{"id":10588,"date":"2017-12-23T20:43:55","date_gmt":"2017-12-23T19:43:55","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=10588"},"modified":"2017-12-23T20:43:55","modified_gmt":"2017-12-23T19:43:55","slug":"la-favola-continua-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/la-favola-continua-2\/","title":{"rendered":"E la favola continua"},"content":{"rendered":"

“Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non \u00e8 freddo ma \u00e8 solo amore”.<\/em>
\n (Khalil Gibran)<\/em><\/p>\n

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<<That’s sooo<\/em> sweet>><\/strong> mi dice in tono ammirato e al tempo stesso canzonatorio.<\/p>\n

E aggiunge: <<You are<\/em> so sweet>>.<\/p>\n

A distanza di tempo non so ancora se prenderlo sul serio,<\/strong> se leggere le sue parole come una provocazione<\/strong> o come il naturale corollario<\/strong> di quello sguardo che mette a nudo<\/strong> la mia ingenuit\u00e0.<\/p><\/blockquote>\n

E’ cos\u00ec da sempre.<\/p>\n

Dalla prima volta<\/strong><\/a>, in cui, timidamente e quasi in silenzio<\/strong>, ci siamo dati appuntamento<\/strong> al Ponte Vecchio<\/a>, a quando, ormai consapevoli che rinunciare<\/strong> all’altro sarebbe stato impossibile<\/strong> e, tutto sommato, nemmeno necessario, abbiamo messo a tacere l’imbarazzo e deciso che ci sarebbero stati un secondo<\/strong>, un terzo e forse un quarto incontro.<\/p>\n

<<You’re so sweet<\/strong>>>, mi dice ancora. Ed io gli credo<\/a>.<\/p><\/blockquote>\n

E allora conitnuo a parlare, a chiedergli<\/strong> se \u00e8 felice della sua vita, se \u00e8 cos\u00ec che la immaginava quando era bambino, se c’\u00e8 qualcosa farebbe in modo diverso se potesse tornare indietro.<\/p>\n

Io chiedo, e lui sorride.<\/p>\n

Lo fa sempre, lo fa anche stavolta.<\/p><\/blockquote>\n

Si prende i suoi tempi<\/strong>, prima di rispondere. E intanto mi osserva<\/strong> e dice di sapere ci\u00f2 che penso prima ancora che io parli.<\/p>\n

Le mie domande, i suoi tentativi<\/strong> di svicolare.<\/p>\n

I miei indugi<\/strong><\/a>, la sua pacatezza.<\/p>\n

I suoi racconti<\/strong>, la mia voglia di sapere<\/strong>.<\/p>\n

La sua dolcezza<\/strong>, la mia timidezza<\/strong>.<\/p>\n

Non \u00e8 per caso<\/strong> che ci siamo trovati ed \u00e8 per scelta<\/strong> che non ci siamo lasciati.<\/p><\/blockquote>\n

E’ una scelta tenere viva la magia<\/strong> di un incontro fortuito<\/strong>. E’ una scelta credere<\/strong> che camminare sia la via per costruire la strada. E’ una scelta avere fiducia<\/strong> uno nell’altra.<\/p>\n

Anche quando il tempo sembra tenerti a distanza. Anche quando i silenzi<\/strong><\/a> lasciano supporre che tu sia un ricordo pi\u00f9 che una presenza<\/strong>.<\/p>\n

Vederci \u00e8 un impegno che abbiamo preso con noi stessi.<\/p><\/blockquote>\n

Per continuare a credere nella magia.<\/p>\n

Per non smettere di sognare<\/strong>.<\/p>\n

Ed \u00e8 lo stare insieme che alimenta<\/strong> quella possibilit\u00e0 fino a darle, ogni volta, un p\u00f2 pi\u00f9 di consistenza. Fino a trasformarla in materia<\/strong>, in vita, in realt\u00e0<\/strong>.<\/p>\n

<<You’re so sweet<\/em>>> ripete ancora.<\/p><\/blockquote>\n

Stavolta il tono<\/strong> \u00e8 diverso. Pi\u00f9 dolce, forse. O forse pi\u00f9 serio.<\/p>\n

Si ferma, si avvicina<\/strong> un p\u00f2 e mi stringe a s\u00e8.<\/p>\n

Poi mi zittisce e mi bacia<\/strong>.<\/p>\n

Anche stavolta dico di s\u00ec.<\/strong><\/p>\n

E la favola continua.<\/strong><\/p>\n

Con affetto,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n