{"id":10189,"date":"2017-07-27T10:15:19","date_gmt":"2017-07-27T08:15:19","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?p=10189"},"modified":"2017-07-23T10:58:23","modified_gmt":"2017-07-23T08:58:23","slug":"la-panna-caffe-lamore-conduce-alla-trasfromazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/applicare-le-pratiche\/la-panna-caffe-lamore-conduce-alla-trasfromazione\/","title":{"rendered":"Come la panna e il caff\u00e8: quando l’Amore va oltre la separazione"},"content":{"rendered":"
“Lui era la mia crema, e io ero il suo caff\u00e8 \u2013 e quando ci mettevi assieme, era davvero qualcosa”.<\/em> Mi preparo a partire per il corso allo Sivananda Yoga Centre<\/strong> con il cuore gi\u00e0 colmo di gratutidine<\/strong>: uno strano caso del destino<\/strong> ha fatto s\u00ec che l’inizio del corso venisse posticipato di un giorno, offrendo a me e Filippo<\/strong> la possibilit\u00e0 di un incontro “volante”<\/strong> alla Stazione Centrale di Milano.<\/p>\n Lui, di ritorno dalla Cina<\/a>, io, in partenza per Roma<\/strong>.<\/p>\n<\/blockquote>\n Questo inatteso slittamento<\/strong> ci ha dunque permesso di spezzare la nostra “maratona” che ci vuole distanti e con poche occasioni di sentirci per 7 lunghe, intere, settimane<\/a>!<\/p>\n L’aspetto pi\u00f9 stupefacente<\/strong> di questo episodio \u00e8 che il mio desiderio di rivederlo prima dell’inizio del corso, \u00e8 stato tanto intenso da permettere agli eventi (e agli orari di Trenitalia<\/strong>!) di adattarsi perfettamente<\/strong> a ci\u00f2 di cui avevamo bisogno.<\/p>\n<\/blockquote>\n E poco importa che l’incontro sia fugace<\/strong> e che gli abbracci e i baci<\/strong> che ci potremo scambiare serviranno solo ad alimentare il nostro desiderio di ritrovarci<\/strong> a settembre con tanta voglia di stare insieme e fare progetti<\/a> per il futuro: ci\u00f2 che conta, oggi, \u00e8 che la richesta fatta con tanta fiducia <\/strong>al cosmo<\/strong>, si sia avverata!<\/p>\n Episodi come questo, quelli che io chiamo “piccoli segni dell’Amore<\/strong>“, sono veri e propri miracoli<\/strong> che invadono con bene accetta prepotenza<\/strong> la vita di chi si affida alla magia dell’Amore invece che al controllo razionale degli eventi (che, in ogni caso, ci limita<\/strong> nelle gabbie della nostra mente invece che permetterci di spiccare il volo come nobili aquile<\/strong>).<\/p>\n E’ con questo spirito, allora, che pregusto l’inizio<\/strong> di un’esperienza che gi\u00e0 so essere tanto impegnativa quanto trasformativa.<\/p>\n E’ con la voglia di mettermi in gioco<\/strong> e la consapevolezza che nell’arco delle 4 settimane<\/strong>, molti saranno i momenti in cui mi trover\u00f2 faccia a faccia con me stessa<\/strong>, con i limiti del corpo<\/strong> e le paure della mente<\/strong>.<\/p>\n E’ con la memoria rivolta alle mie prime lezioni<\/strong> nella palestra del paese, che guardo all’inizio di un questo nuovo capitolo del percorso nel mondo dello yoga. Con la voglia di apprendere il pi\u00f9 possibile<\/strong> e con il fervente desiderio di risvegliare quella parte di me che si sente davvero a casa solamente quando siede sul tappetino<\/strong> a gambe incrociate.<\/p>\n
\n (Jos\u00e9phine Baker)<\/em><\/p>\n\n
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