{"id":11137,"date":"2018-06-14T10:39:38","date_gmt":"2018-06-14T08:39:38","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11137"},"modified":"2018-06-19T12:53:05","modified_gmt":"2018-06-19T10:53:05","slug":"10-domande-per-unidea-esercizio-di-pratica-filosofica-ed-altri-stimoli-per-allenare-la-mente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/10-domande-per-unidea-esercizio-di-pratica-filosofica-ed-altri-stimoli-per-allenare-la-mente\/","title":{"rendered":"10 domande per un’idea: esercizio di pratica filosofica"},"content":{"rendered":"

“Vivi le domande ora. Forse poi, in qualche giorno lontano nel futuro, inizierai gradualmente, senza neppure accorgertene, a vivere a tuo modo nella risposta”.<\/em>
\n(Rainer Maria Rilke)<\/em><\/p>\n

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Cari Amici<\/em>,<\/p>\n

avete presente quando andate in palestra<\/strong> e, nel cuore dell’allenamento, sentite il cuore battere<\/strong> a tal punto da chiedervi se arriverete<\/strong> a fine lezione?<\/p>\n

Ecco, quando faccio pratica filosofica con Oscar Brenifier<\/a>, mi sento pi\u00f9 o meno cos\u00ec!<\/p><\/blockquote>\n

Da un lato c’\u00e8 la voglia di buttarmi<\/strong>, di vivere fino in fondo l’esperienza e di apprendere<\/strong> il pi\u00f9 possibile, dall’altro la certezza che lavorare con lui richiede fatica, perch\u00e8 pensare \u00e8 faticoso<\/strong>, qualche volta.<\/p>\n

Sicuramente \u00e8 impegnativo.<\/p>\n

Confrontarsi su un terreno neutro<\/strong>, quello della ragione,<\/strong> richiede la capacit\u00e0 di mettere da parte l’emotivit\u00e0 e il desiderio dell’ego di raccontarsi e di fare spazio alla ragione e alle tante abilit\u00e0 di pensiero<\/strong> che, attraverso gli stimoli filosofici vengono stimolate<\/strong>.<\/p>\n

Il seguente espercizio<\/strong> \u00e8 tratto proprio da un laboratorio condotto da Brenifier a Carpi lo scorso giungo: ve lo ripropongo, in parte riadattandolo.<\/p>\n

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PREMESSA:<\/p><\/blockquote>\n

\u201cCombattere contro il proprio carattere e il proprio modo di essere non \u00e8 facile<\/a>\u201d.<\/em><\/p>\n

Come trasformare<\/strong> una frase che potrebbe essere tratta da una qualunque conversazione quotidiana<\/strong> quanto da una seduta di psicanalisi<\/strong>, in un punto di partenza per il dialogo filosofico?<\/strong><\/p>\n

Con un p\u00f2 di creativit\u00e0, un pizzico di allenamento ed un esempio concreto che possa sciogliere dubbi e perplessit\u00e0.<\/p><\/blockquote>\n

La pratica filosofica<\/strong>, individuale o di gruppo, si avvale di diversi metodi, ma ci sono due elementi imprescindibili<\/strong>: l’ascolto attivo<\/strong> e l’attivit\u00e0 dialettica<\/strong>, il cui preuspposto \u00e8 la capacit\u00e0, da parte del consulente di porre domande<\/strong> o riflessioni che permettano al consultante di approfondire, problematizzare, concettualizzare, rivedere, esplicitare<\/em> ed esercitare le varie forme di pensiero critico, creativo e caring<\/strong>, ossia relazionale.<\/p>\n

Anche la frase con cui si apre l’articolo, dunque, pu\u00f2 aiutarci ad allenare<\/strong> le abilit\u00e0 sopra elencate.<\/p>\n

Come?<\/p><\/blockquote>\n

Semplice.<\/p>\n

Rileggila<\/strong> pi\u00f9 volte, sospendi il giudizio<\/strong>, ovvero, metti da parte ci\u00f2 che pensi (non importa, in questo caso, che tu sia o meno d’accordo con il contenuto) e scrivi<\/strong> il maggior numero di domande che riesci ad elaborare (minimo 10).<\/p>\n

Ecco alcuni esempi.<\/p>\n

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