Le parole che usiamo parlano di noi e del mondo che abitiamo. Non quello fatto di limiti e confini reali, ma delle strutture che stanno alla base della nostra visione del mondo e che proiettiamo all’esterno.
Con le parole possiamo costruire ponti, ma anche alzare muri. Possiamo farci capire, avvicinarci, trovare una verità comune. Ma anche confondere, manipolare, ferire.
Il linguaggio non è mai neutro.
Ogni volta che apriamo bocca – o digitiamo qualcosa sulla tastiera – stiamo scegliendo. Stiamo esercitando un potere.
Per questo, parlare è anche un atto etico. Vale nella vita di tutti i giorni, anche al lavoro.
Ma cosa vuol dire davvero parlare in modo etico?
Significa dire solo “parole gentili”? O auto-censurarsi per non offendere nessuno?
Non proprio. Significa, piuttosto, essere consapevoli del modo in cui il nostro linguaggio incide sugli altri e sul mondo. E scegliere con cura.
Se il nostro linguaggio è superficiale, automatico, aggressivo, rischiamo di impoverire anche il nostro modo di pensare e relazionarci. Se invece impariamo a dire con più precisione, profondità, rispetto, allora tutto cambia.
Parlare in modo etico non è sempre una dote naturale: è una pratica che si può allenare. Serve coraggio, attenzione, e anche un po’ di filosofia.
Nel prossimo Think Lab© di mercoledì 18 giugno potrai allenare la consapevolezza comunicativa: se questo tema ti risuona, iscriviti: la partecipazione è libera e gratuita.
Ti allenerai a:
- riconoscere le responsabilità implicite in ciò che diciamo (e in come lo diciamo)
- distinguere la chiarezza dal giudizio
- esplorare dilemmi linguistici reali (dal lavoro ai social)
- ispirarti a pensatori come Wittgenstein, Buber, Arendt (senza fare i filosofi!)
- confrontarti in modo autentico, senza vincere o convincere
Data: 18 giugno ore 12:00
Durata: 60 minuti (dalle 12:00 alle 13:00)
Dove: online, su Meet
Per chi: per chi vuole parlare meglio per vivere meglio
Ti aspetto nel Think Lab©: perché pensare insieme… cambia il modo in cui parliamo al mondo.
Con gioia, Valeria
