{"id":11882,"date":"2019-03-09T22:00:54","date_gmt":"2019-03-09T21:00:54","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11882"},"modified":"2019-03-09T22:08:14","modified_gmt":"2019-03-09T21:08:14","slug":"lamore-ai-tempi-della-consulenza-filosofica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/lamore-ai-tempi-della-consulenza-filosofica\/","title":{"rendered":"L’amore ai tempi della consulenza filosofica"},"content":{"rendered":"

“Ci\u00f2 che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d\u2019anima e di corpo”.<\/em>
\n(San Francesco d\u2019Assisi)<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Il suono della sveglia ci riconsegna bruscamente alla realt\u00e0<\/strong>.<\/em><\/p>\n

Ci guardiamo e, senza bisogno di parole, condividiamo i ricordi della notte appena trascorsa.<\/em><\/p>\n

I want you one more time<\/strong>“, mi dice con un filo di voce.<\/em><\/p>\n

Ancora una volta, le mani<\/strong> si cercano, le labbra si avvicinano e i corpi<\/strong> si stringono sino a diventare una cosa sola. Non esiste pi\u00f9 alcun confine definito<\/strong> e nessuna parola pu\u00f2 raccontare ci\u00f2 che si \u00e8 creato, semplicemente perch\u00e8 lo stare insieme<\/strong> sfugge alle leggi della logica<\/strong> e dell’analisi.<\/em><\/p>\n

A che serve, d’altronde, tentare di dare un senso<\/strong> ad un’esperienza che, forse, va semplicemente accolta e vissuta<\/strong>?<\/em><\/p>\n

Perch\u00e8 provare a definire qualcosa che accade solo se e quando si \u00e8 disposti a liberarsi<\/strong> dal bisogno di comprendere, spiegare<\/strong>, catalogare.<\/em><\/p>\n

Come rendere conto delle differenze<\/strong>? Come permettere alla mente di appropriarsi di un vissuto che solo il cuore e il corpo<\/strong> conoscono?<\/em><\/p>\n

In che modo rendere legittimo<\/strong> ci\u00f2 che si nutre della libert\u00e0 dagli schemi<\/strong>, dai vincoli, dalle convenzioni, dai condizionamenti<\/strong> del passato e dalle speranze per il futuro?<\/em><\/p>\n

 <\/p>\n

Hayat<\/em> ed io camminiamo tra le vie di una Milano<\/a> che non smette di regalarmi emozioni<\/strong> e scaldarmi il cuore.<\/p><\/blockquote>\n

La cartelletta<\/strong> che gli ho consegnato al mattino contiene una breve storia della citt\u00e0<\/strong> ed un elenco dei luoghi da visitare prima di tornare a Roma<\/strong>: il duomo, la galleria, ma anche la Basilica di Sant’Ambrogio, Brera, Piazza Garibaldi e, naturalmente, il Castello sforzesco.<\/p>\n

Le nostre gambe<\/strong> percorrono veloci le vie pi\u00f9 caratteristiche e, di quando in quando, gli occhi s’illuminano di sole<\/strong>.<\/p>\n

Mi piace il suo modo di parlare <\/strong>ed amo la schiettezza<\/strong> con cui parla dell’amore e la sensibilit\u00e0<\/strong> con cui si avvicina alle mie ferite. La risata contagiosa<\/strong> abbatte ogni barriera ed io mi sento davvero libera di essere me stessa<\/strong>. Senza bisogno di fingere, senza dover dimostrare<\/strong> nulla, senza paura di scherzare e senza fretta<\/strong> di scoprire cosa ci riserver\u00e0 lo stare insieme.<\/p>\n

Le nostre idee sull’amore e sulla vita<\/strong> non potrebbero essere pi\u00f9 distanti, eppure non possiamo fare a meno di stupirci di quanto naturale sia condividere<\/strong> emozioni, esperienze, vissuti, sogni.<\/p><\/blockquote>\n

La sua presenza ha il potere di sciogliere le tensioni<\/strong> e l’ingenuit\u00e0 con cui mi chiede come mai, secondo me, le persone ci osservano<\/strong>, mi permette di riconoscere che idee preconcette e condizionamenti sociali<\/strong> sono finalmente qualcosa di cui non mi devo pi\u00f9 preoccupare.<\/p>\n

Sono me stessa<\/strong> in questi giorni: me stessa nei miei desideri<\/strong> e nel modo in cui li realizzo, me stessa nei ritmi e nelle pause, nei programmi<\/strong> che faccio e nel modo in cui, alla fine, mi abbandono alla corrente, affidando ad una guida pi\u00f9 saggia le decisioni<\/strong> che contano.<\/p>\n

Sono me stessa nella dolcezza<\/strong> con cui gli parlo e nella ritrosia<\/strong> con cui gli permetto di abbracciarmi e di baciarmi. Me stessa nel tentativo di fare chiarezza<\/strong> e nell’ammettere che le giustificazioni<\/strong> servono solo a rendere le cose pi\u00f9 complicate.<\/p><\/blockquote>\n

Me stessa nel dare e nel ricevere<\/strong>. Me stessa nel muovermi per casa<\/strong> e nel sentire quanto sia bello avere qualcuno da cui tornare<\/strong>: qualcuno che ti dice quanto gli sei mancata<\/strong> e che trasforma l’attesa in un breve intervallo<\/strong> in cui, semplicemente, continuare a vivere.<\/strong><\/p>\n

Con infinita gratitudine e dolcezza,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

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