Perché scrivere la newsletter

Non so quante volte, nel corso della giornata, ricevo mail con messaggi promozionali di ogni tipo.

La maggior parte finisce nel cestino senza nemmeno essere aperta.

So che questa è la sorte che tocca anche ad alcune delle newsletter che regolarmente invio agli iscritti alla newsletter. Lo si mette in conto, perché fa parte del gioco.

Eppure per me il momento in cui preparo i contenuti, scelgo le immagini, decido gli sfondi e gli argomenti da trattare, rappresenta uno di quei momenti belli della settimana in cui puoi chiudere un pò le porte a ciò che ti circonda e dedicarti ad un’attività che richiede cura e che ti dà gioia.

Preparare la newsletter, infatti, significa tenere il filo con tutte quelle persone che, so, dall’altra parte sono contente di leggermi, di essere aggiornate sulle iniziative di pratica filosofica e anche di conoscere qualcosa in più su ciò che faccio e come porto avanti le attività di FilosofiaAmica (e ora anche quelle della startup!) cercando di applicare una prospettiva evolutiva nella vita quotidiana.

Il legame, quindi, resta, anche se non sempre ricevo commenti, feedback, risposte.

E, ciascuno a modo suo e con i suoi tempi, può attingere e scegliere la proposta che sente più sua e portare così uno sguardo filosofico nella sua giornata.

Con affetto e gratitudine per tutti coloro che da anni viaggiano al mio fianco, Valeria


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