{"id":11612,"date":"2018-12-08T13:06:48","date_gmt":"2018-12-08T12:06:48","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11612"},"modified":"2018-12-08T13:08:59","modified_gmt":"2018-12-08T12:08:59","slug":"spiritual-breakfast-quando-il-cibo-diventa-dio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/spiritual-breakfast-quando-il-cibo-diventa-dio\/","title":{"rendered":"Spiritual breakfast: quando il cibo diventa Dio"},"content":{"rendered":"

“L\u2019immortalit\u00e0 dell\u2019anima \u00e8 una cosa che ci riguarda in modo cos\u00ec forte, e ci tocca cos\u00ec in profondit\u00e0, che bisogna aver perso ogni sensibilit\u00e0 perch\u00e9 ci sia indifferente sapere come stanno le cose”.<\/em>
\n(Blaise Pascal)<\/em><\/p>\n

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Immersa nel silenzio di casa<\/strong>, dopo la quotidiana sessione di yoga<\/a> ed un p\u00f2 di meditazione, mi siedo a tavola.<\/p>\n

Sul tavolo, due fette biscottate<\/strong> con un velo di marmellata, una spremuta<\/strong> appena fatta ed un frutto.<\/p>\n

Il cibo \u00e8 semplice<\/strong>, ma ha risvegliato qualcosa di profondo.<\/p><\/blockquote>\n

Improvvisamente, infatti, e dopo solo qualche assaggio, gli occhi si sono riempiti di lacrime<\/strong> e ho dovuto lasciare che tutte le emozioni<\/strong> racchiuse in quell’istante potessero fluire.<\/p>\n

Ho permesso a me stessa di riconoscere<\/strong> quante volte mi sia negata il piacere di un momento come questo.<\/p>\n

Non solo il piacere del cibo<\/strong>, ma la possibilit\u00e0 stessa di assaporare la connessione profonda<\/strong> di tutte le cose e di riconscere Dio, il Divino o comunque lo si voglia chiamare, nella realt\u00e0 che ci circonda.<\/p><\/blockquote>\n

Ogni volta in cui diamo per scontato<\/strong> il cibo che possiamo acquistare e consumare, ogni volta che smettiamo di dare al corpo<\/strong> i nutrimenti che gli servono per le normali attivit\u00e0 della giornata o quando, viceveresa, ci puniamo mangiando troppo ed avvertiamo disagio, fastidio, senso di colpa<\/strong>: ogni singola volta, ci allontaniamo da quell’Amore<\/strong> tanto forte e incondizionato che \u00e8 parte di noi: che \u00e8 noi<\/strong>.<\/p>\n

Ma se riusciamo a fermarci, a respirare<\/strong>, a tornare a noi stessi: se riusciamo a riconoscerci come esseri spirituali<\/strong> e diamo modo alla consapevolezza di affiorare, allora, riempiendo noi stessi di Dio, anche il cibo diventa Dio<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Senza che esista pi\u00f9 alcuna distinzione<\/strong> tra noi e l’altro, tra il cibo e il corpo, tra l’umano<\/strong> e il divino<\/strong>, tutto si manifesta nella sua pi\u00f9 intima natura<\/strong> e possiamo partecipare e creare attivamente<\/strong> il mondo in cui viviamo.<\/p>\n

Ci\u00f2 che sei, insomma, lo ritrovi in ci\u00f2 che mangi, nelle persone<\/strong> che incontri, nelle esperienze che vivi. E tutto questo pu\u00f2 elevarti<\/strong> sino a permetterti di riconoscere che s\u00ec, “Heaven is a place on earth<\/em>“.<\/p>\n

Con l’augurio di una buona domenica,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

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