{"id":12076,"date":"2019-06-05T21:34:43","date_gmt":"2019-06-05T19:34:43","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12076"},"modified":"2019-06-06T09:22:24","modified_gmt":"2019-06-06T07:22:24","slug":"pratica-filosofica-verso-un-sapere-che-trasforma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/pratica-filosofica-verso-un-sapere-che-trasforma\/","title":{"rendered":"Pratica filosofica: verso un sapere che trasforma"},"content":{"rendered":"

“La maggioranza delle persone impara a conoscere soltanto un angolo del proprio spazio, un posto alla finestra, una striscia, su cui andare su e gi\u00f9”.<\/em>
\n(Rainer Marie Rilke)<\/em><\/p>\n

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Chiss\u00e0 se davvero esiste una soglia minima di et\u00e0<\/strong> per essere counsellor?<\/em><\/p>\n

E chiss\u00e0 se conta pi\u00f9 l’aver attraversato<\/strong> in prima persona gli alti e bassi della vita o aver acquisito un metodo per navigare<\/strong> nella corrente, quando la marea verr\u00e0 a cercarci?<\/em><\/p>\n

Forse ci sono buone ragioni<\/strong> per entrambe le posizioni.<\/p>\n

Ma, mentre il mio interlocutore<\/strong> espone il suo punto di vista, non posso fare a meno di pensare al susseguirsi di eventi<\/strong> degli ultimi anni.<\/p><\/blockquote>\n

La perdita<\/strong> di due persone care, che hanno lasciato (forse) troppo presto questo corpo terrestre, le scelte<\/strong> pi\u00f9 consapevoli che ne sono seguite nel tentativo di correggere il tiro<\/strong> laddove mi sono accorta che qualcosa non andava, l’incontro\/scontro con la malattia<\/strong> e la decisione, presa non senza difficolt\u00e0, di rifiutare l’etichetta<\/strong> di “malata” per abbracciare integralmente la visione sciamanica del disagio come opportunit\u00e0<\/strong>\u00a0e come grido dell’anima\u00a0<\/strong>che si ribella ad una vita preconfezionata.<\/p>\n

L’inizio di una importante\u00a0storia d’amore<\/strong>, arrivata dopo un lungo periodo di solitudine, e poi la scoperta che sto facendo pace con il “lasciare andare<\/strong>” e che il tempo e la pratica mi hanno insegnato a chiudere accettando la sofferenza<\/strong> se arriva, ma anche riconoscendo in ogni evento, per quanto improvviso, un segno attraverso cui un piano pi\u00f9 grande<\/strong> trova il modo di manifestarsi.<\/p>\n

E questi 10 giorni al ritiro di Vipassana<\/strong><\/a> appena concluso, mi hanno lasciata con la sensazione che anche questo capitolo<\/strong> sia finito.<\/p>\n

Non pi\u00f9 figlia-di<\/em>, non pi\u00f9 bambina, non pi\u00f9 dipendente. Solo Valeria<\/strong>, forse per la prima volta.<\/p><\/blockquote>\n

Nel silenzio<\/strong> delle passeggiate<\/strong> tra una meditazione e l’altra, ho infatti messo a fuoco che la sensazione di leggerezza<\/strong> che sentivo dietro la schiena una volta sciolto il dolore<\/strong> fisico, era sintomo dell’aver reciso<\/strong> due legami importanti ma non funzionali alla possibilit\u00e0 di esprimermi pienamente<\/strong> ed essere me stessa nel mondo.<\/p>\n

Aver distinto la maternit\u00e0<\/strong> dal rapporto con mia madre ed aver realizzato che, qualunque cosa accadr\u00e0, io sono gi\u00e0 “altro” rispetto alla storia familiare<\/strong>, perch\u00e9 le esperienze<\/strong> maturate proprio negli anni in cui sembrava non facessi altro che scappare<\/strong>, sono state quelle che mi hanno infine restituito una Valeria diversa, che ha pian piano integrato ci\u00f2 che era<\/strong> (le mie radici) con ci\u00f2 che ho scoperto di poter essere e fare quando sono da sola,\u00a0<\/strong>sono stati due momenti di svolta<\/strong>.<\/p>\n

La cosa che mi riempie di gratitudine, ora che una nuova strada si sta spianando davanti a me, \u00e8 realizzare che, tanto nella prima quanto nella seconda vita, l‘approdo \u00e8 stato la spiritualit\u00e0.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

Ecco perch\u00e9 iniziare questi primi giorni della mia “terza vita<\/strong>” con una proposta<\/strong> legata alla sfera spirituale, sembra un reg<\/strong>alo tanto inatteso quanto appropriato.<\/p>\n

Con gioia e con la speranza di portare avanti al meglio questa sfida,\u00a0<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

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