{"id":11427,"date":"2018-10-20T15:12:15","date_gmt":"2018-10-20T13:12:15","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11427"},"modified":"2018-10-20T15:12:15","modified_gmt":"2018-10-20T13:12:15","slug":"come-si-realizza-un-sogno-suggerimenti-filosofici-per-passare-allazione-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/come-si-realizza-un-sogno-suggerimenti-filosofici-per-passare-allazione-2\/","title":{"rendered":"Come si realizza un sogno? Suggerimenti filosofici per passare all’azione"},"content":{"rendered":"
“Sognare un po\u2019 \u00e8 pericoloso. E il rimedio non \u00e8 sognare di meno ma sognare di pi\u00f9, sognare tutto il tempo”.<\/em> <\/p>\n Conosco Matteo gi\u00e0 da diversi anni: giovane, intelligente, ambizioso e molto, molto creativo, disponibile alla sperimentazione<\/strong> e a mettersi in gioco con esercizi filosofici e pratiche di meditazione, a dimostrazione del fatto che i giovani hanno un grande potenziale da esprimere e che, spesso, serve loro semplicemente un contesto in cui farlo o qualcuno che offra un metodo<\/strong> e qualche strumento<\/strong> per esprimere in maniera pi\u00f9 efficace il variegato universo interiore che li anima.<\/p>\n Il tema<\/strong> della nostra consulenza<\/strong> \u00e8 il lavoro, o meglio, il desiderio di trasformare una passione<\/strong> \u2013 quella per la fotografia di moda \u2013 in un\u2019attivit\u00e0 lavorativa vera e propria, strutturata, remunerata riconosciuta.<\/p>\n \u201cCome voglio muovermi?<\/strong>\u201d, chiede. E\u2019 questa la sua domanda iniziale<\/strong>, quella da cui prende avvio la pratica.<\/p><\/blockquote>\n Dopo aver chiesto qualche informazione generale che mi aiutasse a farmi un\u2019idea pi\u00f9 precisa della cornice<\/strong> dei fatti, utilizzo una tecnica<\/strong> che ho imparato dal consulente filosofico francese Oscar Brenifier<\/strong>, ovvero, quella dell\u2019individuazione ed esplicitazione dei presupposti<\/strong> contenuti nella nostre domande.<\/p>\n Pi\u00f9 spesso di quanto si possa immaginare, infatti, le domande contengono gi\u00e0 in s\u00e9 indizi di risposta<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n In altri casi, invece, le domande presentano zone d\u2019ombra<\/strong>, margini di ambiguit\u00e0,<\/strong> generalizzazioni o cancellazioni<\/strong>, ossia, informazioni mancanti<\/strong>, termini che possono assumere significati molto diversi in base a chi li ascolta o espressioni come \u201cmai\u201d, \u201csempre\u201d, \u201cnessuno\u201d,<\/em> che rispecchiano solo marginalmente la realt\u00e0 oggettiva dei fatti e che, tuttavia, molto dicono rispetto al modo<\/strong> in cui chi li usa percepisce il ripetersi di una esperienza.<\/p>\n L\u2019elenco<\/strong> dei presupposti inizia a prendere forma e Matteo ne evidenzia subito due: \u201cMatteo vuole<\/em> muoversi\u201d e \u201cMatteo crede<\/em> di voler realizzare il suo lavoro\u201d. Interrompo il flusso di parole per restituire a Matteo il fatto che, nel passaggio dalla verbalizzazione<\/strong> della frase alla scrittura<\/strong>, ci sia stato un cambiamento dal verbo dovere<\/strong> al verbo volere<\/strong>.<\/p>\n Gli chiedo se se ne sia accorto, se l\u2019atto sia stato intenzionale oppure no.<\/p>\n E da qui prende il via la riflessione su cosa significhino per lui<\/strong> questi verbi in relazione all\u2019obiettivo<\/strong> che si prefigge di raggiungere.<\/p><\/blockquote>\n Scopriamo cos\u00ec che il volere \u00e8 associato alla realizzazione, al concludere qualcosa che Matteo definisce \u201cun piccolo lavoro<\/em>\u201d, mentre il dovere, che istintivamente associa alla costrizione<\/strong>, cambia invece di significato se posto in relazione alla fotografia. Dovere, infatti, mi dice, non \u00e8 inteso come qualcosa di \u201cduro<\/strong>\u201d, ma di \u201cmorbido<\/strong>\u201d.<\/p>\n Propongo allora di descrivere ulteriormente queste immagini<\/strong> e arriviamo a identificare una dovere che sa di costrizione, obbligo, di qualcosa imposto contro la nostra volont\u00e0 \u2013 come quello che Matteo avverte ora verso la scuola \u2013 ed un dovere che invece nasce dall\u2019interno e che\u00a0 si connota come una spinta all\u2019azione<\/strong>, come motore propulsivo, come autodeterminazione<\/strong>.<\/p>\n
\n(Marcel Proust)<\/em><\/p>\n