{"id":11298,"date":"2018-08-12T14:55:43","date_gmt":"2018-08-12T12:55:43","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11298"},"modified":"2018-08-12T15:00:52","modified_gmt":"2018-08-12T13:00:52","slug":"combattere-le-proprie-passioni-e-sempre-la-via-giusta-per-spezzare-la-catenza-dellabitudine-riflessioni-su-cibo-filosofia-e-mindful-eating","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/filosofia\/combattere-le-proprie-passioni-e-sempre-la-via-giusta-per-spezzare-la-catenza-dellabitudine-riflessioni-su-cibo-filosofia-e-mindful-eating\/","title":{"rendered":"Consulenza filosofica e mindful eating: due vie per esplorare la relazione col cibo"},"content":{"rendered":"
“La passione non \u00e8 cieca, \u00e8 visionaria”.<\/em> <\/p>\n “La sofferenza<\/strong> non \u00e8 la via verso la felicit\u00e0. Quella cosa chiamata passione<\/strong> ha bisogno di essere compresa e non certo repressa o sublimata, e non \u00e8 neanche positivo cercare di trovare una sostituzione<\/strong>. Qualsiasi cosa possiate fare, qualsiasi espediente<\/strong> possiate inventarvi, non potr\u00e0 fare altro che rafforzare<\/strong> ci\u00f2 che non \u00e8 stato amato e compreso. Amare ci\u00f2 che noi chiamiamo passione significa comprenderla<\/strong>; perch\u00e9 amare significa essere in comunione diretta<\/strong> e non puoi amare qualcosa se la offendi, se te ne fai delle idee preconcette, se arrivi a conclusioni arbitrarie. Avete fatto un voto contro la passione: come potrete allora amarla e comprenderla? Un voto<\/strong> \u00e8 una forma di resistenza e ci\u00f2 a cui cercate di resistere alla fine vi conquister\u00e0; ma la verit\u00e0 non \u00e8 da conquistare<\/strong>, non puoi aggredirla; scivoler\u00e0 dalle tue mani se tenterai di afferrarla. La verit\u00e0 giunge in silenzio<\/strong>, senza che tu te ne accorga. Ci\u00f2 che conosci non \u00e8 la verit\u00e0<\/strong>, \u00e8 solo un\u2019idea, un simbolo: l\u2019ombra<\/strong> non \u00e8 il reale.<\/em><\/p>\n Il nostro problema \u00e8 cercare di capirci e non distruggerci”.<\/em><\/p>\n (Krishnamurti, Liberarsi dai condizionamenti)<\/p>\n Quando la relazione con il cibo<\/strong> diventa conflittuale<\/strong>, pu\u00f2 essere difficile fare chiarezza<\/strong> sui sentimenti, i pensieri e le pulsioni<\/strong> che proviamo: un tumulto<\/strong> di idee spesso opposte tra loro fanno capo nella mente e condizionano<\/strong> la capacit\u00e0 di scegliere con serenit\u00e0, di ascoltare il corpo, di stare in equilibrio<\/strong> tra il desiderio di un certo tipo di cibo (o di una certa\u00a0 quantit\u00e0 di cibo) e la tensione, altrettanto forte ed altrettanto potenzialmente distruttiva, verso l’assenza di nutrimento<\/strong>.<\/p>\n Attraverso il mindful eating<\/strong><\/a> riportiamo l’attenzione sulle sensazioni fisiche<\/strong> del corpo, che ci guidano nei momenti in cui la mente fatica a distinguere tra fame e saziet\u00e0<\/strong>, tra ricerca e rifiuto di cibo.<\/p><\/blockquote>\n Stare nel corpo e col corpo<\/strong> significa, in fondo, stare con noi stessi, tornare ad amarci, a prenderci cura<\/strong> di noi, equlibrare corpo, mente e anima. Stare con il corpo significa tornare a dialogare con ci\u00f2 che c’\u00e8,<\/strong> qui ed ora, momento dopo momento, liberandoci dalle idee e dai pensieri<\/strong> che affollano la mente e che creano confusione, frustrazione, dispersione, senso di sconfitta e sfiducia<\/strong>.<\/p>\n Il mindful eating \u00e8 una forma di attenzione consapevole<\/strong> applicata al momento del pasto<\/strong> che pu\u00f2 ristabilire l’armonia<\/strong> dentro e fuori di noi, conducendo verso scelte pi\u00f9 consapevoli e amorevoli.<\/strong><\/p>\n Anche la pratica filosofica<\/strong> <\/a>permette di indagare, esplorare, osservare con lucidit\u00e0<\/strong> i diversi aspetti connessi con l’alimentazione. Definire o ri-definire<\/strong> i concetti di nutrimento, regole, piacere, passione, volont\u00e0, controllo<\/strong> e molti altri, permette di ampliare<\/strong> la propria prospettiva sull’argomento e di aprire, noi stessi, a una gamma di scelte<\/strong> che spesso la mente, imbrigliata nelle sue catene e sottoposta ad un livello di stress molto elevato, non riesce a contemplare.<\/p>\n Entrambe le pratiche, quindi, con modalit\u00e0 distinte e complementari,<\/strong> permettono di avvicinari – in punta di piedi oppure di petto – al tema che tanto attra e al tempo stesso respinge chi ha col cibo e col corpo una relazione difficile.<\/p><\/blockquote>\n Nel rispetto dei tempi e dei modi di ciascuno, entrambe le pratiche aprono porte e tracciano percorsi<\/strong> che portano a ridefinire le idee preconcette e, nel tempo, incoraggiano la trasformazione<\/strong>.<\/p>\n Nel corso degli incontri di gruppo<\/strong> e delle sedute individuali<\/strong>, inoltre, vengono offerti strumenti pratici e proposti esercizi<\/strong> per mettere da subito<\/strong> in atto l’attenzione mindful e aintrodurre grandi e piccoli cambiamenti.<\/p>\n Per prenotare<\/strong> una consulenza individuale di mindful eating: contattami<\/a>.<\/p>\n
\n(Stendhal)<\/em><\/p>\n