{"id":12025,"date":"2019-05-10T08:52:05","date_gmt":"2019-05-10T06:52:05","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=12025"},"modified":"2019-05-10T09:04:41","modified_gmt":"2019-05-10T07:04:41","slug":"la-filosofia-nel-counselling-la-strada-verso-lintrospezione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/la-filosofia-nel-counselling-la-strada-verso-lintrospezione\/","title":{"rendered":"La filosofia nel counselling: la strada verso l’introspezione"},"content":{"rendered":"

“Qual \u00e8 la cosa di cui hanno pi\u00f9 bisogno gli esseri umani?<\/em>
\nIl desiderio sconfinato di essere ascoltati”.<\/em>
\n(Eugenio Borgna, psichiatra)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Ci sono consultanti che arrivano all’appuntamento con le idee gi\u00e0 chiare: sanno esattamente di cosa vogliono<\/strong> parlare e che cosa si aspettano<\/strong> dall’incontro.<\/p>\n

In questi casi, il filosofo pu\u00f2 seguire il flusso<\/strong> della richiesta e il suo contributo consiste specificamente nel sollecitare<\/strong> la riflessione attraverso domande e altri stimoli (letture, brevi video, ecc..).<\/p>\n

Ma ci sono anche consulenze in cui definire l’argomento<\/strong> di indagine \u00e8 esso stesso un obiettivo da raggiungere.<\/p><\/blockquote>\n

Clara* viene da me gi\u00e0 da qualche mese. Quando sente di aver bisogno di fare chiarezza e dare forma alle idee,<\/strong>\u00a0infatti, mi contatta e ci vediamo. Ormai conosco buona parte della sua vita personale e professionale ed \u00e8 un piacere assistere al suo percorso di crescita.<\/strong><\/p>\n

La sua determinazione e la meticolosit\u00e0<\/strong> che le permette di raggiungere risultati lavorativi molto soddisfacenti, vengono per\u00f2 meno nelle sessioni, e lasciano spazio ad una certa vaghezza<\/strong> e alla tendenza a seguire il flusso dei pensieri, quasi come una foglia al vento.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n

Decido quindi di assecondare questo movimento<\/strong> per verificare se, dietro l’apparente casualit\u00e0<\/strong> del discorso, sia invece possibile rintracciare un filo conduttore.<\/strong><\/p>\n

Riusciamo cos\u00ec a identificare le analogie<\/strong> e lo schema ricorrente nelle tre situazioni di cui mi parla e, a partire da questo, riflettiamo su vantaggi e svantaggi<\/strong> che il criterio di azione che ha pi\u00f9 o meno consciamente adottato sul lavoro, con il compagno<\/strong> e nello sport.<\/p>\n

Il solo fatto di concettualizzare<\/strong> e fare chiarezza, di riconoscere il suo pattern<\/em> (il modello di azione, il perimetro entro cui si muove), ha dato a Clara la possibilit\u00e0 di scoprire qualcosa di\u00a0<\/strong>s\u00e9<\/b>\u00a0 che, mi dice, \u00e8 probabilmente un retaggio dell’infanzia.<\/p><\/blockquote>\n

Verso la fine del nostro incontro, le propongo di prenderci un momento per volgere lo sguardo all’interno<\/strong> e fare una breve meditazione, che le permette di fare pace <\/strong>con le esperienze passate, recidere i fili di quei legami che ancora la limitano e la ancorano a situazioni da cui vorrebbe uscire e gettano un seme<\/strong> costruttivo per il futuro.<\/p>\n

Ci salutiamo con il consueto esercizio<\/strong> da svolgere individualmente e con il comune desiderio di rivederci e proseguire il lavoro<\/strong> iniziato.<\/p>\n

Grazie, dunque, a tutti coloro che, con fiducia, partecipano a corsi e consulenze con me: grazie di cuore!<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n