9 brillante dal contrasto tra il colore del rossetto ed il bianco dei denti, per far s\u00ec che il mio interlocutore sia cos\u00ec comprensivo<\/strong> quanto lo \u00e8 stato nel recente passato.<\/p><\/blockquote>\n Perci\u00f2 non Vi parler\u00f2 (almeno per il momento) delle meravigliose idee<\/strong> e dei progetti<\/strong> a cui stiamo lavorando, n\u00e9 racconter\u00f2 delle\u00a0nostre av-venture<\/strong>.<\/p>\n Non Vi dir\u00f2 come il Grande Demiurgo<\/strong> abbia manifestato la sua presenza parlandoci attraverso un sole<\/strong> che non avrebbe dovuto sorgere e con il suono della pioggia<\/strong> che, varcando la soglia di casa<\/strong>, ha rinfrescato la pelle ed alleggerito la mente.<\/p>\n Non parler\u00f2 della dimora<\/strong> della nostra Guida Interiore<\/strong> – un luogo magnifico, ricco di libri e suggestioni – e\u00a0tralascer\u00f2 persino i dettagli sul gusto delle ciliegie<\/strong> appena colte (o quasi) e della sensazione di appartenenza<\/strong>, di casa, di naturalezza che si prova quando ci si lascia semplicemente essere.<\/strong><\/p>\n No. Oggi Vi parler\u00f2 di bolle<\/em>, di regali<\/em> e di serenit\u00e0<\/em>.<\/p><\/blockquote>\n Le bolle<\/strong> sono i luoghi in cui il mito<\/strong> diventa rito<\/strong>. E, da rito, realt\u00e0<\/strong>.<\/p>\n Sono spazi immaginali<\/strong> in cui immergersi e in cui portare tutto ci\u00f2 che va protetto, custodito<\/strong>, coltivato, amato. Nella bolla non trova spazio il richiamo del<\/em> e al<\/em> mondo esterno: al loro interno, c’\u00e8 piuttosto un anelito di vita.<\/p>\n Vi si trova il coraggio di credere e la decisione<\/strong>, intesa tanto come scelta<\/strong> quanto come ferma risoluzione<\/strong> ad accogliere il dono che la vita ti offre.<\/p>\n Ed \u00e8 proprio qui che gli eventi<\/strong> si trasformano in regali<\/strong>.<\/p>\n All’interno della bolla, infatti, si dischiude la prospettiva della consapevolezza<\/strong>, che riconosce<\/strong> con facilit\u00e0 persone, eventi, oggetti che arrivano improvvisamente<\/strong> nel mondo ordinario<\/em>, come manifestazioni<\/strong> attraverso cui il Divino parla, gioca con noi e ci ama.<\/p><\/blockquote>\n Tutto, nella bolla ha il sapore della meraviglia<\/strong> e, se si scava sufficientemente dentro di s\u00e9, si potr\u00e0 fare esperienza<\/strong> di come, una volta scalfiti gli strati pi\u00f9 superficiali<\/strong> della personalit\u00e0, anche i “no<\/strong>” e i tentativi di contenimento<\/strong>, non siano pi\u00f9 uno smacco all’ego.<\/p>\n Al contrario: nel luogo del non-io<\/strong>, proprio perch\u00e9 non c’\u00e8 posto per l’ego e le sue fragilit\u00e0, tutto si rivolge direttamente all’anima.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Ecco, allora, che quel “no” diventa piuttosto un’indicazione<\/strong> sulla via da prendere per realizzare pienamente la propria forma<\/strong>, la bellezza, l’unicit\u00e0<\/strong> dell’essere. Per rendere giustizia<\/strong> a noi stessi, insomma.<\/p>\n Una volta sciolto, il giudizio di valore<\/strong> diventa quindi manifestazione di puro amore<\/strong>, di connessione, di gioia<\/em>. Di Gaia<\/em>.<\/p>\n In questo stato di apertura<\/strong>\u00a0(a tratti, beatitudine), cessa senza alcuno sforzo<\/strong> il desiderio di aggiustare<\/strong> la realt\u00e0, di correggere gli eventi, di intervenire<\/strong> sul mondo.<\/p><\/blockquote>\n E cos\u00ec, si fa esperienza della serenit\u00e0<\/strong>, uno stato tanto naturale quanto inaccessibile. Una condizione che si raggiunge dopo aver scavato in profondit\u00e0<\/strong> dentro se stessi, ma che ha senso solo quando viene condivisa<\/strong>.<\/p>\n Oggi, allora, siete tutti nella mia bolla: come persone<\/strong>, come immagini<\/strong>, come anime in cammino<\/strong> che, lo sento, mi supportano, mi vivono, mi amano.<\/p><\/blockquote>\n Grazie,<\/strong> per questi due giorni. Grazie per ogni singolo dettaglio<\/strong>. Grazie per il desiderio – risvegliatosi – di non farmi pi\u00f9 male<\/strong> e di smettere di fare del male<\/strong> (le due cose, in fondo, sono le facce della stessa medaglia).<\/p>\n Grazie per il bene<\/em>,il bello<\/em>, per la verit\u00e0<\/em>, la giustizia<\/strong> e la cura.<\/em><\/p>\n Grazie per l’amore<\/em>, il riconoscimento<\/em>, lo stato di e-stasi<\/em> a cui ho avuto accesso.<\/p>\n Grazie perch\u00e9 l’impegno<\/strong> che il Viaggio ha richiesto \u00e8 diventato forza, flusso creativo,\u00a0decisionalit\u00e0 consapevole<\/i>.<\/p><\/blockquote>\n Grazie per tutto questo e per quello che, ancora, le parole<\/strong> non hanno trovato modo di esprimere.<\/p>\n Con l’augurio di una buona settimana,<\/em><\/p>\n Valeria<\/em><\/p>\n