{"id":11395,"date":"2018-10-10T21:25:07","date_gmt":"2018-10-10T19:25:07","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11395"},"modified":"2018-10-15T21:28:56","modified_gmt":"2018-10-15T19:28:56","slug":"sui-legami-e-la-liberta-appunti-dai-laboratori-di-philosophy-for-children","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/sui-legami-e-la-liberta-appunti-dai-laboratori-di-philosophy-for-children\/","title":{"rendered":"Sui legami e la libert\u00e0: appunti dai laboratori di Philosophy For Children"},"content":{"rendered":"

Quanti modi ci sono per tenere qualcuno legato a te?<\/p><\/blockquote>\n

La meditazione<\/strong> insegna che il potere della mente \u00e8 tale da influenzare l’altro. Ecco perch\u00e9 nelle visualizzazioni e quando affidiamo i nostri desideri<\/strong> all’universo, \u00e8 sempre buona cosa riferirci solo a noi stessi.<\/strong><\/p>\n

E se la realt\u00e0 ci porter\u00e0 a condividere<\/strong> la nostra strada con la persona che in questo momento vorremmo avere accanto, allora la gioia sar\u00e0 ancora pi\u00f9 grande, perch\u00e9 avremo la certezza<\/strong> che chi amiamo sia accanto a noi per sua libera scelta.<\/strong><\/p>\n

C’\u00e8 per\u00f2 qualcosa che possiamo fare in attesa<\/strong> che i desideri prendano forma: lavorare su noi stessi. Possiamo, per dirla altrimenti, partire da ci\u00f2 che siamo<\/strong> e diventare la persona che vorremmo essere.<\/strong><\/p>\n

Anche i ragazzi che hanno partecipato lo scorso mercoled\u00ec al laboratorio di Philosophy For Children<\/strong><\/a> ne sono convinti, tanto che, dopo aver identificato diversi tipi di legami<\/strong> (quelli fisici, quelli emotivi e quelli dovuti alla difficolt\u00e0 di lasciare andare idee e pensieri), hanno spiegato che il modo migliore per far s\u00ec che qualcuno scelga di stare accanto a te \u00e8 farlo sentire a suo agio<\/strong>, scusandoci oggi volta in cui litighiamo e rendendo bello<\/strong> il tempo trascorso insieme.<\/p>\n

E se chi occupa i nostri pensieri e il nostro cuore si trova lontano, abbiamo sempre la possibilit\u00e0 di evocarne la presenza attraverso un ricordo<\/strong> oppure di fissarne l’immagine con un disegno<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Concordo con ognuna delle strategie<\/strong> proposte dagli alunni e dentro di me penso che anche la mancanza, il vuoto<\/strong>, sono in fondo un modo per sentire la presenza dell’altro.<\/p>\n

Il laboratorio giunge al termine: qualche indicazione per il lavoro a casa<\/strong> e per il materiale da recuperare per la prossima settimana ed \u00e8 tempo di salutarci.<\/p>\n

In un clima di attenzione e silenzio<\/strong> leggo ai ragazzi una citazione di Marco Aurelio<\/strong> sul cambiamento – filo conduttore dei nostri incontri – invitandoli a lasciare che la parole penetrino dentro di loro per verificare se e in che modo risuonino<\/strong> con la loro esperienza.<\/p>\n

\u201cTemere il mutamento<\/strong>? Ma che cosa potrebbe mai prodursi senza il mutamento? Che cosa c\u2019\u00e8 di pi\u00f9 caro e universale alla nostra natura? Tu stesso, potresti mai scaldarti<\/strong> senza che il legno si trasformi? O nutrirti,<\/strong> senza il metabolismo degli alimenti? E quali altre operazioni potrebbero mai compiersi senza il mutamento? Non vedi, allora, come anche il tuo stesso mutare sia della stessa specie e ugualmente necessario<\/strong> alla natura universale?\u201d (Marco Aurelio<\/em>)<\/p><\/blockquote>\n

Con il piacere che provo ogni volta che sono in partenza, Vi saluto e Vi auguro un buon week end,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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