{"id":11590,"date":"2018-12-03T19:03:29","date_gmt":"2018-12-03T18:03:29","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11590"},"modified":"2018-12-03T19:03:29","modified_gmt":"2018-12-03T18:03:29","slug":"la-mente-racconti-dai-laboratori-di-philosophy-for-children","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/eventi\/la-mente-racconti-dai-laboratori-di-philosophy-for-children\/","title":{"rendered":"“La Mente”: racconti dai laboratori di Philosophy for Children"},"content":{"rendered":"

“Non permetter\u00f2 a nessuno di passeggiare nella mia mente con i piedi sporchi”.<\/em>
\n(Mahatma Gandhi)<\/em><\/p>\n

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Cosa c’entra la mente<\/strong> con il video<\/strong>?<\/p><\/blockquote>\n

E’ da qui che prende il via il primo dialogo filosofico<\/strong><\/a> con la classe 3\u00b0A della scuola primaria di Almenno S.B. (Bg).<\/p>\n

Ancora immersi nella fase introduttiva<\/strong> del laboratorio, quella in cui ho chiesto se avessero mai sentito parlare di filosofia<\/strong> e in cui abbiamo stabilito che questa parola sia “qualcosa che ha a che fare con la mente<\/em>“, la Comunit\u00e0 di Ricerca decide\u00a0 di approfondire<\/strong> l’argomento.<\/p>\n

Invito quindi i bambini a prendere in considerazione i passaggi della storia<\/strong> e chiedo:<\/p>\n

“Sapete riconoscere tutte le volte in cui, dall’inizio alla fine, i protagonisti usano la mente<\/strong>?”<\/p><\/blockquote>\n

L’attenzione, come \u00e8 naturale, \u00e8 diretta soprattutto ai comportamenti dei ragazzini, nei quali \u00e8 facile identificarsi e cos\u00ec mettiamo in luce la possibilit\u00e0 di usare la mente per mettersi nei panni dell’altro<\/strong> e provare empatia<\/strong>, ma anche di attivare l’immaginazione e la creativit\u00e0,<\/strong> necessarie per modificare le regole <\/strong>del gioco adattandole alle esigenze di tutti.<\/p>\n

Notiamo poi come la mente serva per stabilire <\/strong>quale sia la cosa giusta<\/strong>, ma anche che ci viene in aiuto per coordinare<\/strong> pensieri ed azioni e per cambiare idea<\/strong> in corso d’opera.<\/p>\n

Progressivamente i bambini iniziano a prendere in considerazione anche il regista<\/strong> del film, che ha imdeato, diretto e coordinato, i ragazzi che hanno ricordato le battute<\/strong>, ma anche chi ha selezionato la musica e chi ha commissionato<\/strong> lo spot.<\/p>\n

Da ultimo, propongo alla classe di soffermarsi su una figura<\/strong> rimasta in secondo piano: la mamma<\/strong> del bambino disabile.<\/p>\n

Lei, a detta di molti, ha usato la mente per pensare a cosa potesse rendere felice<\/strong> il figlo, anteponendo la gioia alla preoccupazione<\/strong> che quest’ultimo potesse farsi male.<\/p>\n

La mente, quindi, anche come scelta di libert\u00e0<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Arriva infine il momento di riportare quanto emerso alla nostra esperienza<\/strong>, chiedendoci dapprima in quali occasioni applichiamo<\/strong> le varie attivit\u00e0 della mente individuate in precedenza e, in secondo luogo, come e perch\u00e8 abbiamo usato la mente nel corso del nostro laboratorio.<\/strong><\/p>\n

L’abbiamo usata per tutto il tempo<\/em>” sentenzia qualcuno, esprimendo in questo modo tutto l’impegno necessario per partecipare attivamente ad ognuna delle fasi della sessione.<\/p>\n

Ci salutiamo con il consueto rituale di chiusura<\/strong> e ci diamo appuntamento alla prossima settimana per un nuovo incontro di P4C<\/a>.<\/p>\n

Con gratitudine per questa stimolante pratica,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n

Prossimi appuntamenti con la formazione in Philosophy for Children<\/a>:<\/p><\/blockquote>\n