{"id":11553,"date":"2018-11-24T12:13:57","date_gmt":"2018-11-24T11:13:57","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11553"},"modified":"2018-11-25T10:52:54","modified_gmt":"2018-11-25T09:52:54","slug":"incantesimo-damore-trovare-se-stessi-quando-lio-ci-allontana-dallaltro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/incantesimo-damore-trovare-se-stessi-quando-lio-ci-allontana-dallaltro\/","title":{"rendered":"Incantesimo d’Amore: trovare se stessi quando l'”io” ci allontana dall’altro"},"content":{"rendered":"
“Vieni, posa la testa sul mio petto ed io t’acquieter\u00f2 di baci e baci” <\/em><\/p>\n (George Byron)<\/em><\/p>\n <\/p>\n La proprietaria del locale sembra la versione femminile di Boy George<\/strong>.<\/p>\n Dall’alto della sua postazione, dirige<\/strong> meticolosamente le operazioni di cassa, riservandosi, di quando in quando, di offrire un drink ai clienti<\/strong> che hanno gi\u00e0 parecchie consumazioni all’attivo.<\/p>\n Persone<\/strong> che non potrebbero apparire pi\u00f9 diverse<\/strong> vanno e vengono, lanciando sguardi distratti a chi, come noi, sosta davanti al bancone in attesa di raggiungere un livello di stanchezza<\/strong> o di euforia<\/strong> che li porti sul primo autobus<\/strong> diretto a casa.<\/p>\n Con mio grande sollievo, le lancette<\/strong> scorrono in fretta e Peter<\/a> decide di mettere fine alla serata<\/strong> e al mio disagio.<\/p><\/blockquote>\n I suoi inviti a lasciarmi andare<\/strong> sortiscono l’effetto opposto e, pi\u00f9 lo guardo, pi\u00f9 avverto il peso della distanza<\/a>.<\/strong><\/p>\n Possibile sentirsi tanto lontani<\/strong> da qualcuno che ha saputo leggere gli eventi e indovinare il momento perfetto<\/strong> per riapparire nella tua vita?<\/p><\/blockquote>\n Forse s\u00ec.<\/em><\/p>\n Forse accade quando – pi\u00f9 o meno consciamente – mettiamo delle barriere<\/strong> per allontanare l’altro e cercare, in questo modo, di proteggerci<\/strong> dall’Amore.<\/p>\n Forse le aspettative<\/strong> e le paure ci spingono, in modi diversi, a chiudere le porte del nostro sentire<\/strong> e isolarci in parole senza senso<\/strong>, che hanno come risultato distorcere i fatti e tradire noi stessi.<\/p>\n Forse a volte la vita ci offre talmente tanto da generare il sospetto<\/strong> che tutto questo Amore, che incessantemente si manfiesta sotto forma di abbondanza<\/strong>, di generosit\u00e0<\/strong>, di sogni realizzati<\/strong>, di fluidit\u00e0<\/strong> e gioia<\/strong>, sia troppo per noi.<\/p><\/blockquote>\n E allora la mente subentra e si frappone tra noi e quel flusso che ci attrae e che al tempo stesso, restituendoci la consapevolezza della nostra natura divina<\/strong>, ci spaventa.<\/p>\n Forse \u00e8 da qui che nascono i boicottaggi inconsci<\/strong><\/a>: dalla fatica che facciamo nello stare nel ricevere<\/strong> e nel limitarci ad assistere agli infiniti modi<\/strong> in cui l’Universo (o chi per Lui) si prende cura<\/strong> di noi.<\/p>\n Forse \u00e8 per questo che, stupiti, increduli, felici<\/strong>, per quel nostro modo di essere in risonanza<\/strong> anche se divisi dal tempo e dallo spazio, ci lasciamo sfuggire<\/strong> – o scegliamo consapevolmente di dire – proprio quella frase che porta l’altro a sentirsi respinto<\/strong>, laddove l’unica cosa che vorremmo, \u00e8 manifestare<\/strong> tutto il nostro desiderio di amare ed essere amati<\/strong>.<\/p>\n Il suo messaggio, il mio desiderio di volare da lui, quella frase mio malgrado ambigua, quella sua risposta che mi fa sentire come se stessi precipitando le cose, il suo dolore alla spalla, il mio timore di aver male interpretato le sue parole e i suoi sentimenti, il tentativo di entrambi di modellare la realt\u00e0 in base ai desideri dell’altro e le reciproche difficolt\u00e0 nel seguire fino in fondo ci\u00f2 che dice il cuore e di trincerarsi dietro ad un’immagine che non rispecchia ci\u00f2 che in fondo siamo: forse il punto \u00e8 davvero lasciarsi andare.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Forse il punto \u00e8 accettare<\/strong> che l’altro ti prenda per mano e ti conduca<\/strong> laddove tu non sei ancora arrivato ed essere disposti a fare lo stesso, permettendo all’Amore<\/strong> di guarirci<\/strong>.<\/p>\n Per godersi il viaggio e tornare a giocare<\/strong> con l’esperienza, come nella pi\u00f9 bella<\/strong> delle illusioni.<\/p>\n Il ritorno a casa procede tranquillo. Ridiamo<\/strong>, ci prendiamo per mano e ci stringiamo per proteggerci dal freddo: \u00e8 il momento di abbandonare la paura<\/strong>, di tornare a noi stessi e di farci avvolgere dal calore della notte<\/strong><\/a>.<\/p>\n Con sincera gratitudine per quanto, in questi cinque giorni, ho visto riflesso nello sguardo dell’altro e con la consapevolezza che l’accettazione \u00e8 il primo passo per scardinare un’abitudine poco funzionale alla piena realizzazione di s\u00e8, mi riservo di continuare a giocare la mia partita e di imparare a godere, ogni giorno di pi\u00f9, delle occasioni che la vita offre per essere felice,<\/em><\/p>\n Valeria<\/em><\/p>\n <\/p>\n