{"id":11401,"date":"2018-10-15T21:50:04","date_gmt":"2018-10-15T19:50:04","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11401"},"modified":"2018-10-15T21:50:04","modified_gmt":"2018-10-15T19:50:04","slug":"facile-come-bere-un-bicchier-dacqua-spunti-ed-esperienze-di-consulenza-filosofica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/facile-come-bere-un-bicchier-dacqua-spunti-ed-esperienze-di-consulenza-filosofica\/","title":{"rendered":"Facile, come bere un bicchier d’acqua: spunti ed esperienze di consulenza filosofica"},"content":{"rendered":"
“L\u2019acqua non oppone resistenza. L\u2019acqua scorre. Quando immergi una mano nell\u2019acqua senti solo una carezza. L\u2019acqua non \u00e8 un muro, non pu\u00f2 fermarti. Va dove vuole andare e niente le si pu\u00f2 opporre. L\u2019acqua \u00e8 paziente. L\u2019acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per met\u00e0 tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l\u2019acqua”.<\/em> <\/p>\n Esistono molti metodi per iniziare una pratica filosofica<\/strong>: una domanda, la lettura di un testo, un\u2019esercitazione<\/strong> pratica. Ci\u00f2 che conta \u00e8 porsi<\/strong> nei confronti dell\u2019esperienza, qualunque essa sia, con curiosit\u00e0<\/strong> e con la disponibilit\u00e0 ad osservare se stessi e il mondo a partire dagli stimoli proposti.<\/p>\n Sabato sera, al caff\u00e8 filosofico<\/strong>, siamo partiti da due bicchieri d\u2019acqua<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n \u201cDisponi i bicchieri in un modo che ti rappresenti<\/em>\u201d chiede David Sumiacher<\/strong> – Direttore del CECAPFI<\/a> \u2013 a Moises, mio compagno al Master in consulenza filosofica e antropologia esistenziale<\/a>.<\/p>\n E Moises, prendendosi il tempo<\/strong> per velutare gli spazi e gli strumenti<\/strong> a disposizione, decide di porre i due bicchieri uno davanti all\u2019altro, in modo da formare una linea retta<\/strong> che comprende anche il suo corpo.<\/p>\n Gi\u00e0, perch\u00e9, come si evince dopo una rapida spiegazione<\/strong>, ci\u00f2 che egli ha vluto esprimere \u00e8 una visione escatologica del reale,<\/strong> che si fonda sulla credenza che vi sia una linearit\u00e0 nella storia e che ognuno sia chiamato a identificare il senso profondo<\/strong> della sua presenza in questo mondo, cos\u00ec da poter, attraverso le azioni, costruire,<\/strong> giorno dopo giorno, una vita coerente<\/strong> con la propria natura e proiettata verso il raggiungimento di un fine che trascende<\/strong> la dimensione strettamente umana.<\/p>\n Riflettendo, come uno specchio<\/strong>, il processo che ha portato Moises a portare a termine il compito assegnato, David, gli fa notare che sarebbe stato possibile riempire o svuotare i bicchieri<\/strong>, mentre il giovane studente ha deciso di non utilizzarla per l\u2019esercitazione.<\/p>\n Come mai?<\/strong><\/p>\n Invece di ipotizzare il consulente chiede<\/strong> e invita l\u2019interlocutore ad esplicitare<\/strong> le proprie motivazioni, a portare a galla la sua struttura profonda non pi\u00f9 e non solo grazie all\u2019azione, ma anche grazie alla verbalizzazione<\/strong> e all\u2019esplicitazione del significato connesso ad ogni gesto.<\/p><\/blockquote>\n Scopriamo cos\u00ec che alla base c\u2019\u00e8 il desiderio di non invadere il mio spazio<\/strong> (uno dei due bicchieri, infatti, \u00e8 mio e contiene l\u2019acqua che ho versato poco prima). Una questione di rispetto<\/strong>, dunque. Ed \u00e8 proprio in nome di questo valore che, osserva Moises, a volte decide di non cogliere pienamente un\u2019opportunit\u00e0<\/strong> o di non attingere a piene mani a ci\u00f2 che la vita offre, cos\u00ec da non scavalcare l\u2019altro.<\/p>\n Ancora una volta, l\u2019obiettivo<\/strong> della pratica non \u00e8 quello di convincere il consultante di un\u2019idea n\u00e9 di indurlo a cambiare atteggiamento: si tratta piuttosto di verificare<\/strong> che tra il valore che guida le nostre azioni e il risultato a cui esse conducono ci sia armonia e che tale risultato ci faccia essere in pace con noi stessi.<\/p><\/blockquote>\n Ringraziando<\/strong> per gli spunti offerti, Moises si dice soddisfatto per questa esperienza<\/strong> e d\u00e0 il via ad un ciclo di domande<\/strong> che permettono a chi muove i primi passi nel mondo della consulenza filosofica, ma anche a chi pratica da tempo e desidera costantemente mettere alla prova i propri metodi,<\/strong> di avere un\u2019idea pi\u00f9 precisa degli elementi che sono necessari per la buona riuscita<\/strong> di una sessione.<\/p>\n Empatia, capacit\u00e0 di approfondire, problematizzare, scardinare, attraverso le domande il punto di vista dell\u2019altro,<\/em> ma anche rispetto<\/strong> per la visione altrui della vita e sincera convinzione che qualunque cosa, anche un semplice bicchiere di acqua<\/strong>, possa rappresentare un\u2019occasione per conoscerci<\/strong> un po\u2019 pi\u00f9 a fondo.<\/p>\n Grazie, allora, a David Sumiacher<\/strong><\/a> e Leon de Haas<\/strong> <\/a>che, con disponibilit\u00e0 e pazienza, hanno condiviso<\/strong> non solo metodi e tecniche, ma anche aneddoti e racconti personali<\/strong> che hanno permesso a me e ai miei compagni del Master, di calare<\/strong>, sempre di pi\u00f9 e ancora un po\u2019, nozioni e concetti nella concretezza<\/strong> di un mondo e di un contesto nel quale la professione del consulente filosofico<\/strong> creca ancora piena legittimit\u00e0 e pieno riconoscimento.<\/p>\n La loro storia ci dimostra che questo \u00e8 possibile.<\/p><\/blockquote>\n Ed \u00e8 proprio a quei filosofi, studenti di filosofia e consulenti filosofici, che abbiamo pensato nel progettare il corso \u201cPhilosophers in dialogue with the world<\/strong>\u201d: un percorso innovativo che mette chi pratica in contatto con \u201cl\u2019altra met\u00e0 del mondo\u201d.<\/p>\n A breve tutte le informazioni!<\/p>\n
\n(Margaret Atwood)<\/em><\/p>\n