{"id":11128,"date":"2018-06-14T15:07:45","date_gmt":"2018-06-14T13:07:45","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11128"},"modified":"2018-06-14T19:42:39","modified_gmt":"2018-06-14T17:42:39","slug":"il-dolce-suono-del-silenzio-ancora-sulle-parole-sullascolto-e-sulla-possibilita-della-relazione-con-laltro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/filosofia\/il-dolce-suono-del-silenzio-ancora-sulle-parole-sullascolto-e-sulla-possibilita-della-relazione-con-laltro\/","title":{"rendered":"Tu ed io, tra le pieghe del silenzio: sulle parole, l’ascolto e la relazione con l’altro"},"content":{"rendered":"

“Come c\u2019\u00e8 un\u2019arte di raccontare, solidamente codificata attraverso mille prove ed errori, cos\u00ec c\u2019\u00e8 pure un\u2019arte dell\u2019ascoltare, altrettanto antica e nobile, a cui tuttavia, che io sappia, non \u00e8 stata mai data norma”.
\n(Primo Levi)<\/span><\/em> <\/cite><\/p>\n

 <\/p>\n

\u201cCombattere contro il proprio carattere e il proprio modo di essere non \u00e8 facile\u201d.<\/em><\/p>\n

Dopo una settimana di full immersion nelle pratiche filosofiche, <\/strong>dopo qualche accenno alla logoanalisi<\/strong><\/a> e dopo le costanti sollecitazioni a non interpretare<\/strong> il pensiero o il linguaggio dell’altro, quanto, piuttosto, ad ascoltarlo<\/strong>, esplorarlo<\/strong>, chiarirlo<\/strong>, problematizzarlo<\/strong>, non potevo restare indifferente davanti a questa frase.<\/p>\n

O forse, s\u00ec, avrei potuto<\/strong>. Ma semplicemente non mi andava.<\/p>\n

La frase in questione arriva dopo qualche giorno di silenzio<\/strong>: un’assenza<\/strong> che comunica tante cose, forse pi\u00f9 delle parole.<\/p><\/blockquote>\n

E fa breccia<\/strong> dentro di me, tocca un nervo scoperto.<\/p>\n

Mmi mette di fronte alla possibilit\u00e0 di accettare<\/strong> il cambiamento, nella sua imprevedibilit\u00e0<\/strong>, provando ad accoglierlo come una sfida,<\/strong> un’opportunit\u00e0, o come una necessit\u00e0 ineluttabile, e alla resistenza<\/strong> che provo, qualche volta, nell’aprire le braccia a ci\u00f2 che la vita mi offre, alle occasioni<\/strong> inaspettate, quelle che obbligano ad uscire dalle strade gi\u00e0 tracciate<\/strong> per stare davanti all’ignoto.<\/p>\n

Questa frase apre una porta<\/strong> che mi mette in comunicazione<\/strong> con l’altro e con me stessa.<\/p>\n

Crea un ponte, una connessione, mi offre l’opportunit\u00e0 di dialogare<\/strong>,\u00a0 di addentrarmi in un universo ricco e variegato, fatto di visioni del mondo<\/strong> – pi\u00f9 o meno consapevoli – di aspettative<\/strong>, speranze<\/strong>, paure<\/strong> e credenze<\/strong> che a volte si sovrappongono alle mie ed altre ne prendono le distanze.<\/p>\n

Una singola frase<\/strong>, anche una sola parola, ci svela la complessit\u00e0 di chi abbiamo davanti (o a centinaia di Km di distanza).<\/p><\/blockquote>\n

Una sola parola<\/strong> pu\u00f2 colpire, far innamorare, distruggere, ferire, creare, ammaliare, uccidere o incuriosire.<\/em><\/p>\n

E, forse, il punto sta nell’osservare<\/strong> la nostra reazione davanti ad essa, salvo poi mettere tra parentesi ci\u00f2 che essa suscita in noi ed esercitare l’epoch\u00e8<\/em>, la sospensione del giudizio<\/strong>, per far spazio all’altro e permettergli di esistere e di significare<\/strong>, a modo suo, quell’espressione<\/strong>.<\/p>\n

Forse, ascoltare, significa qualcosa di diverso dal semplice sentire<\/strong>.<\/p>\n

Ascoltare, \u00e8 l’atto attraverso cui l’altro esiste<\/strong> e colora<\/strong> il mondo con sfumature che sono solo sue, non nostre.<\/p><\/blockquote>\n

Forse, ascoltare, aiuta anche noi ad abitare centinaia di mondi<\/strong> diversi: quelli che emergono dalla struttura profonda del nostro interlocutore e che ci raccontano del suo passato e, al tempo stesso, del suo futuro.<\/p>\n

Che raccontano di lui<\/strong> e anche di noi.<\/p><\/blockquote>\n

Ecco perch\u00e8, davanti a questa frase, non ho saputo cosa rispondere<\/strong>: forse perch\u00e8, stavolta, non serviva rispondere.<\/p>\n

Forse perch\u00e8, oggi, volevo che ad esistere fosse lui. Non io. Il suo mondo<\/strong>, non il mio.<\/p><\/blockquote>\n

Forse, oggi, la certezza di esserci<\/strong> per l’altro e nell’altro, ha permesso anche a me di coltivare il silenzio<\/strong>. E di lasciare che esso assuma ogni possibile senso che il lettore<\/strong> vorr\u00e0 attribuirgli.<\/p>\n

E se sei curioso di scoprire<\/strong> cosa ne ho fatto, alla fine, di questa frase e come l’ho trasformata in un esercizio filosofico<\/strong>, beh, leggi qui<\/a>!<\/p>\n

Con affetto e dolcezza,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Come c\u2019\u00e8 un\u2019arte di raccontare, solidamente codificata attraverso mille prove ed errori, cos\u00ec c\u2019\u00e8 pure un\u2019arte dell\u2019ascoltare, altrettanto antica e nobile, a cui tuttavia, che io sappia, non \u00e8 stata mai data norma”. (Primo Levi)   \u201cCombattere contro il proprio carattere e il proprio modo di essere non \u00e8 facile\u201d. Dopo una settimana di full […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":11135,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[208,5,6,325,290,198],"tags":[326,636,448,249,217],"class_list":["post-11128","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-articoli-evolutivi","category-filosofia","category-i-fil-good","category-pratiche-filosofiche","category-quasi-un-romanzo","category-soap-opera-evolutiva","tag-esercizi-filosofici","tag-filosofia","tag-logoanalisi","tag-parole","tag-silenzio"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/11128","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=11128"}],"version-history":[{"count":6,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/11128\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":11142,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/11128\/revisions\/11142"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/11135"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=11128"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=11128"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/filosofiaamica.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=11128"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}