{"id":1962,"date":"2013-04-18T15:07:25","date_gmt":"2013-04-18T13:07:25","guid":{"rendered":"https:\/\/filosofiaamica.it\/?page_id=1962"},"modified":"2014-03-12T09:13:29","modified_gmt":"2014-03-12T08:13:29","slug":"mindfulness","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/filosofiaamica.it\/per-orientarsi\/attivita\/percorsi-di-consapevolezza-2\/mindfulness\/","title":{"rendered":"Mindfulness"},"content":{"rendered":"
\"mindful\"<\/a>
Mente piena o pienezza mentale?<\/figcaption><\/figure>\n

\u00a0<\/a><\/p>\n

Programma Mindfulness per la riduzione dello stress e la gestione delle emozioni difficili<\/a> (volantino prossima edizione<\/a> – programma-ifg-anti-stress pdf<\/a>)<\/p>\n

COS’E’<\/strong><\/p>\n

<\/strong>La “Mindfulness” \u00e8 lo stato di pienezza raggiunto tramite la meditazione.<\/span><\/p>\n

La pratica regolare ci accompagna in un percorso di accettazione profonda ed incondizionata di noi stessi e della realt\u00e0, cos\u00ec com’\u00e8.<\/strong><\/p>\n

La Mindfulness si pu\u00f2 anche definire come:<\/p>\n

– una modalit\u00e0 d’essere<\/em>, non orientata a scopi, il cui focus \u00e8 il permettere al presente di essere come \u00e8 e di permettere a noi stessi di essere, semplicemente, in questo presente (Teasdale);<\/p>\n

consapevolezza<\/em> che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento per momento con intenzione, nel presente, in modo non-giudicante<\/em> (Jon Kabat-Zinn);<\/p>\n

– osservazione non-giudicante dell’incessante flusso<\/em> degli stimoli interni ed esterni, cos\u00ec come arrivano (Baer);<\/p>\n

autoregolazione dell’attenzion<\/em>e (intenzionalmente e con amorevolezza verso se stessi) e orientamento verso l’esperienza (con curiosit\u00e0, con l’atteggiamento mentale del fanciullo) (Bishop).<\/p>\n

Meditare consente di imparare ad osservare, ascoltare, essere consapevoli delle sensazioni, delle emozioni e dei pensieri che scorrono in noi con atteggiamento non-giudicante, portandoci progressivamente, ma inesorabilmente, a smettere di identificarci con tutto ci\u00f2<\/strong>. <\/em><\/p>\n

<\/em>Detto altrimenti: faremo esperienza<\/strong> del fatto che noi non siamo le nostre sensazioni, non siamo le nostre emozioni e nemmeno i nostri pensieri. Siamo l’osservatore che li coglie nel loro incessante divenire.<\/p>\n

In questo modo potremo riconoscere gli schemi mentali che ci contraddistinguono, cessare di identificarci con essi ed aprirci verso nuovi orizzonti di possibilit\u00e0 e, di conseguenza, verso il cambiamento. <\/em><\/p>\n

\n

Attenzione implica esclusivamente una cosa.<\/p>\n

La consapevolezza \u00e8 molto diversa, non \u00e8 esclusiva.<\/p>\n

Non \u00e8 fare attenzione: \u00e8 essere attenti, \u00e8 semplicemente essere coscienti.<\/p>\n

Sei cosciente quando sei inclusivamente cosciente.<\/p>\n

Osho Rajneesh<\/strong>, Il libro dei segreti.<\/em><\/p>\n<\/blockquote>\n

DESTINATARI<\/strong><\/p>\n

La meditazione \u00e8 la pratica suggerita dal Buddha per risvegliarci e dissolvere il velo delle illusioni che ci porta a percepire noi stessi come separati dal tutto e ci ancora ad una condizione di sofferenza.<\/p>\n

Tuttavia essa si rivela un cammino laico adatto a chiunque.<\/p>\n

La meditazione, infatti, \u00e8 prima di tutto, un esercizio di attenzione e consapevolezza.<\/span><\/strong><\/strong><\/p>\n

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LA PRATICA<\/strong><\/strong><\/p>\n

Lo scopo della meditazione \u00e8 quello di aiutarci a sviluppare la piena attenzione e, in un certo senso, ogni momento della giornata costituisce un’occasione per meditare e dovrebbe essere vissuto nella sua pienezza.<\/p>\n

La pratica formale rappresenta una sorta di “palestra” attraverso cui esercitarci a sviluppare la consapevolezza al presente: in questo modo ci verr\u00e0 pi\u00f9 semplice mantenere alto il livello di attenzione anche nelle attivit\u00e0 quotidiane.<\/p>\n

La meditazione principale e pi\u00f9 conosciuta \u00e8 quella che ci invita a mantenere l’attenzione sul respiro stando seduti in una posizione comoda ma, al tempo stesso, nobile e dignitosa. La postura meditativa per eccellenza \u00e8 quella seduta a gambe incrociate (il cosiddetto loto) ma \u00e8 possibile praticare anche su una sedia o sdraiati.<\/p>\n

Spesso si crede di non essere portati per la meditazione perch\u00e8 si fatica a restare concentrati. In realt\u00e0 questa \u00e8 la meta, non il presupposto:<\/span>acquisire la padronanza della mente e non lasciarsene travolgere \u00e8 qualcosa che arriva con il tempo, la pazienza e la perseveranza, non un requisito per iniziare a praticare!<\/span><\/p>\n

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COME AGISCE<\/strong><\/strong><\/p>\n

Meditare significa essere sempre presenti a noi stessi, in ogni momento della giornata.<\/p>\n

Attraverso i momenti di pratica formale iniziamo a identificare le modalit\u00e0 attraverso cui la mente umana agisce<\/em>.<\/p>\n

Progressivamente ci rendiamo conto che per la maggior parte del tempo la nostra mente “viaggia”, costruisce storie, interpreta, cambia costantemente il suo oggetto di attenzione. E iniziamo a comprendere che tra ci\u00f2 che sentiamo e ci\u00f2 che “ci raccontiamo” spesso c’\u00e8 una profonda discrepanza: la nostra mente interpreta, la consapevolezza osserva ed ascolta!<\/strong><\/p>\n

In questo modo possiamo riconoscere quali automatismi entrano in gioco in determinate circostanze, quali sono le emozioni o i pensieri con cui ci siamo identificati: riconoscere di non essere i propri pensieri d\u00e0 una sensazione di sollievo e liberazione:\u00a0ci\u00f2 che pensiamo di essere \u00e8 ci\u00f2 che ci siamo sempre raccontati (o ci\u00f2 che gli altri raccontano di noi), ma riscopriamo di poter essere anche altro, di poter lasciare andare quelle etichette che non ci rappresentano pi\u00f9!<\/strong><\/p>\n

La meditazione ci aiuta a risvegliarci alle sensazioni del corpo, senza sentire il bisogno di interpretarle, giustificarle, cambiarle o fuggire: \u00e8 un invito ad accogliere ci\u00f2 che c’\u00e8, cos\u00ec com’\u00e8, a partire da noi stessi.<\/p>\n

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BENEFICI:<\/strong><\/em><\/p>\n

Grazie a numerose ricerche condotte negli ultimi anni \u00e8 stato dimostrato scientificamente <\/em>che meditare contribuisce al benessere psicofisico dell’individuo.<\/p>\n

\"316158_522647864437306_1180792549_n1\"<\/p>\n

In particolare \u00e8 emerso che la pratica:<\/p>\n

– risveglia la capacit\u00e0 di stare nel “qui ed ora”, l’attenzione vigile, la presenza a se stessi<\/strong>: in questo modo ci permette di assaporare pienamente ogni momento e, nel lungo termine, di vivere davvero ogni momento della nostra vita come unico ed irripetibile;<\/p>\n

rende il cervello<\/strong> (organo in continuo mutamento) pi\u00f9 creativo e dinamico<\/strong>, migliorando la concentrazione e la memoria, aumentando la densit\u00e0 di materia grigia in alcune strutture coinvolte nei processi di apprendimento, dissolvendo i “circoli viziosi” nei quali ci areniamo e attivando una sorta di re-boot (riavvio) del cervello stesso;<\/p>\n

– porta ad una comprensione trasformativa dell’esperienza<\/strong>;<\/p>\n

– migliora la nostra capacit\u00e0 di regolazione emotiva e risveglia qualit\u00e0 di gentilezza e compassione <\/strong>verso noi stessi e il prossimo;<\/p>\n

– rafforza il funzionamento del sistema immunitario;<\/p>\n

– \u00e8 particolarmente indicata per chi soffre di problemi cardiaci, difficolt\u00e0 gastrointestinali, dolori cronici e di disturbi psicosomatici<\/strong>;<\/p>\n

– si \u00e8 dimostrata un efficace supporto nella cura dei disturbi alimentari o della sfera sessuale, degli stati ansiosi e dello stress<\/strong>.<\/p>\n

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APPLICAZIONI<\/strong><\/p>\n

La mindfulness pu\u00f2 essere applicata in contesti molto diversi: dagli ospedali alle scuole, dalle carceri alle aziende.<\/p>\n

E’ possibile praticare singolarmente oppure in gruppo e canalizzare i benefici della meditazione per raggiungere obiettivi specifici.<\/p>\n

I programmi mindfulness, ad esempio, vengono utilizzati da chi soffre di disturbi alimentari o della sfera sessuale, da chi soffre di depressione o stress, ma anche da tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso alla scopera di s\u00e8 e dei meccanismi sulla base dei quali la mente umana agisce<\/em>.<\/p>\n

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I problemi non possono essere risolti utilizzando gli stessi schemi mentali che li hanno creati<\/em><\/p>\n

A. Einstein<\/em><\/p>\n<\/blockquote>\n

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IL PROGRAMMA MBSR DI JON KABAT-ZINN<\/span><\/p>\n

Il protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) \u00e8 stato ideato dal prof. Jon Kabat-Zinn negli anni ’80 presso l’Universit\u00e0 di Worcester (Boston) e, nell’arco di circa 10 anni, \u00e8 stato utilizzato con successo in pi\u00f9 di 400 ospedali e centri medici.<\/em><\/p>\n

Le ricerche condotte hanno dimostrato che la partecipazione al programma, oltre che a ridurre lo stress, aiuta a creare le basi per una relazione diversa con se stessi<\/strong>, con il proprio corpo, migliora la qualit\u00e0 dell’alimentazione ed il benessere <\/strong>Il programma \u00e8 costituito da 8 incontro di gruppo settimanali di circa due ore e mezzo ciascuno pi\u00f9 4 incontri di follow up a distanza di qualche mese.<\/p>\n

psicofisico<\/strong> e la capacit\u00e0 di gestire le situazioni spiacevoli.<\/p>\n

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LA MINDFULNESS AD APPROCCIO IMMAGINALE<\/strong><\/p>\n

La mindfulness ad approccio immaginale della scuola di Nonterapia, pur conservando la fedelt\u00e0 all’insegnamento originario della meditazione, che deriva dal Buddhismo Theravada (la corrente pi\u00f9 fedele all’insegnamento originario del Buddha), \u00e8 stata adattata al contesto dell’Occidente contemporaneo.<\/strong><\/p>\n

Attraverso la meditazione \u00e8 possibile fare esperienza della natura immaginale del reale, ovvero, sperimentare che <\/strong>il dualismo che ci porta a percepire noi stessi come separati dal tutto, non \u00e8 che un’illusione della mente.<\/strong> <\/strong>La pratica della meditazione, nelle sue diverse tecniche, consente di ritrovare il contatto profondo con gli elementi e comprendere che la vita e la morte altro non sono che l’aggregarsi ed il disgregarsi degli elementi stessi.<\/p>\n

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