{"id":10290,"date":"2017-09-29T09:02:36","date_gmt":"2017-09-29T07:02:36","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=10290"},"modified":"2017-09-30T02:07:33","modified_gmt":"2017-09-30T00:07:33","slug":"good-mornign-florence","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/i-fil-good\/good-mornign-florence\/","title":{"rendered":"Good Mornign Florence: storia di un’amicizia, di una colazione a sorpresa e di una citt\u00e0 dal volto ridente"},"content":{"rendered":"
“Quando mi prende la depressione, torno a Firenze a guardare la cupola del Brunelleschi: se il genio dell\u2019uomo \u00e8 arrivato a tanto, allora anche io posso e devo provare a creare, agire, vivere”.<\/em><\/p>\n (Franco Zeffirelli)<\/em><\/p>\n <\/p>\n Zitta zitta, sgattaiolo<\/strong>\u00a0fuori dalla stanza.<\/p>\n Gli altri ospiti del Florence Experience<\/a> ancora dormono ed io, fresca di doccia<\/strong>, mi pregusto<\/strong> il rituale mattutino della colazione<\/strong> a base di fette biscottate e marmellata da consumare nel silenzio <\/strong>della sala da pranzo.<\/p>\n Ma la quiete<\/strong>, ovviamente, dura poco!<\/p><\/blockquote>\n Pochi attimi dopo aver preparato il th\u00e8, infatti, il direttore,\u00a0Quasim<\/em>, mi raggiunge e, con un tono talmente persuasivo<\/strong> da non ammettere repliche, cucina un chapati<\/strong> che, nelle sue intenzioni, dovrei consumare insieme ad uno stufato piccante <\/strong>e\u00a0che io, invece, conservo per il pranzo<\/strong><\/a> del mezzogiorno.<\/p>\n Mi piace il clima di questo crocevia<\/strong> di persone, mi piace sentirmi a casa anche in un luogo che non conosco e amo ritagliarmi, nel corso della giornata, attimi “umani”<\/strong>, durante i quali coltivare frammenti di conversazioni<\/strong> che, sebbene non possano essere paragonate\u00a0al piacere di una telefonata inaspettata<\/strong> da parte di un caro amico, ti regalano un sorriso che fa\u00a0iniziare\u00a0al meglio la giornata.<\/p>\n Esco dall’ostello<\/strong> salutando Peter<\/a> e Brian<\/strong> che, come me e Maria<\/strong>, la ragazza che mi ha iniziato ai piaceri della sangria analcolica<\/strong>, domani partiranno.<\/p><\/blockquote>\n Chi torna a casa<\/a>, chi continua il soggiorno<\/strong> in Italia, chi \u00e8 gi\u00e0 mentalmente immerso nei preparativi del prossimo viaggio<\/strong>: ognuna delle persone che ho incontrato qui ha una storia da raccontare\u00a0ed un universo<\/strong> nel quale condurti.<\/p>\n Ed io, con la mia “piccola” valigia<\/strong> di sogni e speranze<\/strong>\u00a0cammino lungo la strada di\u00a0“casa” e respiro l’aria fresca che dal Ponte Vecchio<\/strong> soffia in faccia dandomi il benvenuto<\/strong> in questa nuova citt\u00e0 e in questa nuova vita<\/a>.<\/p><\/blockquote>\n