{"id":11158,"date":"2018-06-16T10:05:33","date_gmt":"2018-06-16T08:05:33","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11158"},"modified":"2018-06-16T11:09:30","modified_gmt":"2018-06-16T09:09:30","slug":"cose-la-leggerezza-esperienze-di-pratica-filosofica-on-line","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/cose-la-leggerezza-esperienze-di-pratica-filosofica-on-line\/","title":{"rendered":"Cos’\u00e8 la leggerezza? Esperienze di pratica filosofica on line"},"content":{"rendered":"
“The true woman wants two things: danger and play. For this reason, he\u00a0 wants a woman: for danger and play”.<\/em><\/p>\n (Friederich Nietzsche)<\/em><\/p>\n <\/p>\n \u00bf<\/span>Que es la ligereza? \u00bfC\u00f3mo se relaciona el placer a la reflexion filosofica?<\/span><\/p><\/blockquote>\n Anche oggi, Google Translator<\/strong> mi toglie dall’impiccio e mi permette di fromulare una domanda a cui, i\u00a0compa\u00f1eros <\/span><\/strong>del corso messicano<\/strong> di pratiche filosofiche, mi aiutano a dare una forma<\/strong> pi\u00f9 corretta.<\/p>\n Il tema \u00e8 quello della leggerezza<\/strong>, di quella dimensione tanto agoniata da cui mi sento, purtroppo (!) ancora un p\u00f2 lontana. Non parlo della frivolezza o della superficialit\u00e0<\/strong>: la leggerezza ha una dimensione<\/strong> sua propria<\/strong>.<\/p>\n La definirei come la capacit\u00e0 di stare nelle cose e con le cose<\/strong>, con la consapevolezza che la vita \u00e8 un sogno, maya<\/strong>, illusione, per dirla con la filosofia indiana.<\/p><\/blockquote>\n Considerare la vita come gioco divino, come sogno collettivo<\/strong>, come qualcosa che prescinde dalla storia personale a cui siamo tanto attaccati, che prescinde da noi<\/strong> e che, tuttavia, prende forma anche grazie alla nostra narrazione degli eventi<\/a>, permette di porre una discreta distanza<\/strong> tra noi, i fatti e la preoccupazione<\/strong> che essi suscitano in noi.<\/p>\n Ci permette di coltivare un atteggiamento di stoica accettazione<\/strong> e, in questo modo, di godere<\/strong> della vita, esattamente per quella che \u00e8 e non solo per ci\u00f2 che noi vorremmo che fosse.<\/p>\n Forse per questo, quando penso alla leggerezza, la associo all’immagine di un monaco<\/strong> che sorride<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n S\u00ec, leggerezza, per me, \u00e8 la capacit\u00e0<\/strong> di sorridere.<\/p>\n Non di sopportare, ma di riconoscerci invulnerabili<\/strong> davanti a ci\u00f2 che accade, poich\u00e8 ormai “morti<\/strong>” e quindi liberi<\/strong> dal nostro ego.<\/p><\/blockquote>\n Leggerezza<\/strong>, dunque, come via verso la spiritualit\u00e0<\/strong>, ma anche come stato mentale<\/strong> a cui si approda dopo un lavoro su se stessi, dopo un processo di liberazione dalle paure<\/strong> e dalle maschere,<\/strong> dopo essere riusciti a morire (al nostro io) per poi rinascere<\/strong>.<\/a><\/p>\n Leggerezza, anche, come anticamera del piacere<\/strong> e come atto di fiducia<\/strong>, come capacit\u00e0 di lasciare andare il bisogno di controllare ed accettare la possibilit\u00e0 del vuoto<\/strong>, del nulla, dell’abisso.<\/p>\n Leggerezza, insomma, acome approdo<\/strong>, non come presupposto.<\/p>\n La leggerezza \u00e8 anche quella gioia<\/strong> che provi quando ti appassioni, quando ti perdi nell’altro col rischio di guardare, un giorno, a quella scelta<\/strong> con il cuore che sanguina e la sensazione di aver amato troppo.<\/strong><\/p><\/blockquote>\n Leggerezza, infine, come atteggiamento filosofico<\/strong>, ovvero, come possibilt\u00e0 di accogliere un concetto o un’idea, al di l\u00e0 dei pregiudizi, proprio come avviene durante la consulenza filosofica<\/a>.<\/p>\n Sono tanti gli stimoli<\/strong> e gli approfondimenti che emergono durante l’incontro filosofico on line organizzato dal CECAPFI<\/strong><\/a> e mi rammarico di non poter comprendere totalmente<\/strong> ci\u00f2 che viene detto e, soprattutto, di non riuscire a condividere<\/strong> fino in fondo le mie riflessioni per via della lingua.<\/p>\n Tuttavia, a distanza di poche ore, mi accorgo che quanto detto ha lavorato dentro di me<\/strong>, fadendo affiorare nuovi spunti, idee e prospettive su questo argomento che tanto mi affascina e che non mi stanco di indagare<\/strong>.<\/p>\n