{"id":10330,"date":"2017-10-06T11:43:27","date_gmt":"2017-10-06T09:43:27","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=10330"},"modified":"2017-10-14T13:12:07","modified_gmt":"2017-10-14T11:12:07","slug":"blue-moon-suggestioni-immagini-ricordi-notte-senza-tempo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/blue-moon-suggestioni-immagini-ricordi-notte-senza-tempo\/","title":{"rendered":"Blue Moon: immagini e ricordi di una notte senza tempo"},"content":{"rendered":"

“Tutti sbagliano quando si tratta del futuro. L’uomo pu\u00f2 essere certo solo dell’attimo presente. Ma sar\u00e0 poi vero? Pu\u00f2 davvero conoscerlo, il presente? Pu\u00f2 davvero giudicarlo? Certo che no. E come potrebbe capire il senso del presente chi non conosce il futuro? Se non sappiamo verso quale futuro ci sta conducendo il presente, come possiamo dire se questo presente \u00e8 buono o cattivo, se merita la nostra adesione, la nostra diffidenza o il nostro odio?”.<\/em><\/p>\n

(Milan Kundera, L’ignoranza<\/em>)<\/p>\n

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“Ancora un bacio<\/strong> e poi basta!” scherza l’uomo\u00a0in bicicletta<\/strong>.<\/em><\/p>\n

Ma loro, prigionieri del momento ed incuranti<\/strong> di ci\u00f2 che li circonda, non prestano attenzione al commento.<\/em><\/p>\n

Le labbra si staccano giusto il tempo di un respiro<\/strong>: in questi momenti parlare<\/strong> sembra pi\u00f9 difficile o, forse, semplicemente, non serve.<\/em><\/p>\n

Se ne sono\u00a0dette tante di cose da quando si sono rivisti. <\/em><\/p>\n

E la conversazione<\/strong>\u00a0\u00e8 servita ad accompagnarli fino al momento in cui le mani hanno\u00a0iniziato a sfiorarsi<\/strong>, per poi stringersi, fino a non volersi pi\u00f9 lasciare<\/strong>.<\/em><\/p>\n

Nel silenzio<\/strong> di una strada che ancora vede svegli giovani che occupano il tempo girovagando tra un locale e l’altro e persone in cerca di una casa<\/strong> o di un riparo per la notte, i loro occhi sono\u00a0catturati da un dettaglio<\/strong> o dal chiarore di una luna<\/strong> che non potrebbe\u00a0brillare pi\u00f9 intensamente e che fa da perfetta cornice<\/strong> ad un momento altrettanto perfetto.<\/em><\/p>\n

Incuranti dell’ora e di ci\u00f2 che suggerisce la ragione<\/strong>, incuranti della vita che li aspetta l’indomani mattina, raggiungono in fretta l’albergo<\/strong>.<\/em><\/p>\n

E l\u00ec, trascorrono<\/strong> insieme la notte”.<\/em><\/p>\n

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Il nostro romanzo a quattro mani<\/b><\/a>\u00a0\u00e8 dunque arrivato alla seconda puntata<\/strong>.<\/p>\n

E scriverne<\/strong> le pagine, oggi, \u00e8 stato ancora pi\u00f9 semplice.<\/p><\/blockquote>\n

Con incredibile naturalezza,<\/strong> infatti, i suoi pensieri si fondono nei miei e le parole si imprimono\u00a0sulla carta prima ancora che nella mente.<\/strong><\/p>\n

Lui anticipa <\/strong>le mie frasi<\/strong> ed io trovo nelle sue il riferimento ad autori<\/strong> che hanno segnato\u00a0la mia formazione.<\/p>\n

Kafka, Mann, Huxley,<\/em> ma anche Nietzsche<\/a>, Platone e Schopenhauer<\/em>: parliamo di tutto<\/strong> e, pur mantenendo i piedi ben ancorati a terra, ci lasciamo trasportare dall’entusiasmo<\/strong> nell’immaginare che qualcuno, un giorno, legger\u00e0<\/strong> i nostri scritti.<\/p>\n

Affascinati dalla Cupola del Brunelleschi<\/strong> e dalla magia del Ponte Vecchio,<\/strong> ancora attraversato dai turisti,\u00a0camminiamo per le vie della citt\u00e0<\/strong>, pronti a lasciarci suggestionare<\/strong> dalla vita che ci circonda.<\/p><\/blockquote>\n

E che ora\u00a0scorre<\/strong> ancora pi\u00f9 vibrante<\/strong> dentro di noi.<\/p>\n

Lasciando che l’uno arricchisca i pensieri dell’altro con un\u00a0dettaglio inaspettato<\/strong>, continuiamo il gioco<\/strong> nato pochi giorni fa, stupendoci di come, quella che il calendario ci dice essere una sera della scorsa settimana<\/strong>, nella nostra mente si configuri come il ricordo di una frase appena pronunciata<\/strong>.<\/p>\n

Ognuno trae ispirazione<\/strong> dall’altro, dalla cornice e dalle suggestioni<\/a>.<\/p>\n

Ognuno prende ci\u00f2 che arriva e lo cala dentro la propria realt\u00e0.<\/strong><\/p>\n

Il tempo<\/strong> passa in fretta e l‘alba \u00e8 ormai vicina<\/strong>, troppo vicina:\u00a0le lezioni<\/strong> iniziano tra poche ore e voglio arrivare con la mente fresca<\/strong> e lo sguardo riposato.<\/p>\n

In pochi minuti ci troviamo davanti alla porta di casa<\/strong>.<\/p><\/blockquote>\n

Anche per stanotte, il tempo dei sogni <\/strong>\u00e8 esaurito.<\/p>\n

Anche per oggi, mettiamo la parola fine<\/strong> al nostro racconto.<\/p>\n

Un ultimo sguardo alla luna<\/strong> e poi le strade si dividono: domani, ci baster\u00e0 riportare gli occhi al cielo<\/strong> per riannodare<\/strong> i fili di un dialogo che sembra non interrompersi mai.<\/p><\/blockquote>\n

Buona giornata, dunque, a te che ti apri<\/strong> ora al mondo<\/strong>. E buona giornata a te, che chiudi gli occhi<\/strong> e torni a dar vita ai sogni.<\/p>\n

Con gioia, affetto, riconoscenza,<\/em><\/p>\n

Valeria<\/em><\/p>\n