Sabato 7 giugno centinaia di giovani laureati magistrali hanno partecipato al Graduation Day di Unibg.
Sotto un sole che ha regalato ulteriore calore all’esperienza, ci siamo vestiti con toga e tocco (il classico cappello dei laureati) e abbiamo sfilato in corteo fino alla bellissima aula magna dell’Università, presso la sede di Sant’Agostino.
L’aula, ex cappella del monastero, ha regalato ulteriore suggestione ad una cerimonia che ha rappresentato la conclusione di un percorso per me incredibile.
I discorsi tenuti dagli ospiti d’onore e dallo stesso Rettore di Unibg mi hanno riportato alla mente le titubanze che hanno preceduto l’iscrizione, dovuto alla paura di non riuscire a conciliare il lavoro con lo studio.
Ma anche la consapevolezza di quanto il percorso di studi sia fluito con sorprendente naturalezza e senza intoppi e di come, al contrario di ciò che temevo, i due percorsi, di studio e lavoro, si siano integrati e completati a vicenda, sino a convergere nelle attività di N.EX.T..
Questi 4 anni di università hanno rappresentato uno stimolo, certamente anche un grande impegno in termini di tempo e energie dedicate, e inaspettatamente anche un sostegno.
Perché la filosofia, con i suoi contenuti e il suo modo di farti riflettere sulla vita, ti spinge a porti con maggiore consapevolezza davanti a ciò che accade e risveglia il coraggio di attraversare ogni esperienza, anche le più sfidanti, con coraggio.
Quel coraggio di cui parla la filosofia è il coraggio di vivere: di andare a testa alta incontro a ciò che l’esistenza propone, di essere in dialogo con la realtà, con la natura, con il flusso di ciò che accade, inevece che concurre un’esistenza distratta e priva di scopo.
La filosofia, con i suoi strumenti, mi ha aiutata ad attraversare la fine di una relazione, la morte di mio papà, la malattia della mamma, la vendita della casa di famiglia con tutti i ricordi ad essa legati.
Sempre la filosofia mi sta permettendo di non cedere alla tentazione di cercare soluzioni facili quando le cose si fanno complesse e di perseverare quando sono convinta di essere nel giusto.
La filosofia è stata, da quando l’ho incontrata, il mio grande amore e la mia ancora. Ed è questo che voglio portare oggi in azienda: uno strumento che va al di là dei confini, delle specificità e che apre, stimola, crea, genera, sviluppa e, quando serve, distrugge, confuta, critica, allontana.
Il tutto, per trovare se stessi, la propria natura, il proprio scopo e le risorse che ci servono per pensare in grande e ri-appropriarci del nostro presente e futuro.
Con tanta emozione, Valeria