{"id":11112,"date":"2018-06-12T15:35:45","date_gmt":"2018-06-12T13:35:45","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=11112"},"modified":"2018-06-14T10:13:04","modified_gmt":"2018-06-14T08:13:04","slug":"la-logoanalisi-esistenziale-tra-indagine-filosofica-e-dis-velamento-di-se","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/filosofia\/la-logoanalisi-esistenziale-tra-indagine-filosofica-e-dis-velamento-di-se\/","title":{"rendered":"La logoanalisi esistenziale tra indagine filosofica e dis-velamento di s\u00e8"},"content":{"rendered":"
\u201cAccade invece che, quando ci si trovi in disaccordo su qualche punto, e quando l’uno non riconosca che l’altro parli bene e con chiarezza, ci si infuria, e ciascuno pensa che l’altro parli per invidia nei propri confronti, facendo a gara per avere la meglio e rinunciando alla ricerca sull’ argomento proposto nella discussione”.<\/span><\/em><\/p>\n (Socrate)<\/em><\/p>\n <\/p>\n “Quando avevo 10 anni cercavo di non sorridere perch\u00e8 portavo l’apparecchio”.<\/em><\/p>\n Cos\u00ec si apre la mia avventura con la logoanalisi esistenziale<\/strong>, la pratica che ci accompagna in un processo di progressivo dis-velamento<\/strong> di noi stessi a mezzo dell’osservazione consapevole del linguaggio<\/strong>.<\/p>\n Non so esattamente come la mia mente l’abbia partorita, considerando che l’affermazione non corrisponde all’esperienza<\/strong> reale, ma so che questa frase \u00e8 stata il punto di contatto<\/strong> tra la-me-stessa-bambina<\/em> e la donna<\/strong> che sono diventata, quella che guarda al passato con tenerezza<\/strong>, gioia ed un pizzico di nostalgia.<\/p><\/blockquote>\n Ci\u00f2 che c’\u00e8 stato tra l’elaborazione della frase e il momento in cui la-me-stessa-del-futuro<\/em> osserva il presente e mi incoraggia a proseguire<\/strong> per la mia strada nonostante le difficolt\u00e0, \u00e8 frutto del dialogo con il Prof. Brancaleone<\/a>, referente della logoanalisi <\/strong>(pratica dialogica fondata sull’ascolto attivo<\/strong> e la sospensione del giudizio <\/strong>nel pieno rispetto dell’unicit\u00e0<\/strong> dell’altro e della sua irriducibilit\u00e0<\/strong> a qualsiavoglia etichetta o status), nonch\u00e8 docente al Master in consulenza filosofica e antropologia esistenziale<\/a> dell’Universit\u00e0 Europea di Roma.<\/p>\n La settimana intensiva<\/strong> del master \u00e8 ricca di proposte, interventi, testimonianze e progetti<\/strong>: l’ambiente raccolto ci fa sentire protetti e<\/strong> scalfisce la formalit\u00e0<\/strong> che solitamente si respira nei corridoi delle universit\u00e0.<\/p>\n Impegnati in esercitazioni individuali e collettive<\/strong> ispirate a casi concreti avvenuti in ambito aziendale<\/strong>, oppure catturati dalle immagini<\/strong> con cui allestiamo una mostra<\/strong> per i nostri compagni di corso<\/a> – avendo cura di considerare le loro esigenze, preferenze, speranze e di decentrarci da noi stessi per mettere l’altro in primo piano – ci dimentichiamo del tempo che scorre e comprendiamo che il vero obiettivo<\/strong> di queste esperienze \u00e8 riuscire a calare ci\u00f2 che si impara nella quotidianit\u00e0<\/strong>.<\/p>\n Per arricchirla, apprezzarla, migliorarla, accettarla. Insomma, per viverla autenticamente<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n Scegliere<\/strong> di esserci, di affrontare un altro – l’ennesimo! – viaggio<\/strong>, decidere di salire sul treno e prendermi del tempo per la cura<\/strong> di me, sacrificando (forse solo apparentemente) tempo e spazio da dedicare al lavoro<\/strong>, non \u00e8 stata, in questo caso, una scelta facile.<\/p>\n Ma, ad esperienza conclusa, posso dire di essere pi\u00f9 che felice<\/strong> di aver privilegiato la profondit\u00e0<\/strong> al senso del dovere, l’essere<\/strong> al fare, il dialogo al silenzio.<\/p>\n Con buona pace dei momenti in cui ho rimpianto gli autobus messicani<\/strong> che, per quanto spericolati e imprevedibili, offrono, a differenza di quelli romani, la garanzia della puntualit\u00e0<\/strong>!<\/p><\/blockquote>\n Ora \u00e8 il momento di rientrare, di tornare a casa<\/strong> e al lavoro. E’ tempo di mettere in ordine<\/strong> idee e pensieri e lasciare che le parole chiave<\/strong><\/a> che ciclicamente si sono ripresentate in questi 5 giorni (viaggio, amore, spiritualit\u00e0, filosofia), possano trovare una loro collocazione<\/strong> nella mente<\/strong> e nel cuore<\/strong>.<\/p>\n Saluto docenti<\/strong> e compagni con profondo affetto e gratitudine e, in attesa di rivederli a settembre, provo a immaginare come dare continuit\u00e0<\/strong> a questa esperienza, evitando che resti una piacevole parentesi e provando, invece, a renderla il punto di inizio<\/strong> di un rapporto che, spero, possa crescere e fiorire.<\/p>\n Per questo, invito anche te a immergerti<\/strong> nel mondo delle pratiche filosofiche<\/strong> e dedicarti del tempo di qualit\u00e0<\/strong> per esplorare te stesso<\/strong> e il mondo<\/strong> che ti circonda.<\/p><\/blockquote>\n